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Buche come crateri a via Boccacci: lo slalom delle auto per non finirci dentro

Buche come crateri a via Boccacci: lo slalom delle auto per non finirci dentro

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Strade pericolose a piedi, in auto e in motorino. Sempre peggio lo stato della rete viaria. Per certi tratti urbani, numerosissimi, a dire il vero, e centralissimi, oramai non si può più nemmeno parlare di fondo stradale dissestato, perché lo strato di asfalto in alcuni punti non esiste più, ma si apre in voragini larghe e profonde, lasciando intravedere il nudo suolo. Vere e proprie “trappole” urbane, dove chiunque finisca, rischia di rompersi un piede, o lasciarci i pneumatici dell’auto. Drammatico lo stato in cui in questi giorni appare via Filiberto Boccacci, strada centralissima che sfocia in via Vico Squarano, martoriata da vistosi crateri che costringono le auto a un pericoloso slalom per evitare di finirci dentro con conseguenze facilmente immaginabili. Veri e propri “vulcani” al centro della corsia, incredibilmente profondi, dai quali la pioggia di questo giorni ha sollevato blocchi di catrame, e grossi sassi, rotolati sul fondo stradale. Ma sono molte le strade urbane che versano in queste condizioni, un po’ in tutte le aree della città, rendendo la viabilità urbana non solo brutta a vedersi, ma, arrivata a questo livello di trascuratezza, anche pericolosa per chi la percorre, con qualunque mezzo lo faccia. Mentre, in questi mesi di campagna elettorale, si rincorrono le promesse della politica a caccia di quella capace, più di qualunque altra, di fare colpo sull’elettore, chissà che questo, anziché sognare la Luna, non desideri qualcosa di più pratico e reale, come, ad esempio, percorrere una rete viaria senza avere l’impressione di giocare alla play station, dove il game over potrebbe spalancare le porte del  carrozziere o, nel peggiore dei casi, quelle dell’ortopedia.

 

Tiziana Mancinelli

info@quintaepoca.it

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.