Home Politica Accattonaggio molesto, spaccio, alcolici, prostituzione: arrivano i daspo con la bozza di ordinanza di Gianmaria Santucci
Accattonaggio molesto, spaccio, alcolici, prostituzione: arrivano i daspo con la bozza di ordinanza di Gianmaria Santucci

Accattonaggio molesto, spaccio, alcolici, prostituzione: arrivano i daspo con la bozza di ordinanza di Gianmaria Santucci

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Accattonaggio molesto: se n’è parlato ieri mattina in commissione consiliare con la presentazione di una bozza di ordinanza. Predisposta dal consigliere di opposizione Gianmaria Santucci (Fondazione), ha ricevuto un consenso bipartisan con la firma di altri due consiglieri di minoranza Giulio Marini (FI), Vittorio Galati (gruppo misto), ma anche di maggioranza, Arduino Troili (Pd) e Marco Ciorba (Oltre le Mura).

“La bozza di ordinanza – spiega il consigliere Santucci – nasce sulla scia del decreto Minniti, approvato dal governo Gentiloni». Il provvedimento prevede un rafforzamento del potere dei sindaci per garantire la sicurezza e il decoro urbano delle città, andando a incidere su situazioni di abusivismo, uso di alcolici, spaccio, prostituzione e attività commerciale illegale e l’accattonaggio molesto o aggressivo, introducendo anche lo strumento del  daspo urbano.

Grazie ad esso i sindaci potranno allontanare per 12 mesi chi si rende colpevole di uno di questi comportamenti, imponendogli il divieto di frequentare determinate zone della città. La bozza di ordinanza presentata da Gianmaria Santucci si muove, dunque, nel solco tracciato dai provvedimenti adottati da altre città, sulla base di un indirizzo a livello nazionale. Il documento è stato sottoposto ieri in commissione all’esame del comandante Fanelli della Polizia Municipale di Viterbo che, entro il prossimo venerdì, presenterà uno schema di regolamento sulla base degli indirizzi forniti.

Nel frattempo l’ordinanza presentata dai consiglieri di minoranza e maggioranza è stata messa all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale.

«Siamo disponibili a valutare la proposta di regolamento che ci prospetterà il corpo dei Vigili Urbani – dice Santucci – in mancanza andremo avanti con la nostra proposta».

I problemi maggiori per dare concreta attuazione all’ordinanza, sarebbero di natura tecnica, tra cui la limitatezza del numero di vigili a disposizione.

Sui motivi della presentazione della bozza di ordinanza che prevede una più rigorosa gestione del territorio Santucci spiega: «Ognuno di noi, quotidianamente viene avvicinato più o meno educatamente da venditori o questuanti che fanno venire meno la percezione di sicurezza nei cittadini. In alcune zone della città, inoltre, si sono create situazioni di estremo degrado e di pericolo come a Prato Giardino diventato oramai  il regno degli spacciatori. Credo – aggiunge Santucci – che dobbiamo ridare serenità alle persone nel vivere gli spazi comuni pubblici. Per questo abbiamo anche chiesto l’uso dei daspo. Non possiamo accettare che uno spacciatore venga arrestato e dopo 24 ore ritorni nello stesso luogo a continuare a fare quello che stava facendo prima. Per applicare il daspo, però, serve un’ordinanza del sindaco».

Da qui la bozza presentata ieri in commissione. A preoccupare Santucci anche: «la massiccia presenza di migranti sul territorio. Il modello seguito dalla Prefettura per gestire gli arrivi di migranti, non realizza nessuna integrazione. Tutte queste persone non le controlla nessuno». La bozza di ordinanza, in particolare, prevede il divieto di “questua e richiesta di elemosina continuativa: all’interno e in prossimità dei mercati; nell’area prospiciente e nelle adiacenze l’ospedale e le altre strutture sanitarie; all’ingresso, nelle adiacenze e all’interno delle aree cimiteriali; nelle aree e nei luoghi di pregio storico e/o turistico con particolare riferimento al centro storico; davanti o in prossimità di uffici pubblici e degli istituti bancari; davanti o in prossimità degli ingressi di esercizi e/o centri commerciali; nei parchi e nelle aree verdi. E’ comunque sempre vietata la richiesta di elemosina con la presenza di minori e/o con l’utilizzo di animali ed in ogni caso qualora l’attività venga condotta recando intralcio e rallentamento o pericolo alla circolazione stradale”. L’ordinanza prosegue:E’ vietato nei parcheggi pubblici e di uso pubblico ubicati nelle zone adiacenti: ospedali e vie limitrofe; strutture commerciali; uffici di pubbliche amministrazioni di porre in essere comportamenti finalizzati a chiedere continuativamente e a chiunque si trovi in quei luoghi denaro o altra utilità, ivi compreso rendersi disponibili a portare o scaricare merce, pacchi o borse o individuare posteggi liberi».

Per chi contravviene alle disposizioni saranno previste, secondo la bozza di ordinanza: “una sanzione amministrativa pecuniaria compresa da un minimo di 50,00 euro a un massimo di 500 euro. Si aggiunge la sanzione accessoria del sequestro del denaro provento della violazione e di eventuali attrezzature impiegate nell’attività. Il denaro oggetto di confisca dovrà essere devoluto o utilizzato per finalità di assistenza sociale”.

Lo schema di ordinanza, approvato ieri in commissione, dovrà passare al vaglio del consiglio comunale, prima di entrare in vigore.  Sull’argomento, però, si attende la bozza di regolamento della Polizia Municipale che, comunque, ne dovrebbe recepire gran parte del contenuto.

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.