Home Politica Marini: “Forti sconti sulle tasse comunali al mercato Forte dei Marmi. Se diventa stabile, deve passare in consiglio comunale”
Marini: “Forti sconti sulle tasse comunali al mercato Forte dei Marmi. Se diventa stabile, deve passare in consiglio comunale”

Marini: “Forti sconti sulle tasse comunali al mercato Forte dei Marmi. Se diventa stabile, deve passare in consiglio comunale”

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Sei volte a Viterbo durante i quattro anni dell’amministrazione Michelini: il mercato di Forte dei Marmi sembra amare particolarmente la Tuscia. La città dei papi, in particolare, è sempre più presente sulle rotte turistiche che la prediligono soprattutto nel periodo estivo. Una piazza, dunque, appetibile anche per gli ambulanti di Forte dei Marmi che a Viterbo possono proporre la loro offerta commerciale a una nuova fetta di mercato tra turisti e residenti.\r\n\r\nSe a questo si aggiunge che a questo mercato itinerante, il Comune di Viterbo pratica un forte sconto sul pagamento della Tosap per l’occupazione del suolo pubblico e sull’affissione di manifesti, ecco che la Tuscia può anche trasformarsi  nel paese dei balocchi.\r\n\r\nLo sottolinea l’ex sindaco di Viterbo, Giulio Marini (FI), attualmente consigliere comunale di opposizione che, conti alla mano, traccia le sue considerazioni sulla presenza così frequente a Viterbo del mercato di Forte dei Marmi.\r\n\r\n“Essendo organizzati in forma di consorzio senza scopo di lucro – dice Marini – ottengono uno sconto sulla Tosap e sull’imposta di affissione. Su quest’ultima riescono a pagare solo un terzo di quanto dovuto alle casse comunali. Faccio un esempio: un imprenditore qualunque, viterbese o no, prenotando uno spazio pubblicitario di sei metri per tre verrebbe a pagare mille euro. Il mercato di Forte dei Marmi, che sono comunque degli imprenditori, ne pagano solo 340, grazie al consorzio. Per il Comune di Viterbo  ciò si traduce in un mancato introito e in una disparità di trattamento con altri.\r\n\r\nConsideriamo, inoltre, che se un mercato diventa ricorrente – prosegue Marini – come sembra stia facendo quello di Forte dei Marmi, in base alla legge regionale è necessaria una delibera di costituzione del mercato. Le prime volte poteva anche essere considerato un’iniziativa sperimentale, ma qui siamo arrivati alla sesta edizione, a mio parere sta diventando un evento stabile”.\r\n\r\nE in questo caso la legge regionale, secondo quanto riportato da Marini, imporrebbe una delibera costitutiva con il passaggio in consiglio comunale, dove, però, potrebbe anche aprirsi una discussione politica, magari anche non troppo favorevole alla presenza così frequente di questi operatori a Viterbo.  Potrebbe emergere, ad esempio, la posizione dei commercianti locali costretti a subire una realtà concorrenziale che opera sullo stesso territorio con forti sconti sulle tasse comunali. Così come la considerazione che la capacità di spesa di residenti e turisti presenti a Viterbo, venga intercettata dagli operatori di Forte dei Marmi, e sottratta ad altre attività locali. Risorse che con molta probabilità, poi, non ritorneranno sul territorio viterbese sotto forma di consumi o investimenti effettuati dagli stessi ambulanti di Forte dei Marmi che spenderanno altrove quanto incassato.\r\n\r\nMarini si sofferma, poi, anche su altre osservazioni: “Nella delibera del Comune non c’è il patrocinio – puntualizza –  sui manifesti però appare il logo del Comune” (Vedi foto)\r\n\r\nInsomma i punti da chiarire sono diversi e le considerazioni da fare tante. La prima, imprescindibile, è quella di capire se tale realtà si stia radicando in modo stabile, caso in cui non potrà evitare di passare in consiglio comunale e sottoporsi all’esame dei pro e dei contro della sua presenza a Viterbo.\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.