Home Politica Fratelli d’Italia: “Dieci domande sull’accoglienza ad Arci che ci accusa di razzismo”

Fratelli d’Italia: “Dieci domande sull’accoglienza ad Arci che ci accusa di razzismo”

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Parte un agguerrito ping pong tra Fratelli d’Italia-An e Arci,Arci Solidarietà Viterbo. Il fischio di inizio l’ha dato la probabile apertura di un centro per l’ immigrazione in via Emilio Bianchi, ipotesi che ha suggerito a Fratelli d’Italia-An l’iniziativa di procedere a una raccolta firme contro tale prospettiva tra i genitori dei bambini che frequentano le scuole situate nel tratto di strada dove dovrebbe sorgere il centro.\r\n\r\nLa raccolta di firme ha dato voce a un  timore piuttosto diffuso che, va detto, serpeggia tra la gran parte di famiglie per la prospettiva di lasciare i propri figli a scuola a due passi da un gruppo, piuttosto sostanzioso, si parlerebbe di una cinquantina, di extracomunitari non ancora identificati, se la struttura in questione sarà, appunto, un centro di prima accoglienza.\r\n\r\nL’opportunità di posizionare una struttura di questo tipo in una via frequentata da moltissimi minori ha quindi suscitato la presa di posizione da parte dei vari partiti e  movimenti.\r\n\r\nNel dibattito che si è aperto si sono inseriti anche Arci e Arci Solidarietà Viterbo dicendo: “No alle strumentalizzazioni che alimentano lo scontro sociale e il razzismo.\r\n\r\nImmediata la risposta di FdI- An: “Prima di gridare al razzismo, ARCI e ARCI Solidarietà Viterbo rispondano a  10 domande. Dopo la raccolta firme promossa da FDI-An Viterbo contro l’apertura di una struttura d’accoglienza di immigrati di fronte a quattro scuole, in via Emilio Bianchi, c’è stata una certa levata di scudi, accusando l’iniziativa e noi di “razzismo”.\r\nOvviamente quest’accusa la rigettiamo e rispediamo con forza al mittente, l’ARCI e l’ARCI Solidarietà Viterbo, associazioni alle quali ci siamo interessati facendo una breve ricerca sui social.\r\nAndando sul blog di ARCI Viterbo, si viene a conoscenza di alcune importanti notizie: l’ARCI Solidarietà, associazione di volontariato, nasce nel 2004 e gestisce i progetti SPRAR – Sistema per Richiedenti Asilo e Rifugiati per sostenere comuni e province che prestano servizi di accoglienza; dal 2001 questi sono attivi nei comuni di Acquapendente, Bassano Romano, Bomarzo, Celleno, Oriolo Romano, Orte e Viterbo.\r\nVista la presa di posizione di ARCI e ARCI Solidarietà Viterbo, sarebbe utile avere alcune informazioni.\r\n1) Ad oggi quanti e quali comuni della provincia di Viterbo sono interessati da progetti SPRAR gestiti da ARCI Solidarietà Viterbo?\r\n2) Quanto valgono questi progetti, cioè di quanti euro parliamo?\r\n3) Quante persone straniere vengono accolte e quanti euro vengono loro riconosciuti?\r\n4) Cosa viene dato materialmente ad ogni persona (cibo, denaro, schede telefoniche ecc.)?\r\n5) ARCI Solidarietà ha dipendenti?\r\n6) Quanti dipendenti seguono i progetti SPRAR?\r\n7) Quante persone straniere sono state realmente integrate nel tessuto sociale dei comuni dove opera ARCI Solidarietà?\r\n8) Pur in assenza di obblighi normativi, non ritiene opportuno ARCI Solidarietà, vista la tipologia di fondi che gestisce, di pubblicare il propio bilancio?\r\n9) Qual è il valore del bilancio al 31/12/2015?\r\n10) Ad oggi quanti sono gli associati di ARCI Solidarietà?”

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.