Home Politica Mo.Ri inaugura la sede e mette sotto lo stesso “tetto” Forza Italia e Pd. Fioroni (Pd) “Solo alleati si vince”, Bacocco (FI) “Con i Mo.Ri possibile futuro insieme”
Mo.Ri inaugura la sede e mette sotto lo stesso “tetto”  Forza Italia e Pd. Fioroni (Pd) “Solo alleati si vince”, Bacocco (FI) “Con i Mo.Ri possibile futuro insieme”

Mo.Ri inaugura la sede e mette sotto lo stesso “tetto” Forza Italia e Pd. Fioroni (Pd) “Solo alleati si vince”, Bacocco (FI) “Con i Mo.Ri possibile futuro insieme”

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“Meglio vincere tutti insieme che perdere da soli”, è il Fioroni pensiero che ha accompagnato l’inaugurazione della sede di Moderati e Riformisti, stamattina in via Vico Squarano, il nuovo soggetto politico di centro, a cui guardano interessati sia Forza Italia sia una parte del Pd soprattutto in vista del passaggio dal maggioritario al proporzionale che rimetterà in campo le coalizioni.  A fare gli onori di casa del nuovo spazio, ora anche fisico, di quello che ormai è un vero e proprio soggetto politico a tutti gli effetti: Stefano Brunori. Seduti accanto a lui, il vice sindaco del Comune di Viterbo, Luisa Ciambella, raggiunta più tardi anche dal sindaco Leonardo Michelini. Presenti   Giuseppe Fioroni, deputato del Pd,  i due assessori di Moderati e Riformisti al Comune di Viterbo, Maurizio Tofani e Raffaela Saraconi, il presidente del consiglio comunale di Viterbo, Marco Ciorba, il vice coordinatore regionale dell’Udc, Alessandro Romoli, Regino Brachetti, diversi sindaci della provincia di Viterbo. A completare la cornice di fedelissimi anche due significativi ospiti: il coordinatore comunale di Forza Italia, Giovanni Arena, e quello provinciale, Dario Bacocco.\r\n\r\nPiù delle presenze, si è fatta sentire l’assenza del coordinatore provinciale del Partito Democratico, Andrea Egidi, anche se il coordinamento è stato rappresentato da Tiziana Lagrimino: “Il Pd è presente in questo progetto – ha detto –  All’interno del nostro partito c’è una divisione tra chi vorrebbe portare avanti una linea solitaria, scegliendo l’isolamento e chi invece preferirebbe perseguire una politica di allargamento. Io rappresento questo secondo indirizzo”, confessa Lagrimino accettando serenamente che all’interno di un partito ci siano visioni anche contrapposte.\r\n\r\nIl progetto in cui sta il Partito Democratico, in particolare quella parte favorevole alle aperture verso altre realtà politiche,  è quello della grande casa dei moderati che, almeno stamattina, ha riunito sotto lo stesso tetto dei Moderati e Riformisti, sia quello che è stato il principale partito di centro destra, Forza Italia, sia quello di centro sinistra, il Partito Democratico.\r\n\r\n“Se fosse successo dieci anni fa – ha detto Fioroni – si sarebbe gridato allo scandalo, ma oggi no, perché la politica è cambiata. La strada delle alleanze è la linea nazionale visto che abbiamo votato il Mattarellum che prevede le coalizioni, termine che implica oltre a noi anche gli altri. In tal senso ha rappresentato una svolta il voto del 4 dicembre che ha innescato l’inversione di marcia sul maggioritario e il ritorno al proporzionale. Vince chi si allea”, sottolinea Fioroni a chiare lettere, nel tentativo probabilmente di far arrivare il messaggio anche agli assenti del Pd che vorrebbero perorare la causa dell’andare da soli alle elezioni.\r\n\r\n“Ho apprezzato alcune recenti dichiarazioni di Andrea Egidi – mitiga al riguardo Fioroni – che è passato dalla vecchia posizione “mai con Mo.Ri.” a “si dialoga con tutti”. Io sono un deputato del Partito Democratico e la mia preoccupazione è vincere le elezioni comunali e amministrative. C’è chi dice che i Moderati e Riformisti sottraggono voti al Pd. Non mi sembra di vedere in questa stanza gente che vota Partito Democratico. Il fatto che c’è Forza Italia significa che c’è una contesa”, dice Fioroni riguardo al posizionamento assolutamente centrale dei Moderati e Riformisti che in questo momento starebbe assicurando loro il corteggiamento sia da parte di Forza Italia, sia del centrosinistra, sempreché non finiscano entrambi per restare definitivamente sotto lo stesso tetto di Moderati e Riformisti che oggi li ha ospitati per qualche ora.\r\n\r\n“Oggi nascono i Moderati e Riformisti come soggetto politico – prosegue Fioroni – così finiscono queste scemenze secondo le quali i Mo.Ri  sarebbero una mia costola. Non mi sono mai sentito un novello Adamo. All’interno di questo contenitore c’è l’Udc, il Nuovo Centro Destra e altri moderati, con cui si apre una possibilità di dialogo che il Partito Democratico deve cogliere. Ogni realtà locale poi farà quello che gli pare. Io non voglio essere quello del Pd che a prescindere dice “no, grazie” per andare a perdere da soli, non la ritengo una manifestazione di intelligenza, mentre, invece, vincere insieme è fondamentale. Mi auguro, quindi, che il Pd scelga la strada del dialogo, se invece prevarrà la scelta di presentarsi da soli, ognuno si prenderà le proprie responsabilità in caso di sconfitta. C’è un nuovo soggetto politico – dice Fioroni riguardo a Moderati e Riformisti – ci sediamo e parliamo. L’esperienza dei Mo.Ri. al Comune di Viterbo è ormai alle spalle, essa però ci ha fatto capire che in coalizione si può vincere in una città che non è a vocazione di centro sinistra. In bocca al lupo ai Mo.Ri., hanno già 1485 tessere, se erano una mia costola come si dice la prossima volta mi candidavo a fare il papa”.\r\n\r\n“Siamo strutturati e organizzati”, dice Brunori, “siamo arrivati a 1485 tessere ben ripartire su tutto il territorio provinciale. Siamo sia in maggioranza sia all’opposizione. Il primo test per noi sarà Tarquinia, dove saremo presenti con una nostra lista”. Brunori esprime rammarico per la decisione di Filippo Rossi di Viva Viterbo di lasciare il progetto di Mo.Ri. “Non ci ha nemmeno comunicato che abbandonava il direttivo – spiega- evidentemente è troppo impegnato in progetti commerciali come Caffeina”.\r\n\r\nAnche le distanze che si sono aperte con il  presidente della Provincia, Mauro Mazzola, hanno destato rammarico: “Ha vinto – dice Brunori – anche grazie a noi”.\r\n\r\nAlessandro Romoli, vice coordinatore regionale Udc, invece, nota che non c’è il segretario provinciale del Pd, Andrea Egidi e riconferma la volontà di “sedersi al tavolo con tutti”.\r\n\r\nLivio Treta lancia l’impegno per le prossime elezioni provinciali di secondo livello che porteranno a decidere nel 2018 un altro presidente della Provincia dal momento che Mazzola, non più sindaco di Tarquinia, decadrà dal mandato. “Con 1485 tesserati – dice Treta – talloniamo il Pd che sta intorno ai con 2000.\r\n\r\nPer Regino Brachetti, invece, “il ritorno al proporzionale sarà la fortuna dei partiti. “Oggi – dice – i voti li prende chi non ha nulla a che fare con la politica. La buona amministrazione si fa con la buona politica contro il populismo di Grillo”.\r\n\r\nA tagliare il nastro della nuova sede di Mo.Ri anche il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, uno dei padri fondatori: “Non sono né rifondarolo, né democristiano, prediligo una politica inclusiva. A Viterbo abbiamo messo insieme delle realtà che avevano un comune denominatore.\r\n\r\nAnche Dario Bacocco, coordinatore provinciale di Forza Italia coglie l’occasione per fare le sue “avances” politiche ai Mo.Ri: “Condivido la vostra politica non urlata – dice – credo quindi che possiamo ipotizzare un futuro che possa vederci uniti”.\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.