Era stata definita “una bomba ad orologeria” che ora l’assessore Alessandra Troncarelli pensa di essere riuscita a “disinnescare”. L’argomento spinoso e delicato si riferisce al pagamento delle rette Rsa più volte finito nel dibattito pubblico per un rimpallo tra enti pubblici e famiglie dell’onere da sostenere.
“La Regione Lazio, con provvedimento del 27 luglio u.s., su espressa richiesta dell’Assessorato alle Politiche Sociali secondo le procedure disciplinate dalla DGR 790/2016 – informa una nota del comune di Viterbo – ha autorizzato, per il saldo delle somme dovute alle strutture RSA relative al secondo semestre 2014, l’utilizzo di risorse afferenti alle politiche sociali riferite agli esercizi finanziari di anni precedenti”.
“Finalmente sono riuscita a disinnescare quella fatidica bomba a orologeria che in più occasioni ho avuto modo di evocare e che ho trovato pronta ad esplodere nel momento in cui ho assunto la titolarità del’Assessorato”, ha dichiarato Troncarelli.
“L’Assessorato alle Politiche Sociali, con la fattiva partecipazione delle strutture e dell’Associazione dei familiari – ha proseguito – si è adoperato in una complessa attività politica e amministrativa, in attesa anche delle norme regionali poi intervenute a fine anno 2016.
Ed infatti le annualità 2015 e 2016 sono già da tempo liquidate; la somma di circa 100.000,00 euro, il cui utilizzo è stato ora autorizzato dalla Regione Lazio, consente di corrispondere alle strutture l’ultima parte mancante della compartecipazione totale alla spesa dell’anno 2014, mentre, per quanto concerne l’esercizio 2017, da gennaio di quest’anno, l’ingresso e la permanenza degli utenti in Rsa sono gestiti a regime.
E’ stato risolto un problema socio-assistenziale di rilevante portata – conclude Troncarelli – grazie anche ai frequenti incontri con tutti gli attori coinvolti, il cui fine unico è stato quello di soddisfare le esigenze delle persone ricoverate e delle loro famiglie messe in grave difficoltà dal mutamento del quadro normativo avvenuto nell’anno 2014″.
