Home Politica Affondo di Mazzoli su Egidi: “Prima del suo comitato elettorale doveva convocare gli organismi dirigenti del partito”
Affondo di Mazzoli su Egidi: “Prima del suo comitato elettorale doveva convocare gli organismi dirigenti del partito”

Affondo di Mazzoli su Egidi: “Prima del suo comitato elettorale doveva convocare gli organismi dirigenti del partito”

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Affondo di Alessandro Mazzoli sul segretario provinciale del Pd, Andrea Egidi durante la conferenza stampa di fine mandato parlamentare. “Dal segretario della federazione mi sarei aspettato prima la convocazione degli organismi dirigenti e non l’inaugurazione del suo comitato elettorale”, dice Mazzoli riguardo all candidatura alle regionali di Andrea Egidi, “è un problema di sensibilità e di rispetto reciproco”. In pratica un modo elegante per dire che le candidature andavano concordate con “tutto” il Pd, dichiarazione che riporta alla spaccatura aperta all’indomani del congresso provinciale che ha sancito la vittoria di Andrea Egidi con il 56% contro Manuela Benedetti con il 44%.

Nessun problema personale, ma dal punto di vista politico abbiamo fatto un congresso provinciale. Oggi si continua a non considerare quel 44%. Continuo a pensare – dice Alessandro Mazzoli – che quel congresso andava chiuso il giorno dopo che era finito, dotando la federazione di un organismo che tutelasse tutte le anime che hanno partecipato al congresso. Non è stato fatto. Non è un problema che si risolve con le candidature. Siamo un partito politico, non una federazione dei comitati elettorali dei candidati. Credo ci sia una sostanziale differenza. Servono segnali chiari di ricomposizione unitaria del Partito democratico, questo consentirà di discutere anche meglio sule candidature”.

Rispetto ad esse Mazzoli riconosce come “legittime” le aspettative di Egidi di “mettersi in gioco, dopo tanti anni di lavoro di direzione politica. Con un “ma”. “Ci sono dei passaggi che richiedono attenzione – spiega -. La fretta è cattiva consigliera”.

Importante per Mazzoli considerare “chi si è impegnato per la prima volta in questa esperienza – dice Mazzoli riguardo ai candidati uscenti di Parlamento e consiglio regionale del Lazio – per cui meritano rispetto per il lavoro fatto, nonché ritenuti risorse a diposizione per questa nuova battaglia politica. Confido in una discussione sui criteri”. Per Mazzoli, dunque, “se esprimiamo un giudizio positivo sul governo regionale e nazionale dobbiamo essere conseguenti e seguire un criterio di continuità”. Tradotto: non si può pensare di mettere da parte consiglieri regionali e parlamentari uscenti. “Io sono disponibile”, dice Mazzoli riguardo a una sua ricandidatura in Parlamento. “Dobbiamo partire della esperienze in campo e fare una valutazione. Questa discussione non c’è stata, io non perdo la speranza e continuo a sollecitarla.   Mi auguro che il Partito Democratico faccia una sua discussione, un confronto aperto sul lavoro di questi anni e su come prepararsi alle elezioni del 4 marzo. Io intendo partecipare a questa discussione, sono disponibile a proseguire questo lavoro”. Riguardo al suo dirottamento su un collegio diverso per fare posto a Enrico Panunzi, consigliere regionale uscente, che sembrerebbe, invece, deciso a puntare sulla candidatura in regione, Mazzoli afferma: “Sono solo voci, senza nessun fondamento. Gli organismo dirigenti provinciali, regionali e nazionali dovranno riunirsi nei prossimi giorni. Non ci sono né indicazioni né indiscrezioni. Io, però, sono dell’idea che dopo questi 5 anni di lavoro straordinariamente positivo alla Regioen Lazio, e corposo a livello nazionale, dobbiamo cercare di avere un Pd unito che salvaguardi le esperienze che sono state in campo. Mi auguro che una discussione consenta di capire prima, e nel modo migliore, come si chiuderà questa vicenda e si affronterà, quindi, la campagna elettorale. Ci sono dei passaggi che vanno espletati nel rispetto delle regole”. Le candidature andranno ufficializzate a fine gennaio, ma all’interno del Pd viterbese, la battaglia elettorale è già iniziata e non contro chi sta dall’altra parte della barricata ideologica.

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.