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Otto sbandieratrici viterbesi del comitato centro storico in nazionale

Otto sbandieratrici viterbesi del comitato centro storico in nazionale

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Tra le 100 sbandieratrici più brave d’Italia ci sono loro: otto viterbesi, componenti del gruppo sbandieratrici città di Viterbo e gruppo storico musicale che hanno superato la selezione per la lega nazionale sbandieratrici. Si tratta di Noemi Carrus, Chiara Mechelli, Natascia Marcomigni, Francesca Fazio, Eleonora Malè, Martina Denittis e Michela Meschini. Nel gruppo anche un ragazzo, Walter Graziotti per il gruppo dei musici. Tutti sono stati accolti, oggi, a Palazzo dei Priori dove hanno ricevuto un attestato di encomio direttamente dalle mani del sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini. Presenti anche i tre assessori del comune di Viterbo, Alessandra Troncarelli, Sonia Perà e Antonio Delli Iaconi, i due consiglieri comunali della consulta del volontariato Paolo Moricoli e Antonella Sberna, il presidente del Sodalizio dei facchini di santa Rosa, Massimo Mecarini. In sala anche Lucarini, Brutti, Fazio, fondatori del comitato, e il presidente Avis Luigi Ottavio Mechelli. Un pomeriggio dedicato al gruppo, che ha regalato questo punto di orgoglio alla città, e che è stato aperto dal presidente del comitato centro storico, Lucio Laureti, chiamando ad una ad una le ragazze all’interno della sala del consiglio comunale.

Il gruppo delle sbandieratrici è nato nel 1980 per rappresentare l’espressione della tradizione del passato medioevale della città. La particolarità di un gruppo rigorosamente femminile, per quanto riguarda l’esibizione delle bandiere, è sorta dalla volontà del comitato centro storico di Viterbo, impegnato nel mantenere vivo nei bambini e nei ragazzi la tradizione viterbese, di creare un’attività specifica per le ragazze nell’ambito di queste tradizioni. Per anni le sbandieratrici sono state l’unico gruppo italiano formato interamente da ragazze che si cimentavano nel gioco della bandiera e nell’accompagnamento ritmato dei tamburi. Oggi il comitato vuole mantenere questa caratteristica solo per le sbandieratrici, mentre le tamburine, al quale si sono aggiunte le chiarine, si sono trasformate da alcuni anni in gruppo storico musicale, formato da ragazzi e ragazze. Il costume della sbandieratrici dei musici e dei figuranti si attiene alla tradizione del Medioevo ed è una sintesi degli abiti che erano in uso nel XIII secolo.  La bandiera, invece, esprime la singolarità e l’evidenza dell’autonomia territoriale, con i suoi colori giallo e blu. Il gruppo viterbese delle sbandieratrici ha riscosso molta popolarità e ammirazione in diverse piazze della provincia, ma anche in altre manifestazioni interregionali e nazionali d’Italia, partecipando anche alla Parata nazionale della bandiera, un campionato nazionale organizzato dalla LS – Lega italiana sbandieratori – che si svolge ogni anno nel mese di settembre in una delle città dei gruppi aderenti, ottenendo ottimi risultati. Dal 2009 a oggi il gruppo ha collezionato una serie di successi nelle varie competizioni in giro per l’Italia, conquistando quasi sempre il primo o, al massimo, il secondo posto, facendo sventolare alto il leone e la palma, simbolo della città di Viterbo.

E proprio a questo riguardo, il presidente Lucio Laureti ha colto l’occasione per ribadire l’attaccamento alla città e alle sue tradizioni e l’impegno a portare in alto i suoi colori tanto in Italia che all’estero. Il presidente del Sodalizio dei facchini Massimo Mecarini, invece, rinnovando la sua stima e la sua ammirazione verso il gruppo, ha definito la sua esistenza: “Un esempio fulgido di quello che può nascere dal mondo dell’associazionismo. Sono fiero – ha detto Mecarini – perché rappresento una comunità gemella di quella del Comitato centro storico”. Mecarini ha approfittato per comunicare l’ appuntamento del 27 marzo a Roma, alla sala musei capitolini del Campidoglio, con la proiezione del film ufficiale della Rete grandi macchine a spalla, con le sbandieratrici del centro storico. Parole di stima e ammirazione sono state espresse da tutto il panorama politico presente che ha sottolineato la funzione positiva dell’associazionismo anche nell’ottica della valorizzazione della cultura e delle tradizioni della città.

 

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.