Home Politica Mazzoli: «Entro l’estate legge contro il bullismo e il cyber bullismo»
Mazzoli: «Entro l’estate legge contro il bullismo e il cyber bullismo»

Mazzoli: «Entro l’estate legge contro il bullismo e il cyber bullismo»

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«Entro l’estate contiamo di approvare in via definitiva il disegno di legge contro il bullismo e il cyber bullismo. Vogliamo così rispondere a un fenomeno preoccupante e sempre più diffuso, prima dell’avvio del nuovo anno scolastico». Lo annuncia, Alessandro Mazzoli, deputato del Partito Democratico, durante la sua partecipazione di ieri pomeriggio a «Navigar per mare. Giornate di incontri per informare, condividere e riflettere sul tema del bullismo», iniziativa del Comune di Vignanello, alla presenza del sindaco Vincenzo Grasselli e del vicesindaco Cristina Olivieri.\r\n\r\n«Questi – ha dichiarato il parlamentare dem – sono temi di straordinaria rilevanza e notevole complessità. La  cosa migliore è parlarne, far emergere queste problematiche, affinché siano argomenti di confronto tra i cittadini: più sale la consapevolezza, meglio si possono affrontare questi aspetti. Servono gli strumenti giusti per fronteggiare il bullismo: le leggi sono fondamentali, ma da sole non bastano, vanno applicate e serve consapevolezza diffusa. Il provvedimento è molto atteso e serve a colmare le lacune della nostra legislazione su un tema di rilevanza sociale sempre maggiore. Parliamo di violenza, aggressioni fisiche o verbali, emarginazione di una vittima ritenuta più debole o diversa, additata per un modo di vestire non conforme o il suo orientamento sessuale. Parliamo di un disturbo delle relazioni sociali tipico dell’adolescenza, ma non per questo giustificabile. Coinvolge la vittima, il bullo, ma anche gli spettatori che assistono a questi episodi».\r\n\r\n«Questi fenomeni – ha continuato Mazzoli – avvenivano fino a poco tempo fa in una dimensione tutto sommato ristretta come la scuola o un luogo fisico preciso, ma con la diffusione degli smartphone quella nicchia diventa l’universo. Non c’è più il limite di spazio e di tempo: l’atto che il bullo compie, non ha più solo il riscontro della vittima, ma ha un risalto e una ricaduta di una potenza inimmaginabile. Basta riprendere gli atti di bullismo, postarli sulla rete e diventano un fatto di dominio pubblico con una durata nel tempo indefinita. La vittima peggiora così la sua condizione, finendo alla mercé di un pubblico illimitato, mentre il bullo sulla rete si sente più protetto accedendo anche in forma di anonimato. Per questo serve un controllo».

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.