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Ciambella: “Con i luoghi giacintiani Viterbo e Vignanello tornano a dialogare”

Ciambella: “Con i luoghi giacintiani Viterbo e Vignanello tornano a dialogare”

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(Viterbo) -“La storia, la spiritualità e l’impegno di Santa Giacinta Marescotti sono un messaggio vivo, presente e decisamente attuale che, oltre ad una valorizzazione progettuale, ha bisogno di un sostegno importante per diffonderne la cultura e i valori”. Una convinzione determinata quella del vice sindaco del comune di Viterbo, Luisa Ciambella, per sostenere attivamente il progetto “Luoghi Giacintiani – un percorso di fede storia arte” presentato a Viterbo nella Chiesa dedicata alla Santa alla presenza di Madre Chiara, dell’architetto Giovanni Cesarini e con l’apporto del professor Giannino Tiziani, ispettore della soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici per le province del Lazio.

Accogliamo con gioia questa iniziativa – ha detto Madre Chiara del Monastero di San Bernardino  – che non solo vuole riscoprire gli spazi del nostro monastero in cui ha vissuto Santa Giacinta, ma offre la possibilità di riscoprire la spiritualità e la cristianità dei luoghi in cui si è espresso il grande dono della Santità e dell’amore verso i più deboli. Sicuramente tante persone non conoscono o non hanno mai avuto la possibilità di accedere ai luoghi che hanno segnato i momenti della vita di Santa Giacinta come la Soffitta della Penitenza o le stanze in cui ha dimorato ed è morta. Ma penso anche al Palazzo di Vignanello dove la Santa è nata. Per questo confidiamo molto nel progetto dei percorsi e dei luoghi Giacinatiani sia per quanti vorranno conoscere la storia della Santa, sia per quanti avranno il piacere di apprezzarne e condividerne la spiritualità”.

Luoghi Giacintiani, un percorso di fede storia arte” si pone l’obiettivo di riproporre la figura di Santa Giacinta Marescotti attraverso un itinerario che consenta di ripercorrere fisicamente “i suoi passi” nei luoghi da Lei vissuti e abitati. Su questa prospettiva si è soffermata l’esposizione del progetto da parte del suo ideatore, l’architetto Giovanni Cesarini. 

“Fra pochi giorni – ha ricordato Cesarini – ricorre la celebrazione del 210 anniversario della canonizzazione di Santa Giacinta Marescotti. Una figura attuale non solo per la sua forza spirituale, quanto per la sua dedizione nell’aiuto dei deboli. Soprattutto si impegnava per il bene delle persone e per il bene della sua città in modo disinteressato in un periodo storico dove erano oggettive le difficoltà che si dovevano affrontare. Una storia particolare che il progetto dei Luoghi Giacintiani vuole raccontare con la forte testimonianza che ancora oggi trasmettono i luoghi dove ha vissuto la Santa, grazie alla collaborazione delle Clarisse del Monastero di San Bernardino e della Famiglia Ruspoli”.

Il progetto, ha ulteriormente spiegato l’architetto Cesarini, “ha un duplice aspetto: quello spirituale, dei luoghi interni al Monastero dove si riesce ad avvertire ancora la presenza di Santa Giacinta; e quello culturale legato al recupero degli spazi vissuti dalla Santa e delle opere d’arte che ne hanno testimoniato la presenza e le gesta. In particolar modo si integra nella promozione territoriale che fa parte del “turismo evangelizzato” come è solito definirlo il nostro Vescovo, il quale segue con estrema attenzione le fasi del progetto. L’intervento, nel suo complesso, prevede un investimento accessibile e funzionale allo sviluppo complessivo del progetto. I Luoghi Giacintiani saranno un percorso che inizierà dal Monastero e dalla chiesa di San Bernardino accanto all’urna con il corpo della Santa, proseguendo nell’Aromateria sotto l’altare di Papa Benedetto XIII, e continuando nella Cella della Penitenza di fronte al grande Crocifisso, per poi ridiscendere nell’Orto con le Cappelle della Via Crucis e infine raggiungere Vignanello, per incontrare  nel Castello Ruspoli  le stanze dove la Santa ha vissuto la sua giovinezza. Il percorso si concluderà  nella Collegiata, non senza aver toccato a Viterbo, San Carlo a Pianoscarano e la Madonna delle Rose”.

Estremamente entusiasta il professor Giannino Tiziani, ispettore della soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici per le province del Lazio. “Questo progetto – ha specificato Giannini – serve ancor di più a valorizzare la molteplicità di eccellenze artistiche di cui la Tuscia si fregia e che devono essere promosse in modo maggiore e migliore”.

“Ancor prima dell’impegno pubblico di contribuire alla realizzazione di un progetto così importante e ambizioso – ha detto il vice sindaco Ciambella  – c’è un aspetto particolare e sentimentale che mi lega alla storia di Santa Giacinta della quale condivido le origini. Penso, inoltre, a quanto sia prezioso rendere attuale la forza della spiritualità e dei gesti di una Santa che non si è risparmiata per aiutare i poveri, gli umili, i malati e le persone in difficoltà. Esempio ancor più attuale considerando i tempi che viviamo. Un messaggio di straordinaria dedizione – ha continuato il vice sindaco – che si rafforza approfondendo la storia della Santa. Una giovane donna nata in una famiglia importante, che poteva usufruire di benefici imponenti per la sua epoca e che, invece, ha scelto di offrirsi completamente alla cura degli ultimi. Credo che il percorso dei Luoghi Giacintiani, prima che per la sua bellezza e particolarità artistica, debba essere apprezzato per la capacità di colmare una distanza, non solo fisica, tra la vita di Santa Giacinta prima a Vignanello e poi a Viterbo. Un messaggio religioso e spirituale potente, che non solo può unire le comunità, ma anche superare i confini dei nostri territori. Soprattutto un messaggio estremamente attuale che deve raggiungere le nuove generazioni perché raccolgano il valore della condivisione e dell’impegno per il prossimo. C’è inoltre un aspetto da non sottovalutare che è quello del turismo religioso, che può rappresentare un percorso stesso di sviluppo per l’intero il territorio coinvolto”.

Entrando nel merito dell’investimento, il vice sindaco ha evidenziato come “la valorizzazione dei luoghi ricompresi nel progetto sia un altro tassello importante sul quale l’amministrazione comunale non si tirerà indietro e saprà fare sicuramente la sua parte in termini di sostegno e programmazione”.

Questo rinnovato impegno sulla memoria di Santa Giacinta Marescotti riapre un rapporto concreto tra la città di Viterbo e Vignanello. “Oggi – ha concluso Luisa Ciambella – grazie al percorso dei Luoghi Giacintiani le comunità di Viterbo e Vignanello tornano a dialogare. E potranno farlo anche rinnovando il legame religioso che da sempre ha impegnato le due comunità nei momenti delle celebrazioni dei festeggiamenti in onore della Santa. Mi auguro che questa rinnovata vicinanza, e questo percorso, si possa coronare con il trasporto della Santa durante la celebrazione dei festeggiamenti che si terranno quest’anno a Vignanello”.

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.