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Palazzo dei Priori, pronti a progettare un percorso culturale intorno a Sebastiano del Piombo

Palazzo dei Priori, pronti a progettare un percorso culturale intorno a Sebastiano del Piombo

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Viterbo – Trasloco in vista per gli uffici di Palazzo dei Priori. Per l’esattezza quelli situati al piano terra e quindi: anagrafe, stato civile, elettorale. Si trasferiranno tutti a pochi passi dall’attuale collocazione, per trovare spazio nei locali dell’ex Tribunale. L’amministrazione Michelini sembra, infatti, decisa a dare definitivamente attuazione al progetto più volte annunciato che darà al Palazzo dei Priori una nuova fisionomia. Al posto delle carte bollate che attualmente riempiono i locali comunali, dovrebbe nascere un vero e proprio “percorso” culturale. Lo ribadisce l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Viterbo, Alvaro Ricci. “Al più presto daremo il via a questa importante realizzazione” che non avverrà, tuttavia, entro quest’anno. “Procederemo quanto prima alla progettazione, la copertura economica c’è”, commenta Ricci. L’idea è quella di realizzare un autentico circuito culturale che graviterà intorno alle opere di Sebastiano del Piombo.  I locali situati al piano terra di Palazzo dei Priori sono degli ambienti molto ampi, con soffitti altissimi, e si affacciano da un lato sul portico di piazza del Comune, e dall’altro sul suggestivo cortile del palazzo, impreziosito oltre che dall’architettura dello storico edificio, anche da una pregevole fontana a ridosso di una balconata sapientemente scolpita nel peperino che offre una magnifica vista su Valle Faul, raccogliendo in un abbraccio visivo la spaziosa distesa verde contornata dalle mura antiche. Dal cortile si accede, inoltre, tramite la scalinata, alle sale superiori, stupendamente affrescate, già più volte allestite con delle mostre, e quotidianamente meta delle visite dei turisti (Leggi degrado sale comunali).  Il progetto, quindi, di conferire anche ai locali del primo piano un significato artistico-culturale sembra quasi naturale nell’ottica di “rinsaldare” in un unico blocco funzionale oltre che logistico, degli ambienti fisicamente contigui, ma percepiti come molto distanti ed eterogeni per l’uso che ne viene fatto. Concedere ulteriori spazi all’arte, alla cultura, rendendoli fruibili a turisti e visitatori, in zone centrali e storicamente significative come piazza del Plebiscito, è certamente un contributo alla valorizzazione della città e alla sua conoscenza. Un orientamento che speriamo prevalga anche nello straordinario quartiere San Pellegrino dove, a differenza di Palazzo dei Priori, testimonianze storiche di grande valore restano inesorabilmente chiuse. La Torre degli Alessandri, ristrutturata e agibile, sottratta alla fruibilità del pubblico per essere  adibita dalla Provincia ad archivio storico. E il Palazzo degli Alessandri, anche esso ristrutturato, resta praticamene chiuso tutto l’anno, salvo qualche sporadica iniziativa proposta da qualche associazione. Portone chiuso a doppia mandata dall’ente provinciale, incapace, ad oggi, di formulare una qualche idea che possa restituire tutto l’anno, e non occasionalmente, questo magnifico spazio ricco di storia ai tanti visitatori che quotidianamente fanno tappa a San Pellegrino.

Tiziana Mancinelli

(In foto Palazzo dei Priori)

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.