Home Politica Insogna e Moltoni (Gal): “Filippo Rossi lancia aeroplanini e caccia Pokemon in consiglio comunale. Politicamente ha fallito. Ora sputa nel piatto dove mangia”

Insogna e Moltoni (Gal): “Filippo Rossi lancia aeroplanini e caccia Pokemon in consiglio comunale. Politicamente ha fallito. Ora sputa nel piatto dove mangia”

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Per dirla tutta, io penso di rispettare di più i miei elettori non andando sempre in consiglio, ma solo quando lo ritengo minimamente utile. Chi mi ha votato (se aveva capito il mio sogno) lo ha fatto per cambiare la città non per fare quattro inutili chiacchiere al bar”.\r\n\r\nPochi giorni fa è rimbalzato questo post dalla pagina Facebook del consigliere comunale di Viva Viterbo, Filippo Rossi. Va ricordato al riguardo che da numerosissimi mesi le sedute di consiglio comunale a Viterbo saltano ripetutamente e puntualmente, perché non c’è in sala un numero sufficiente di consiglieri che sostengono Michelini per svolgere la seduta. Che slitta puntualmente, mentre gli argomenti all’ordine del giorno si accumulano. Pratiche che devono essere approvate dal consiglio comunale per passare agli uffici ed essere tradotte in atti operativi, in azioni materiali, che vanno a impattare sulla vita dei cittadini. Filippo Rossi è tra i consiglieri che è stato assente nelle ultime sedute di consiglio, finché è spuntato il post sulla pagina Facebook. Ad esso rispondono i consiglieri di minoranza Sergio Insogna e Francesco Moltoni del gruppo Gal: “Dopo mesi di latitanza amministrativa – dicono-  abbiamo avuto il piacere di avere notizie del nostro collega Filippo Rossi, sicuramente a breve avremo anche il piacere di rivederlo in consiglio dal momento che ci sarà da votare il bilancio preventivo 2017, e questo fatto, come tutti gli altri anni, lo alletta e gli dà grande soddisfazione. Chissà perché”, si chiedono i due consiglieri Gal, “Qualcuno a Viterbo direbbe: sputa nel piatto dove sinora ha mangiato amministrativamente e politicamente  parlando. I suoi interventi sui social sono molto stucchevoli e  sinceramente mettono a nudo le innumerevoli contraddizioni che lo animano dal punto di vista politico ed amministrativo. Le sue parole sarebbero condivisibili e apprezzabili se il suo movimento politico non facesse parte di questa maggioranza deleteria per la città, oltre ciò vanta un capogruppo e un assessore che bene o male lavorano, scelgono, decidono e sostengono il sistema di governo Michelini, garantendo   l’ inattività e l’ improduttività del consiglio comunale. Le molteplici sedute deserte per mancanza del numero legale, sono una situazione di cui il collega è attore principale.\r\n\r\nQuando il collega o ex collega, non sappiamo come chiamarlo, si dimise dalla Presidenza lo fece per poter parlare liberamente in consiglio comunale, dal momento che secondo lui le cose non andavano per il verso giusto.\r\n\r\nOra ci dice che non viene in consiglio, perché la politica ha fallito e ha abdicato, ma ci sembra onestamente che il primo a fallire politicamente è stato lui.\r\n\r\nE’ venuto in consiglio a respingere la mozione di sfiducia al sindaco, dicendo che si affidava alla speranza. Noi gli ricordiamo che: chi di speranza vive, disperato muore. Però dichiarò pubblicamente “aridatece Gabbianelli” !!!\r\n\r\nE’ venuto in consiglio per votare Marco  Ciorba, lo gridò a squarciagola. Ogni tanto si distingueva per lanci di elastici e areoplanini vari durante le sedute consiliari, salvo le volte che si assopiva sui banchi, per non dire quando cercava il Pokemon in sala del consiglio. \r\n\r\nOltretutto queste sue esternazioni colpiscono principalmente i consiglieri di maggioranza e soprattutto i  rappresentanti di Viva Viterbo in giunta e in consiglio.\r\n\r\nPerò, in tutta questa vicenda, quello che non possiamo consentire  è il fatto che il presidente del consiglio, Marco Ciorba, non muova paglia e non abbia minimamente attivato le procedure di legge previste per le assenze ingiustificate, spavaldamente e spudoratamente dichiarate e pubblicizzate dal collega Rossi.\r\n\r\nSecondo noi si potrebbe configurare  una grave omissione di atti di ufficio che riguarda gli  anni  2015, 2016 ed ora 2017 poiché l’assenza ingiustificata comporta la decadenza del consigliere comunale.\r\n\r\nQuello stesso  Presidente che ha fatto i salti mortali per  far decadere Moltoni, rimediando una sonora figuraccia amministrativa, ora fa finta di nulla ed omette. Invitiamo il presidente del consiglio comunale a rendere note e pubbliche le situazioni delle assenze ingiustificate del 2015, del 2016 e del 2017 del consigliere in questione e degli altri che si trovavano, o si trovano, nella stessa condizione di assenze ingiustificate e di attivare immediatamente le procedure stabilite dalle norme per l’eventuale decadenza degli inadempienti”.\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.