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M5S: il voto sulla decadenza di Moltoni come la tela di Penelope

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Il Movimento Cinque Stelle vorrebbe “scongelare” il punto all’ordine del giorno del consiglio comunale riguardante la decadenza del consigliere Francesco Moltoni. Ma sull’argomento tirerebbero “temperature polari”. E allora il punto continua a stare in frigo, pronto per essere consumato chissà quando. “Il consigliere del M5S De Dominicis chiede di non rinviare ancora il punto della decadenza di Moltoni e di tutta risposta il capo gruppo PD chiede l’anticipazione di tre punti e la chiusura del consiglio comunale dopo sole 3 ore”, dicono i pentastellati, “questo secondo noi nella migliore delle ipotesi si chiama fare gli struzzi.\r\n\r\nAncora una volta la questione della decadenza si correda di un nuovo capitolo, a seguito di un’ interrogazione del nostro portavoce, si apprende che il parere legale chiesto dal consiglio in merito alla pratica non solo non è ancora arrivato, ma che, per “necessarie” lungaggini amministrative, non può addirittura essere ancora richiesto.\r\n\r\nLa mancanza di tale parere sta di fatto comportando la sistematica richiesta di anticipazione di altri punti dell’ordine del giorno, la pratica sarebbe il punto numero uno nell’ordine dei lavori, con il voto contrario del Movimento 5 Stelle, unica forza politica convinta che la questione debba essere discussa e votata anche per evitare che a farlo sia il giudice nominato a seguito della azione popolare avviata dalla prefettura a causa del ritardo con cui il consiglio sta gestendo la pratica.\r\n\r\nRicordiamo che la discussione della decadenza è un atto dovuto, che da tempo immemore è però causa di rinvii e malumori tanto che la posizione della questione giace in una specie di limbo, tutti, tranne il M5S, sembrano preferire questa tela di Penelope, il sindaco perché forse evita situazioni di contrasto tra la propria maggioranza, da sempre divisa sulla questione, e alla minoranza da sempre critica verso la procedura.\r\n\r\nTali considerazioni non ci interessano e non appartengono al nostro modo di intendere il mandato politico e alla luce delle informazioni ricevute circa la impossibilità di avere il parere legale citato entro tempi brevi, abbiamo proposto nell’ultimo consiglio di non richiedere ulteriori anticipazioni, da noi sempre votate negativamente,  e di procedere alla discussione del punto, dando così seguito a un atto dovuto anche a tutto vantaggio dell’immagine della politica che riteniamo venga invece offuscata dall’atteggiamento sin qui tenuto. Vedremo al prossimo consiglio di che pasta sono fatti”.\r\n\r\n \r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.