Home Cultura Santa Rosa, concluse le prove di portata, sui nuovi ingressi, Mecarini: «Valuteremo in base al turnover»
Santa Rosa, concluse le prove di portata, sui nuovi ingressi, Mecarini: «Valuteremo in base al turnover»

Santa Rosa, concluse le prove di portata, sui nuovi ingressi, Mecarini: «Valuteremo in base al turnover»

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Si chiude la prova di portata e si apre, ufficialmente, la stagione di santa Rosa 2017, quella che, a partire proprio dal test a cui si sottopongono ogni anno facchini e aspiranti, vivrà un crescendo di momenti topici dal punto di vista della tradizione, fino a culminare al trasporto del tre settembre. Una storia talmente lunga, quella della macchina di santa Rosa, che ogni anno c’è un ricordo o un evento da celebrare appartenente al passato. Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario del trasporto in cui Volo degli Angeli si fermò a via Cavour e non terminò il percorso. Era il 1967. E secondo quella che è diventata oramai una consuetudine, è ragionevole attendersi che il Sodalizio studierà un modo tutto suo di ricordare l’evento. Intanto, però, il motore umano si “scalda” presso l’ex chiesa della Pace dove, proprio in questi giorni, si sono concluse le prove di portata. Davanti al tavolo che domina la sala antica della ex chiesa il capo facchino Sandro Rossi in piedi valuta con occhio vigile e attento accanto al bordo del percorso segnato con linee bianche in terra le prove di tutti, mentre compiono i tre canonici giri con la cassetta da 150 chili sulle spalle. Dietro di lui, seduto al grande tavolo dove spicca lo striscione con scritto “Fede, Volontà, Forza” il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini segue ogni dinamica, cercando anche di sdrammatizzare l’aria carica di tensione, soprattutto per quelli che affrontano per la prima volta questa prova con il desiderio di diventare facchini. Una sensazione che il presidente del Sodalizio conosce bene, essendo stato sotto la cassetta ben 32 volte, quando portava la macchina di santa Rosa. E questo suo duplice ruolo che ha rivestito nel tempo, gli consente di tratteggiare con dovizia di particolari il vortice di emozioni che anima tutti i protagonisti di questi momenti.

 

Presidente Mecarini quanti nuovi aspiranti facchini quest’anno?

Circa 35.

 

La prova di portata l’ha fatta anche lei in passato.

Ben 32 volte.

 

Ora invece guarda quella degli altri.

Sì, dal 2008. Sono dieci anni.

 

 

Come viveva da facchino questa prova?

Sempre con una grande tensione. Anche quando la fai da diversi anni, andare sotto la cassetta suscita sempre un po’ di emozione, pure se sei conscio delle tue possibilità, perché sai che è una prova senza replica.

 

 

Come si prepara un facchino a questa prova?

Ognuno si prepara come crede. Ai miei tempi io facevo molto sport. Adesso, invece, ci sono molte copie di cassette in giro con cui le persone si allenano. Saranno almeno cento, duecento.

 

 

Approva?

Ma sì, certo. Ai miei tempi non si faceva, prendevi e andavi sotto.

 

 

Gli aspiranti facchini di oggi sono sempre emozionati come quelli di ieri?

Assolutamente sì. E io comprendo bene la loro apprensione. Ci sono passato per più di trent’anni. Da parte mia, adesso, assisto come Presidente del Sodalizio e cerco sempre di alleggerire la tensione con una battuta. Riconosco che è un momento di un certo stress.

 

Più stressante stare sotto la cassetta o sotto la macchina?

Più la cassetta. Quando stai sotto la macchina sei pronto a fare il tuo dovere. Sei insieme agli altri. E riponi una fiducia incondizionata nel capo facchino. Stai sotto e non vedi niente. La prova della cassetta e il trasporto vero e proprio della macchina sono due cose completamente diverse.

 

 

Davanti al sogno di diventare facchini dei tanti giovani che si presentano, vi “ammorbidite” un po’?

Se fosse per me li prenderei tutti. È sempre una gioia vedere l’emozione che gli schizza fuori dagli occhi quando comunichi loro che ce l’hanno fatta. Felicità allo stato puro. Bisogna, però, pensare anche all’economia del Trasporto.

 

 

Appena entrato, un facchino che fa?

Prima va alle corde, poi alle leve, in seguito spallette aggiuntive poi stanghette o spallette fisse e infine ciuffo, tappa a cui si arriva mediamente dopo dieci, dodici anni. SE, però si hanno delle misure particolari può capitare che si aggiri  la fila, se sei fortunato che si libera un posto.

 

 

Pensate di prendere nuovi facchini quest’anno?

Ancora non lo sappiamo.  Dobbiamo vedere il turn over .

 

 

L’anno scorso quanti nuovi facchini sono entrati a far parte del Sodalizio?

Nove.

 

 

Chi decide?

Il capofacchino dà il suo giudizio sulla prova di portata, poi sul resto decide il consiglio circa l’ingresso o meno.

 

Ci sono novità per il Trasporto 2017?

Stiamo pensando a come ricordare il 50esimo anno dal fermo di Volo degli Angeli a via Cavour, dove un tempo c’era il dazio. Abbiamo diverse idee, ma è presto per svelarle.

 

 

Tiziana Mancinelli

info@quintaepoca.it

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.