Home Politica Ufficiale l’ingresso di Ubertini a FDI: “Forza Italia è un morto che cammina. Bacocco mai sentito. Anche Marini credo se ne andrà presto”

Ufficiale l’ingresso di Ubertini a FDI: “Forza Italia è un morto che cammina. Bacocco mai sentito. Anche Marini credo se ne andrà presto”

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Malgrado il signor Bacocco dica che con me abbia un rapporto splendido, io con lui non ci ho nemmeno mai parlato, non ho neanche il suo numero di telefono”: cronaca di un abbandono annunciato, quello di Claudio Ubertini da Forza Italia, per passare nella squadra di Fratelli d’Italia. Il suo ingresso è stato ufficializzato oggi presso un noto locale del centro con la presenza di Marco Marsilio , coordinatore regionale FDI,  Gianluca Grancini, coordinatore comunale, Luigi Maria Buzzi, capogruppo in consiglio comunale, Giuseppe Peruzzi, coordinatore provinciale, Alberto Cataldi, consigliere provinciale, Mauro Rotelli, componente del direttivo nazionale di Fratelli d’Italia.\r\n\r\nLe parole di Ubertini in merito all’attuale coordinatore provinciale di Forza Italia, Dario Bacocco, non lasciano spazio ad altre possibilità di interpretazione. Nel partito di Berlusconi, un tempo il primo della Tuscia, secondo Ubertini, oramai è tutto in disfacimento, e il quadro sereno dipinto spesso dagli attuali vertici locali, non sarebbe nient’altro che un’opera “astratta” nel vero senso del termine.\r\n\r\n“Il mio malcontento nel partito che rappresentavo era molto alto – dice Ubertini alla conferenza stampa di presentazione – parlare con il gruppo locale di Fratelli d’Italia, inoltre, mi ha fatto vedere le differenze con il mio ex partito. Forza Italia, oramai, è un morto che cammina – dice Ubertini – mentre Fratelli d’Italia è una squadra organizzata, ha molta attenzione per il territorio. Non è stato, quindi, per niente difficile compiere questo passo. Sono molto contento di averlo fatto”.\r\n\r\nCon l’adesione di Ubertini a Fratelli d’Italia, il gruppo comunale di Forza Italia passa da tre consiglieri a due, Giulio Marini e Antonella Sberna, cedendo il titolo del gruppo più numeroso in consiglio proprio a Fratelli d’Italia. Ma Ubertini potrebbe essere solo l’inizio di una diaspora che potrebbe ridurre il partito di Berlusconi a Viterbo al lumicino, se non addirittura farlo sparire completamente dalla geografia politica locale.\r\n\r\nSembra, infatti, che anche Giulio Marini (Fi), potrebbe a breve riservare delle sorprese, abbandonando anche lui la bandiera azzurra. Una previsione confermata dallo stesso Ubertini che, fino a qualche giorno fa, formava con Marini un sodalizio inattaccabile, non solo in termini di un’amicizia che dura da una vita, ma anche dal punto di vista politico.  “Credo che anche lui abbia le sue difficoltà – dice Ubertini in merito all’ex sindaco forzista di Viterbo – non mi stupirei se nel breve anche lui prendesse delle decisioni abbastanza forti. Continuare a stare lì, non credo sia per lui molto soddisfacente. Io mi ero spento – prosegue Ubertini  – non c’era alcuna condivisione su nessun tema, se non con i colleghi del Comune.  Forza Italia, ultimamente, mi aveva tolto interesse, e motivazione. Mi auguro che questo passaggio a Fratelli d’Italia possa restituirmi l’entusiasmo che avevo. Dare apporto a questa squadra per me è naturale, avendo già condiviso percorsi comuni in consiglio comunale. Mi auguro che presto mi seguiranno anche altri. Ritengo, infatti, che Fratelli d’Italia sia l’unica struttura che possa considerarsi tale sul territorio, tutto il resto è solo chiacchiericcio e rapporti finti, ognuno pensa per sé stesso, più che per il bene della città. Spero che il centrodestra possa quanto prima ricreare un tavolo che lo veda unito anche con Forza Italia e gli altri, nel riprendere il controllo della città. Se non riconquisteremo Viterbo, sarà poi difficile ottenere una buona affermazione anche sulla provincia”.\r\n\r\n“Accogliamo a braccia aperte Claudio Ubertini, così come altri che vorranno seguirlo – ha detto, invece, Marco Marsilio, coordinatore regionale FDI –  Se il voto non sarà imminente alle comunali di Viterbo, pensiamo che lo sia a livello nazionale. Il quadro politico è in disfacimento. Fratelli d’Italia è nato non per dividere il centrodestra, ma per riunirlo. Dopo il sostegno acritico al governo Monti, c’era un mondo disorientato e annichilito. Molte sono le persone che oggi non comprendono più quale sia la strada da seguire – continua Marsilio– Ubertini ne è un esempio. Ha militato con onore e passione in Forza Italia, ha creduto profondamente per molti anni nel progetto politico di quel movimento, fino ad avere questa crisi che non è un fatto puramente personale. È il disorientamento di un mondo che vede un movimento nato per essere alternativo alla sinistra, fare tre governi consecutivi con il principale partito della sinistra”, dice Marsilio riguardo a Forza Italia.  “Non solo – prosegue -: invece di approfittare delle faide che la dilaniano e mettersi pancia a terra per dare la spallata definitiva a quel sistema di potere, offrendo una prospettiva immediata di unità e di vittoria, sembra andare a cercare non si sa che cosa. Non si comprende quali leggi elettorali e alambicchi vogliano andare a inventarsi, pur di non vincere o di creare altre stagioni all’insegna dell’ambiguità e del trasformismo, per non dire inciucio, termine becero oramai abusato. Così non si dà certezza e chiarezza all’elettore. Molti non vanno più a votare. Il centrodestra nel suo complesso ha perso metà dei suoi consensi. Noi ci offriamo come portabandiera per ritrovare un riposizionamento coerente con una linea ideologica chiara che ci identifica. Vogliamo andare avanti con questo percorso, non siamo conflittuali con nessuno, se non con i nostri avversari nell’altro campo della barricata. Vogliamo costruire con i nostri alleati di ieri e di domani le condizioni per essere credibili di fronte agli elettori. Però la condizione deve essere la chiarezza del posizionamento”.\r\n\r\nA tenere acceso l’incontro, oltre al nuovo acquisto di Ubertini, è stata la crescita di Fratelli d’Italia anche a livello locale, sia sul territorio sia all’interno delle istituzioni. È stato questo il punto rimarcato da tutti i presenti e  rivendicato con “numeri importanti conseguiti con il recente tesseramento”, dicono comunicando 750 iscritti.  Una stoccata al centrosinistra viterbese di Mauro Rotelli chiude l’incontro: “Qualcuno ha mai parlato con questi leader interplanetari di progetti per Viterbo? Si confrontano solo nelle segretarie per le posizioni. Niente più. Noi puntiamo sui progetti. Il nostro non è mai un no aprioristico, un no e basta, ma introduce sempre una proposta alternativa”.\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\n \r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.