Tanto tuonò che “non piovve”: approvato il rendiconto anche da Fratelli d’Italia. La Lega non arretra sulle commissioni.
Viterbo – “Fulmini e saette”, ma niente burrasca. Come era prevedibile attendersi, la minaccia di far mancare i numeri sull’approvazione del rendiconto e sugli equilibri di bilancio da parte di Fratelli d’Italia, a nemmeno due mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, si è sciolta come neve al sole. Tanto rumore per nulla. O quasi. La spaccatura aperta dentro la maggioranza da Fratelli d’Italia per il braccio di forza sulla spartizione delle presidenze di commissione ha prodotto il risultato di aprire una breccia nella coalizione al Partito Democratico che si è subito inserito con il voto a sostegno di Stefano Caporossi (Lega) eletto presidente della quarta commissione consiliare. Una mossa, quella di far mancare i numeri agli alleati di centrodestra, piuttosto improvvisata, tanto che subito oggi è rientrata in sede di approvazione del rendiconto e degli equilibri di bilancio, passati anche con il voto di Vittorio Galati e Gianluca Grancini di Fratelli d’Italia, con il primo che già stamattina, all’ingresso nella sala del consiglio, aveva subito palesato una certa contrarietà a proseguire sulla linea del “ricatto” dei numeri. Lo scontro sulle commissioni, però, resta ancora aperto, tanto che è slittata la seduta della quinta che avrebbe dovuto eleggere il presidente. Il nodo da sciogliere riguarderebbe la terza commissione che vorrebbe per sé sia Forza Italia, sia la Lega, con quest’ultima indisponibile a cedere anche di un millimetro, considerando una spartizione degli assessorati che assegna a Forza Italia e a Fratelli d’Italia deleghe di un certo peso. A Fratelli d’Italia dovrebbe andare la presidenza della prima e della seconda commissione. Il confronto è in atto anche se a rubare la scena alle commissioni sarà nei prossimi giorni l’approvazione del rendiconto e degli equilibri di bilancio in consiglio comunale il 31 luglio, appuntamento in cui, a differenza delle commissioni, i numeri non potranno mancare.
