Home Politica Filippo Rossi (Viva Viterbo) ricompatta la maggioranza. Preoccupante battuta d’arresto sul bilancio 2017
Filippo Rossi (Viva Viterbo) ricompatta la maggioranza. Preoccupante battuta d’arresto sul  bilancio 2017

Filippo Rossi (Viva Viterbo) ricompatta la maggioranza. Preoccupante battuta d’arresto sul bilancio 2017

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«Non è un tesoretto, ma esattamente il contrario, una parte è l’unica posta a supporto del turismo», dice l’assessore al ramo, Giacomo Barelli di Viva Viterbo. Ma il consiglio comunale non è d’accordo. E il «tesoretto», dopo l’emendamento, già votato in commissione e riconfermato ieri in consiglio, che ne destina una buona parte alle frazioni, svanisce. Filippo Rossi di Viva Viterbo, dai banchi, punta i piedi per trattenere quella fetta di imposta di soggiorno che sta prendendo il largo verso le frazioni con il benestare di maggioranza e opposizione, ma non ci riesce. Ottiene però ciò che nessuno in quasi cinque anni del mandato elettorale di Michelini era mai riuscito a fare: compattare le anime interne al Pd, riunite intorno a un’unica, comune, missione, ossia fare fuori Viva Viterbo dalla maggioranza. La proposta di destinazione dell’imposta di soggiorno per 200 mila euro di incassi previsti nel 2017, destinava: 20 mila euro alle convenzioni culturali, 12.200 euro agli interventi a sostegno del master plan, 7.800 euro a interventi a sostegno del marketing territoriale, 42 mila euro a spese per promozioni attività culturali finanziati con imposta di soggiorno, 3 mila euro per luminarie natalizie nelle frazioni, 20 mila euro per cofinanziamento del progetto per San Martino al Cimino “il borgo sulla via Francigena”, 15 mila euro per iniziative di promozione turistica e culturale della città e delle frazioni ed eventi straordinari in occasione dell’anno giubilare. Questa proposta di delibera era già passata in commissione, dove era stata emendata dai consiglieri delle frazioni: Marco Volpi (Pd), Arduino Troili (Pd) Claudio Mecozzi (Oltre le Mura) per la maggioranza, ed Elpidio Micci (Gruppo misto) per la minoranza. In seguito al loro intervento, dall’importo complessivo di 80 mila euro per attività di promozione, venivano tenuti distinti i 40 mila euro per le frazioni, 15 mila euro venivano erogate a Bagnaia e altrettante a Grotte Santo Stefano per le feste patronali. Altri 25 mila euro venivano destinati ad attività natalizie a ingresso gratuito a Viterbo e nelle frazioni.«Mi viene un blocco allo stomaco – ha detto Filippo Rossi di Viva Viterbo nel consiglio comunale di ieri – che investimento turistico è quello sulle frazioni? Si fa fatica a immaginarlo. In realtà non si fa nemmeno su Viterbo. Sembriamo tutti cani randagi che si litigano le molliche di pane. Il problema non è portare 20 mila euro qui o là, ma fare un’azione globale di investimento turistico. Una visione che non vedo né in maggioranza, né all’opposizione, né tra i consiglieri degli ex comuni.  È un dibattito di cani che si aggrappano all’ultimo brandello di osso con un pezzetto di carne».\r\n\r\nMa l’osso non lo lascia nessuno e così, nonostante Filippo Rossi e Maria Rita de Alexandris escano dall’aula, gli emendamenti vengono approvati da maggioranza e opposizione e parte dell’imposta di soggiorno se ne va verso le frazioni. La risposta di Viva Viterbo non si fa attendere. Si vede Filippo Rossi attraversare spesso la sala per andare a parlottare con l’opposizione, finché essa fa notare al segretario generale che il numero legale, senza i consiglieri di Viva Viterbo non c’è più. Alla votazione successiva, Rossi e De Alexandris mantengono il punto e restano fuori, facendo mancare il numero legale. La seduta viene dichiarata deserta.  Ma non è la fine, semmai l’inizio di un nuovo capitolo sulle crisi di maggioranza che mette in un angolo Viva Viterbo e tutti gli altri dall’altro. A ben guardare, più che una crisi, si potrebbe parlare di un’unità ritrovata dentro il Pd, grazie a Filippo Rossi.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.