Home Politica Maggioranza divisa su imposta di soggiorno, bocciata la delibera giunta. Troili (PD): «Cosa è stato fatto con 200 mila euro dell’imposta 2016?»

Maggioranza divisa su imposta di soggiorno, bocciata la delibera giunta. Troili (PD): «Cosa è stato fatto con 200 mila euro dell’imposta 2016?»

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La terza commissione consiliare rispedisce al mittente la proposta della giunta, illustrata dall’assessore allo Sviluppo Economico, Sonia Perà, di ridurre del 50% l’imposta di soggiorno per i gruppi al di sopra di venti persone.\r\n\r\nLa proposta viene bocciata con voto contrario dell’opposizione a cui si unisce quello di Arduino Troili (Pd). Con Maria Rita de Alexandris  (Viva Viterbo) fuori la sala, finisce cinque pari e la rimodulazione dell’imposta di soggiorno frana sotto il verdetto negativo della  commissione consiliare, che potrebbe, però, essere ribaltato in consiglio comunale.\r\n\r\nFinora la riduzione era prevista per gruppi superiori a 25 persone. «Questa modifica mi sembra del tutto irrilevante – dice Santucci (Fondazione) – non credo ci siano molti gruppi». Perà chiarisce, però, che la cosa non andrebbe vista tanto in termini di quantità, quanto, probabilmente, di «modalità di confezionare un’offerta turistica» e, inoltre,  spiega: «l’hanno chiesta le stesse strutture ricettive», elencandone circa otto, firmatarie della richiesta.\r\n\r\nMa l’opposizione la pensa diversamente e non è l’unica. Anche Arduino Troili (Pd) dall’altra parte della “barricata politica”, dai banchi della maggioranza, fa sapere che anche lui è in disaccordo con la proposta della giunta Michelini. «Annuncio il mio voto contrario a questa delibera – dice il consigliere di Bagnaia – Innanzitutto vorrei sapere cosa è stato fatto con i 200 mila euro incassati nel 2016 con l’imposta di soggiorno? Non lo so io che sono un consigliere, figuriamoci i cittadini». Riguardo alla proposta di ridurre la percentuale per i gruppi con più di venti persone, anziché 25, Troili ha le idee molto chiare: «Ormai si paga in tutte le parti d’Italia. Non è di certo la presenza o meno dell’imposta di soggiorno a scoraggiare o incrementare il turismo. Mi sono reso conto, al contrario, che la gente è più attratta dai luoghi dove si paga. Abbiamo due siti invidiati in tutta Europa – prosegue Troili – uno è Villa Lante, l’altro il nostro centro storico, e per essi non abbiamo visto un euro dell’imposta di soggiorno», dice introducendo la tematica più ampiamente sviluppata da Gianluca De Dominicis (M5S), riguardo al fatto che l’imposta di soggiorno, se venisse tradotta in maggiori servizi e in una città più fruibile per i turisti, diventerebbe, in modo mediato, un attrattore, anziché un deterrente a scegliere Viterbo come meta. In altre parole il turista è ben felice di pagare, se trova, però, una città altamente ricettiva con servizi adeguati a quanto ha speso.\r\n\r\n«La richiesta delle strutture di ridurre la tassa di soggiorno – dice De Dominicis – è, a mio parere, la chiara dimostrazione che la sua presenza non è stata percepita come dovrebbe», attacca il portavoce dei grillini. «Mi spiego meglio: non si percepisce il collegamento tra il pagamento della tassa e il miglioramento dell’offerta turistica. Più volte abbiamo posto il problema della carenza dei servizi igienici pubblici, rimanendo inascoltati. E avevamo ragione quando rendicontando le spese per il Trasporto della macchina di santa Rosa, dicevamo che qui erano finiti anche i soldi dell’imposta di soggiorno. È chiaro quindi che con questa politica da parte del Comune, le strutture ricettive non vedono l’utilità del pagamento dell’imposta di soggiorno».\r\n\r\nCritico anche Sergio Insogna (Gal) «Avevano ragione i grillini, la tassa di soggiorno ha preso altre vie, vedi il Trasporto di santa Rosa. Questa riduzione che state proponendo è solo acqua fresca”.\r\n\r\nTra i correttivi proposti anche l’esenzione per i ragazzi fino a sedici anni, per autisti e guide turistiche. La rimodulazione dell’imposta, però, dopo il no della commissione, almeno fino al consiglio comunale che riprenderà la pratica, resta solo sulla carta.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.