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Massoneria moderna: ne parla il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi

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Il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Stefano Bisi, a Viterbo per parlare di Massoneria a 300 anni dall’istituzione ufficiale di quella speculativa. Era il 24 giugno 1717, quando quattro logge fondarono a Londra la prima forma istituzionalizzata della Massoneria. A tre secoli da quell’evento, Stefano Bisi, ha ripercorso il cammino dell’istituzione, fino ai nostri giorni, in un’interessante intervista alla sala Regia di Viterbo, il 28 giugno 2017, nell’ambito di un incontro dal titolo “24 giugno 2017. 300 anni della Massoneria moderna”, inserito nel calendario di eventi del Festival Caffeina 2017.  Accanto a lui il dott. Raffaele Macarone Palmieri che ha fornito un contributo storico all’incontro. Ha moderato l’incontro la giornalista Federica Lupino.

«Dal 1717 – si legge sul sito del Grande Oriente d’Italia –   l’istituzione muratoria ha coinvolto milioni di uomini, numerosissimi di grande fama, di cultura ed estrazione diverse, di etnie e religioni differenti, di idee politiche anche lontane. Una passione comune che ha rivoluzionato la società moderna in nome dei valori universali di libertà, uguaglianza, fraternità, tolleranza e solidarietà»

«Senza la Libera Muratoria, il mondo sarebbe culturalmente e spiritualmente più povero», ha detto il Gran Maestro Stefano Bisi nella sua allocuzione alla scorsa Gran Loggia di aprile e il 28 giugno». A Viterbo ha spiegato il perché di questa sua affermazione.

Molti gli esponenti politici che sono intervenuti all’incontro: il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, i due assessori Antonio Delli Iaconi e Alvaro Ricci, la ex senatrice Laura Allegrini, l’ex sindaco Giancarlo Gabbianelli, il suo successore e ora ex primo cittadino, Giulio Marini, il presidente della Camera di Commercio, Domenico Merlani, il dott. Giovanni Costantini e molti altri.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.