Home Politica 50 mila euro per la mostra di santa Rosa: si rischia un debito fuori bilancio, ma la maggioranza approva.
50 mila euro per la mostra di santa Rosa: si rischia un debito fuori bilancio, ma la maggioranza approva.

50 mila euro per la mostra di santa Rosa: si rischia un debito fuori bilancio, ma la maggioranza approva.

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Il primo agosto 2017 la giunta adottava una delibera che impegnava 50 mila euro per la realizzazione della mostra “Il tesori di santa Rosa. Un monastero di arte, fede e luce”, presso il monastero di santa Rosa.

“Ritenuta l’urgenza di provvedere”, si votava l’immediata eseguibilità della delibera della giunta. Peccato che con la stessa “urgenza” la pratica non sia arrivata pure al consiglio comunale, dove il punto è approdato solo giovedì scorso, ben 77 giorni dopo, vale a dire più di due mesi.

“Con quella delibera la giunta autorizzava una variazione di bilancio. Può farlo  in via d’urgenza, ma deve essere ratificata entro 60 giorni dal consiglio comunale, l’organo che può fare le variazioni di bilancio”, ha spiegato il ragioniere capo del Comune. Il termine, però, è scaduto senza che la ratifica sia avvenuta.

Nel frattempo il dirigente del settore ha eseguito la delibera. Nell’ultima seduta di consiglio è arrivata la lista della spesa: circa 9.300 euro sono stati spesi per la realizzazione del catalogo, circa 2.527 euro per totem e banner, circa 292 euro per brochure, circa 8.800 euro per pubblicizzazione eventi, un altro paio di centinaia di euro circa per le locandine, il bus per la stampa 385 euro, il buffet mostra 200 euro, vigilanza 3.900 euro, vetrine espositive 23 mila euro circa”. In totale 50 mila euro circa. A salvare l’operazione “la norma di salvaguardia degli effetti prodotti”, che avrebbe impedito un “debito fuori bilancio” con il voto favorevole espresso dal consiglio comunale alla delibera presentata nell’ultimo consiglio  che ha recepito gli effetti di quella non ratificata. “Il consiglio non può non votarla”, ha detto il ragioniere capo. Immediata la replica del portavoce del Movimento Cinque Stelle, Gianluca de Dominicis: “Avete fatto scadere i termini per la ratifica della delibera e oggi ne portate un’altra per sanare questa situazione che avete determinato – ha detto -.  Non c’è programmazione, né rispetto delle norme che prevedono delle tempistiche precise. Questo è un fallimento della giunta. Avete votato il bilancio di previsione abbondantemente fuori i termini, costringendo noi del Movimento Cinque Stelle a fare addirittura un esposto in Prefettura per sollecitarvi a espletare un vostro preciso dovere. Vi ricordo che è ormai da molto tempo che fate i consigli solo in seconda convocazione per le ripetute assenze e, spesso, non riuscite nemmeno ad arrivare a 17 che è il numero legale”. Ma quel che scatena la critica del portavoce pentastellato è un’ altra cosa. “La giunta – dice – impegna risorse del Comune senza passare dal consiglio comunale. Non viene ratificata entro 60 giorni e ora noi dovremmo semplicemente prenderne atto. Il bilancio lo votiamo noi, la delibera non l’abbiamo decisa noi, il consiglio comunale non ha stabilito quelle spese, non capisco perché noi ora dobbiamo necessariamente votarla. Quello che voglio stigmatizzare è che la giunta avrebbe dovuto pretendere la ratifica della delibera entro i termini previsti. Sto stigmatizzando un sistema che troppe volte ci porta a  delle prese d’atto”.

Luigi Buzzi (FdI), però, ribadisce che il voto favorevole del consiglio non è per niente dovuto: “Ognuno di noi è libero di votare no. Se si crea un debito fuori bilancio, si aprono altri scenari. Chi oggi è in qualche modo vincolato a votare sì, è la maggioranza. A noi interessa capire come mai in 60 giorni, che sono tantissimi, non si è arrivati a una soluzione di questa pratica. Ci sarà un perché. Quali sono le motivazioni che oggi spingono a prendere in mano questa delibera?”.

La maggioranza ha votato la delibera, salvando gli effetti prodotti ed evitando il sorgere del debito fuori bilancio.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.