Home Politica Donzelli (FDI): «Taglia-business» su immigrazione. Un grande affare senza controlli. Flussi migratori lievitati con Renzi»

Donzelli (FDI): «Taglia-business» su immigrazione. Un grande affare senza controlli. Flussi migratori lievitati con Renzi»

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«Taglia Business»: un’espressione che lascia ben poco all’immaginazione, utilizzata dal consigliere regionale della Toscana, Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia, per definire l’iniziativa proposta in Parlamento «non contro i richiedenti asilo – fa sapere il gruppo locale del partito della Meloni – ma contro lo sperpero di denaro pubblico che si sta verificando intorno all’accoglienza».\r\n\r\nLa posizione di Fratelli d’Italia in merito è stata illustrata proprio oggi anche a Viterbo nell’ambito di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato: i consiglieri comunali Buzzi, Grancini, Ubertini, il portavoce provinciale Giuseppe Talucci Peruzzi e, naturalmente, Giovanni Donzelli.\r\n\r\nQuest’ultimo ha spiegato: «La nostra richiesta, che va ben oltre le opinioni politiche riguardo la gestione errata dei flussi migratori, è che tutte le strutture private che si offrono di ospitare un numero determinato di immigrati, debbano rendicontare le spese che si trovano a dover affrontare, dal vitto ai vestiti, all’alloggio stesso.\r\n\r\nAttualmente, infatti, mentre un privato per poter partecipare a un bando relativo a qualsiasi settore deve presentare, giustamente, un numero congruo di documenti, per ospitare un richiedente asilo deve solo indicare il numero di persone presenti e riceve, automaticamente, un rimborso procapite».\r\n\r\n«Questo sistema, che si basa sulla normativa d’emergenza predisposta in Puglia venti anni fa per fronteggiare lo sbarco di albanesi – spiega ancora Donzelli – permette alle Prefetture di appaltare a soggetti privati la gestione dell’accoglienza, senza che queste debbano giustificare con fatture o scontrini quelle che sono le spese effettivamente sostenute.\r\n\r\nSi tratta di un business di milioni di euro che circolano incontrollati e permettono di arricchirsi ad associazioni e cooperative sulla pelle degli immigrati stessi.\r\n\r\nUn simile corto circuito di trasparenza ha determinato – prosegue Donzelli – innanzitutto un moltiplicarsi di soggetti che operano nel settore senza alcuna competenza, basti pensare al caso del proprietario di un biscottificio che ha chiuso la sua azienda per dedicarsi all’accoglienza e, inoltre, anche un lievitare sproporzionato dei flussi che sono letteralmente esplosi con il governo Renzi e la nomina a ministro di Poletti, presidente di LegaCoop».\r\n\r\n«La nostra proposta di legge, depositata in Parlamento – conclude Donzelli –  verrà discussa a breve, e da quel momento in poi finalmente verranno allo scoperto tutti gli interessi che sono legati, a doppio filo, con la gestione degli immigrati».\r\n\r\nA fine conferenza stampa il consigliere comunale Gianluca Grancini ha annunciato che, secondo le sue fonti, due alberghi viterbesi si starebbero preparando a diventare dei centri di accoglienza straordinaria per 120 richiedenti asilo, da distribuire in parti uguali tra le due strutture.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.