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Confimprese Viterbo: i vantaggi del welfare aziendale

Confimprese Viterbo: i vantaggi del welfare aziendale

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VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo da Confimprese Viterbo Il “Welfare aziendale e i suoi vantaggi per le aziende societarie” è stato l’argomento al centro del convegno organizzato da Confimprese Viterbo e dall’Ordine dei Consulenti del lavoro di Viterbo presso la Sala Convegni della Casa di Cura Nuova Santa Teresa di Viterbo.

Hanno preso parte ai lavori anche i commercialisti ed esperti contabili di Viterbo unitamente all’ordine dei Consulenti del lavoro di Rieti.

Era presente anche la società “Elite in salute w-bit” che ha illustrato l’innovativo portale per accedere alle possibilità del welfare in azienda; ha partecipato anche il gruppo Aglea Salus per i servizi di mutua.

Introdotto da Gianfranco Piazzolla Presidente di Confimprese Viterbo, il convegno, al quale ha anche preso parte il segretario di Confimprese Viterbo, Giancarlo Bandini, ha registrato interventi di Giuseppe D’Angelo Presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Viterbo, Rodolfo D’Aquilio Presidente dell’Ordine dei Consulenti di Rieti, Anna Calabrò Presidente del Sindacato territoriale Consulenti del Lavoro di Viterbo, Massimo Di Rienzo della formazione Aglea Salus. Un’ampia relazione è stata svolta dall’analista normativo Roberto Vinciarelli.

Il Convegno, accreditato per i Consulenti del lavoro e per i commercialisti ed esperti contabili, ha fornito un’utile guida alla regolarizzazione per la erogazione degli emolumenti, attraverso lo strumento del welfare aziendale anche se, purtroppo, la regolamentazione cui è sottoposto è di difficile ed articolata attuazione, come spesso accade per via dell’eccessiva ingerenza della pubblica amministrazione sulle attività produttive, che ne ostacola lo sviluppo, attraverso un fardello burocratico spesso inutile e dannoso.

L’argomento in trattazione, come sottolineato da Giuseppe D’Angelo, è di spiccato interesse per le aziende ed i professionisti che si dedicano alla gestione del rapporto di lavoro, per via della possibilità per le imprese – introdotta dal legislatore fin dal 2016 – di erogare somme ai propri dipendenti sotto forma di welfare aziendale totalmente o parzialmente esenti da un punto di vista contributivo e fiscale. Come è noto, specie le piccole e piccolissime aziende, che rappresentano la maggioranza nel nostro territorio sono indotte, talvolta, a corrispondere ai propri dipendenti somme più o meno lecite per sfuggire alla elevata tassazione previdenziale e fiscale presente nel nostro Paese, tra le più elevate in ambito europeo.

Il Welfare aziendale – ha detto Roberto Vinciarelli -consente al datore di lavoro di pagare al proprio dipendente la retribuzione oltre i minimi del contratto collettivo nazionale in esenzione previdenziale e fiscale ( flexible benefit).

Il datore di lavoro erogando i beni, servizi e rimborsi esenti ottiene il vantaggio dell’azzeramento del  cuneo contributivo e fiscale ( costo del lavoro uguale netto in busta dipendente).

Il welfare aziendale è pure uno strumento per sanare eventuali condotte datoriali non in linea con la normativa : premi individuali pagati fuori busta, trasferte con sistema forfettario in assenza di presupposti”.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.