Spesi 266 mila euro per campo accoglienza ex Fiera, Ubertini: «No a consulta. Amministrazione Michelini incapace. Migranti in giro allo sbando in città a tutte le ore»
Sarebbe costato 266 mila euro, per allestimento e gestione, fino al 31 dicembre scorso, cioè per circa soli due mesi, di cui 13.700 più Iva per l’affitto dell’area, un terreno agricolo, il campo sorto in prossimità della ex Fiera di Viterbo per l’accoglienza dei richiedenti asilo, destinato a durare solo novanta giorni, almeno sulla carta. A rendere note le cifre, il sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno, Domenico Manzione, in risposta all’interrogazione presentata dal senatore di Forza Italia, Francesco Aracri, nei mesi scorsi in visita a Viterbo presso la struttura.
Un campo destinato ad avere vita breve: soli tre mesi. Questo è stato il termine massimo stabilito dal comune di Viterbo per il permanere della struttura sull’area, oltre il quale, secondo l’interpretazione del dirigente del settore Urbanistica, e dell’opposizione del comune di Viterbo, si sarebbe configurato un abuso edilizio. Il campo, quindi, secondo il computo degli uffici comunali sarebbe dovuto “sparire” entro il 19 marzo scorso. La struttura, invece, è ancora lì.
Intanto, nel consiglio comunale di ieri, è stata votata l’istituzione di una consulta per l’immigrazione alla quale dovrebbero partecipare, oltre ai consiglieri comunali, anche le associazioni di immigrati insediati sul territorio cittadino.
Una proposta duramente respinta dagli esponenti di Fratelli d’Italia, Claudio Ubertini e Luigi Buzzi che hanno espresso voto contrario a quella che, secondo i consiglieri comunali, sembra più una vana retorica che un’azione concreta per gestire i persistenti flussi migratori.
«Questa amministrazione si è dimostrata completamente incapace di gestire questa problematica e chiudere un campo che si configura come un abuso edilizio – dice Claudio Ubertini -. La struttura ancora sta lì e non sappiamo ancora per quanto. Ho votato no alla consulta sull’immigrazione perché credo che questa amministrazione non si riuscita a dare vita a nessuna forma di integrazione. Ci sono migranti che vanno in giro allo sbando per la città a tutte le ore».
Riguardo ai fatti di cronaca che stanno prendendo forma in questi giorni, e che vedono il governo italiano prendere in considerazione, tra le altre, l’ ipotesi della chiusura dei porti italiani alle navi non italiane che soccorrono migranti in mare, Ubertini si dimostra scettico: «Non credo che questa prospettiva prenderà forma, siamo l’unico paese che sta subendo passivamente questa situazione».
Tiziana Mancinelli
info@quintaepoca.it
(In foto da sinistra: Claudio Ubertini, Luigi Buzzi, Gianluca Grancini)
