Home Politica Parco canile, De Dominicis (M5S): “Non capisco muro della giunta. Il consiglio deve votare il suo indirizzo, se diverso dalla giunta è un problema della maggioranza”
Parco canile, De Dominicis (M5S): “Non capisco muro della giunta. Il consiglio deve votare il suo indirizzo, se diverso dalla giunta è un problema della maggioranza”

Parco canile, De Dominicis (M5S): “Non capisco muro della giunta. Il consiglio deve votare il suo indirizzo, se diverso dalla giunta è un problema della maggioranza”

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L’arrivo in consiglio comunale dell’ordine del giorno proposto da Francesco Serra(PD), sembrava solo una formalità per riaffermare quello che era apparso un indirizzo già chiaro sul destino della struttura comunale che ospita i cani senza una casa in località Novepani, dal momento che il documento era stato firmato da gran parte dei consiglieri comunali di maggioranza e opposizione. E, invece, subito dopo la lettura del testo, che ripropone la delibera della giunta Michelini del luglio 2013 per realizzare un parco canile a Novepani, è iniziata una discussione che ha immediatamente evidenziato una diversità di vedute tra giunta e consiglio. “Ho chiesto all’assessore Luisa Ciambella (PD) di avere conferma della delibera 2015 che, a questo punto, non so, non ho capito, se è stata una semplice proposta o è stata adottata”, dice il consigliere di opposizione Gianluca de Dominicis (M5S) riguardo a un atto che avrebbe riaffermato una linea diversa dell’amministrazione Michelini rispetto a quella scritta nel 2013, proponendo, pare, la realizzazione di un canile a Pratoleva, un luogo distante dal Comune di Viterbo circa una quindicina di chilometri. Tutto va racchiuso in un ipotetico “se”, perché come detto dallo stesso De Dominicis “non si sa se la delibera 2015 sia stata adottata o meno”. “Ho chiesto all’assessore Ciambella di chiarire questo punto – prosegue – dato che nel 2013 hanno votato la realizzazione del parco canile a Novepani e nel 2015, pare, volessero fare una cosa contraria.  Feci un’interrogazione in merito, ma la risposta rimase molto vaga e poco chiara. Ad ogni modo – spiega de Dominicis – la giunta dica chiaramente qual è la sua idea, il consiglio comunale ne prenderà atto, poi però esprimerà il suo indirizzo, indipendentemente dall’esecutivo, e lo voterà. Se questo sarà diverso da quanto dice la giunta, sarà un problema della maggioranza. Ma il consiglio comunale deve tracciare la rotta sul canile. Per noi, del Movimento Cinque Stelle, si deve realizzare un parco canile a Bagnaia, dove si trova attualmente la struttura comunale. In seguito, poi, se emergeranno condizioni o vincoli per cui questa linea dovrà essere rivista, allora lo faremo. Non si può, però, non esprimere questo indirizzo perché Ciambella dice che “probabilmente” lì ci saranno vincoli e pareri contrari. La giunta esprima pure la sua idea in merito, ma è il consiglio che deve deliberare la propria linea. Adesso non si può prendere un impegno a chiacchiere, gli uffici comunali devono lavorare su una linea chiara. Tra l’altro – prosegue – De Dominicis – mi pare che lo stesso Capoccioni in commissione abbia detto che i vincoli esistenti sono superabili. Non comprendo allora perché questo muro da parte della giunta. \r\n\r\nNoi vogliamo che nel prossimo bilancio vengano stanziati fondi per la progettazione e per la realizzazione del parco canile nel prossimo triennio. Chiediamo, inoltre, che venga istituita la consulta degli animali, perché potrebbe essere di valido supporto al buon funzionamento del parco canile”.\r\n\r\nQuest’ultimo, infatti, va ricordato, oltre ad ospitare i cani senza casa, offrirà una serie di servizi anche ai privati, come tolettatura, assistenza veterinaria, e altre attività che contribuiranno alla nascita di un vero e proprio polo multifunzionale, su cui si concentreranno diverse fasce di cittadini con interessi variegati, riconducibili tutti al fatto di avere un cane. Collocare una struttura così, a quindici chilometri circa dalla città di Viterbo, come avverrebbe se prevalesse l’indirizzo di realizzare un parco canile a Pratoleva, significherebbe penalizzarla fin da subito nei confronti di altre strutture esistenti in città che offrono servizi similari e ai quali i cittadini sarebbero più portati a rivolgersi per evitare di affrontare una lunga trasferta in auto. Oltre a ciò si costringerebbero i volontari a viaggiare quotidianamente a proprie spese per raggiungere la struttura, rischiando di provocare, con il tempo, il graduale abbandono da parte loro di questa utile missione a livello sociale.  Al contrario, il parco canile, anche in vista di agevolare adozioni e prestazioni dei servizi che produrranno un introito per le casse comunali, dovrebbe essere collocato quanto più al centro del tessuto sociale e urbano della città.\r\n\r\nInsomma, l’ubicazione del parco canile non è per niente secondaria, perché, portarlo ai  confini con Bagnoregio equivarrebbe a costruire una cattedrale nel deserto, segnando già la strada verso un suo probabile fallimento. Considerando che sarebbe il primo parco canile a essere realizzato nel Lazio, l’insuccesso non è propriamente un risultato da augurarsi.\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.