Home Cultura Federici consegna le ricerche su Fantappié all’omonimo istituto, presente la nipote del matematico, Elena

Federici consegna le ricerche su Fantappié all’omonimo istituto, presente la nipote del matematico, Elena

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Sarà un luogo dove incontrare nuovamente Luigi Fantappié, attraverso libri, ricerche, articoli, immagini che ripercorrono la vita e l’attività dell’eminente scienziato e matematico viterbese che, grazie alle sue teorie, conquistò un ruolo di primissimo piano sulla scena internazionale. Uno spazio della memoria, da custodire con orgoglio, che sta prendendo vita proprio all’interno del complesso scolastico a lui dedicato: l’istituto comprensivo Luigi Fantappié, grazie alla donazione, in comodato d’uso, del materiale documentale raccolto da Maurizio Federici direttamente nelle mani del dirigente scolastico Alessandro Ernestini. Un gesto che vuole essere  un primo, importante, mattoncino, di un luogo dove “concentrare” tutto ciò che riguarda la figura di Fantappié e che pertanto possa diventare un punto di riferimento per quanti, moltissimi, hanno necessità, o desiderio, di approfondire la conoscenza di questo importante personaggio. La consegna dei documenti raccolti da Federici è avvenuta proprio stamattina alla presenza della nipote, Elena Fantappié, figlia del fratello, di Aldo Quadrani, discendente del matematico dalla parte della moglie, e di Claudio Cannella, dell’associazione “Amici di Bagnaia”.

Maurizio Federici ha raccontato l’antefatto alla giornata di oggi.

«Nel 2006 – racconta l’ex consigliere comunale di Viterbo –  in occasione del 50° anniversario della morte di Luigi Fantappié, presentai in consiglio comunale la proposta, votata all’unanimità, dell’istituzione di una fondazione.   Preparai anche lo statuto, ma rimase tutto sulla carta. A quel tempo dissi pure ‘speriamo che Fantappié non resti solo la scuola media’, per scoprire poi, da alcune carte, che rischiava di scomparire anche da lì, poiché con il dimensionamento scolastico l’istituto comprensivo si sarebbe chiamato Luigi Concetti. Mi arrabbiai e puntai i piedi. Oggi si chiama Luigi Fantappié».

Per la fondazione, invece, rimase tutto in alto mare, con la difficoltà anche a trovare un luogo fisico per la sede. «Pensammo a uno spazio all’interno di una struttura prestigiosa come l’università – continua Federici – l’allora rettore Mancini si disse d’accordo. Ma nei fatti quell’ambiente non si trovò mai. Misi, così, tutti i documenti che avevo raccolto in cassaforte nel mio ufficio in tribunale. Ora sono andato in pensione e, invece di tenerli a casa, ho pensato di metterli a disposizione di quanti vorranno approfondire la conoscenza di questo importante personaggio viterbese. Visto che l’università non ha spazio, ho pensato di donarli all’istituto che porta il suo nome».

Tra il materiale donato anche le locandine dei convegni fatti nel 2006 e nel 2007, quando Maurizio Federici era presidente della sottocommissione dedicata a Fantappié. «Partecipò anche un professore dell’università brasiliana, dove il matematico viterbese, tra gli anni Trenta e Quaranta, aveva portato la matematica – ricorda Federici – il docente mi contattò anche per avere una recensione da parte del presidente della fondazione a un libro sulla matematica che stava pubblicando. Con mio grande imbarazzo gli dissi che per motivi burocratici l’ente non era ancora stato costituito. Ancora oggi ho l’amaro in bocca, credo però che sia importante fare ciò in cui si crede, anche se non si raggiunge lo scopo. Ho combattuto e sono rimasto in piedi tra le rovine. Lascio con piacere questo materiale all’istituto Fantappié».

«Siamo non solo felici, ma onorati di riceverlo in comodato d’uso – ha detto il dirigente scolastico, dott. Alessandro Ernestini – scopo della scuola è anche la divulgazione oltre che la funzione educativa e didattica. Siamo nella fase terminale della nascente biblioteca, e dedicheremo uno spazio deputato proprio alla figura di Luigi Fantappié, affinché non solo i nostri studenti, ma chiunque vorrà, potrà documentarsi su di lui. Siamo assolutamente disponibili a questo, così come a ricevere ulteriore materiale in futuro che possa incrementare questo primo nucleo di testimonianze documentali. Siamo felici di questa grossa concessione. Non tutte le scuole hanno la possibilità di avere dentro di sé il pensiero della persona a cui è stato intitolato l’istituto».

Soddisfatta anche la nipote, Elena Fantappié: «La persona che si è data più da fare per valorizzare la figura di Fantappié – ha detto – è stato Maurizio Federici. Ho contattato un’avvocatessa di Milano, una fautrice delle idee del professore, che è a sua volta in contatto con persone dell’estero che desiderano approfondirne la conoscenza. Mi riprometto, anche con l’aiuto di un dottore di Roma, la cui moglie ha elaborato una tesi di laurea su un particolare pensiero del professor Fantappié sulla sintropia, di aggiungere a questa documentazione qualcosa di molto più solido, perché molte persone dall’estero richiedono di poter consultare queste opere».

 

Tiziana Mancinelli

 

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.