Home Politica Scontro politico su asilo Bagnaia: Sberna (FI) “Costoro pensino alla cittadinanza”, Troncarelli (Pd): “Costei comprenda che rischio impresa non può gravare sulla finanza pubblica”
Scontro politico su asilo Bagnaia: Sberna (FI) “Costoro pensino alla cittadinanza”, Troncarelli (Pd): “Costei comprenda che rischio impresa non può gravare sulla finanza pubblica”

Scontro politico su asilo Bagnaia: Sberna (FI) “Costoro pensino alla cittadinanza”, Troncarelli (Pd): “Costei comprenda che rischio impresa non può gravare sulla finanza pubblica”

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Botta e risposta tra l’assessore ai Servizi Sociali, Alessandra Troncarelli (Pd) e la consigliera comunale Antonella Sberna (FI) sulla situazione dell’asilo comunale di Bagnaia denunciata dalla Cgil.\r\n\r\n“Da gennaio stipendi dimezzati – lancia l’allarme la segretaria della FP-Cgil Antonella Ambrosini  – riguardo alle spettanze di 6 socie lavoratrici della cooperativa Arcu, che gestisce l’asilo nido L’Arca dei bimbi di Bagnaia. Ma il Comune sa cosa accade all’interno della struttura convenzionata? Ricordo che ogni dipendente ha accumulato tra i 7mila e gli 8mila euro di arretrati tra 13esime non pagate (l’ultima risale al 2007) e stipendi mai versati. Una vera vergogna”, attacca senza mezzi termini Ambrosini,  annunciando l’intenzione del sindacato di agire per vie legali”.\r\n\r\n“Nell’ultima assemblea dei soci – racconta – il presidente della cooperativa ha annunciato che chiederà lo stato di crisi e pertanto dal prossimo mese ogni lavoratrice, che al massimo guadagna 800 euro, ne prenderà la metà pur lavorando le stesse ore al giorno. Quando in passato abbiamo chiesto le ragioni dei mancati pagamenti lo stesso presidente ci ha sempre ribadito che non c’erano problemi finanziari, ma che le risorse servivano per la gestione della struttura. A quanto pare, così non è”.\r\n\r\n“È vero – afferma Ambrosini – che gli iscritti sono calati rispetto al passato, ma è diminuito anche il personale, ora ridotto all’osso. Inoltre, nei tempi in cui le classi erano piene mai le socie lavoratrici hanno ricevuto alcun utile in più”.\r\n\r\nRaccoglie il grido della Cgil la consigliera Antonella Sberna (FI): “Sul tema – dice – avevamo posto al sindaco Michelini e all’assessore Troncarelli un’interrogazione urgente alla quale non abbiamo mai ricevuto risposta. Era addirittura l’8 settembre scorso. Oltre 100 giorni di indifferenza e di arroganza su temi così delicati rendono evidente a tutti da chi siamo amministrati. A costoro, in un ulteriore slancio di comprensione istituzionale, visto anche il periodo natalizio, chiediamo di mettere da parte le solite beghe di maggioranza per dedicarsi con più serietà ai problemi reali della cittadinanza”.\r\n\r\nLa risposta dell’assessore ai Servizi Sociali, Alessandra Troncarelli (Pd), non si fa attendere: “La consigliera dimentica le risposte da me fornite sull’argomento direttamente in sede consiliare e come il sistema di accredito applicato dall’amministrazione comunale abbia garantito alle famiglie, nella massima trasparenza e libertà di mercato, la più ampia scelta tra i nidi accreditati, in modo da individuare quello più rispondente alle proprie esigenze”, dice Troncarelli.\r\n\r\n”In tal senso – prosegue –  il Comune si è fatto garante nei confronti dei piccoli utenti e delle loro famiglie, di standard di benessere, in termini anche di sviluppo pedagogico, elevati e uniformi a livello cittadino. Il fatto che possano verificarsi nella gestione dei nidi problemi aziendali, in tal caso con riferimento a un unico nido convenzionato, oltre al dispiacere di carattere personale e il senso di partecipazione, non può fare ritenere che un Comune sia costretto a fare gravare sulla finanza pubblica criticità che devono rimanere nel campo del rischio imprenditoriale che ogni operatore economico si assume. Non sono inoltre pertinenti, anzi, sono decisamente fuori luogo, richiami a presunte “beghe”: con l’occasione,  osservo come certe dichiarazioni siano esclusivamente marcate da atteggiamenti demagogici che hanno il solo scopo di esasperare gli animi, a scapito della correttezza istituzionale che sempre deve guidare l’operato di ognuno di noi, sia esso appartenente alla compagine di maggioranza che di opposizione. Fatte queste doverose premesse invito dunque “costei”, dato che dalla medesima è stata definita con il termine “costoro” un’ amministrazione comunale, a una presa di coscienza nella consapevolezza che la sottoscritta, dal momento della nomina ad Assessore, si è sempre fatta carico dei problemi, alcuni dei quali trovati e risolti dopo anni di immobilismo.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.