Home Politica Imposta di soggiorno e alienazioni: il «partito delle frazioni» fa quadrato
Imposta di soggiorno e alienazioni: il «partito delle frazioni» fa quadrato

Imposta di soggiorno e alienazioni: il «partito delle frazioni» fa quadrato

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Lo aveva proposto anche l’anno scorso, ma la maggioranza lo aveva bocciato. Quest’anno, nella sessione di bilancio, complice una squadra che oramai a fine mandato si sta scollando, l’emendamento presentato dal consigliere comunale di opposizione al comune di Viterbo, Elpidio Micci (Gruppo misto), di togliere dall’elenco delle alienazioni immobiliari ben tre terreni  ubicati a Grotte Santo Stefano, stimati circa 250 mila euro, ottiene il numero di voti necessari per essere approvato. Determinanti ai fini del risultato, oltre al sostegno dell’opposizione, il voto favorevole di due consiglieri di maggioranza: Marco Volpi (Pd) e Claudio Mecozzi (Oltre le Mura) entrambi di Grotte Santo Stefano che hanno sposato la linea dell’«avversario politico». Il senso di appartenenza alla frazione di Viterbo, unito a una visione comune sull’argomento, ha avuto la meglio sul diverso schieramento politico.\r\n\r\n«Ringrazio i colleghi di opposizione che hanno reso possibile questo risultato e anche quelli di maggioranza, Volpi e Mecozzi, che hanno votato a favore del mio emendamento – dice Elpidio Micci -. È importante che il comune mantenga quelle aree a Grotte, perché sono le uniche che, avendo una destinazione d’uso per servizi, potrebbero, un giorno, essere utilizzate per mettere a disposizione spazi e strutture di vario genere per la cittadinanza».\r\n\r\nUn sodalizio, quello delle frazioni, che si è rinnovato anche in sede di discussione dell’imposta di soggiorno nella commissione di ieri. Un’intesa trasversale che ha portato Marco Volpi (Pd), Claudio Mecozzi (Oltre le Mura),  Elpidio Micci (Gruppo misto), di Grotte Santo Stefano e  Arduino Troili (Pd) di Bagnaia a firmare tutti gli stessi emendamenti. Anche in questo caso è stata ammainata la bandiera di partito, e issata quella dei territori periferici, nella convinzione che «l’unione fa la forza» per bilanciare il peso preponderante di Viterbo centro. E così i quattro hanno portato a casa un risultato non indifferente in commissione, che dovrà poi passare al voto del consiglio comunale, ma che, intanto, costituisce un fatto: la sigla di un’alleanza, seppur estemporanea e finalizzata a specifici punti riguardanti il proprio territorio. Insomma, potremmo dire che tra i banchi del consiglio comunale, si stia formando un «partito delle frazioni» che già ieri è riuscito a far passare l’emendamento che destina «40 mila euro alla promozione delle attività culturali di Viterbo centro e altrettanti 40 mila per le frazioni – spiega Micci -. Siamo, inoltre, riusciti a far approvare un emendamento che prevede 15 mila euro per la festa del patrono di Grotte Santo Stefano e altri 15 mila per Bagnaia – continua -. In sede di bilancio presenteremo un ulteriore emendamento per valorizzare e sostenere anche i festeggiamenti che si tengono nelle frazioni più piccole di Fastello, Roccalvelce e Sant’Angelo».\r\n\r\nUn altro emendamento  approvato, su proposta dei consiglieri delle frazioni, stabilisce di non erogare contributi alle manifestazioni che prevedono il pagamento di un biglietto. L’asse formata da Micci, Volpi e Mecozzi nel far togliere i terreni ubicati a Grotte Santo Stefano dall’elenco delle alienazioni, ha avuto la meglio sull’altra consigliera grottana, Augusta Boco (Pd), che invece era favorevole alla cessione delle aree.\r\n\r\n \r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.