Home Cultura A Pianoscarano per la colazione di Pasqua. Ci sono pure i candidati sindaco: ecco chi propone Michelini.

A Pianoscarano per la colazione di Pasqua. Ci sono pure i candidati sindaco: ecco chi propone Michelini.

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Da sin. (Ubertini FDI, Arena FI, Contardo Lega, Buzzi FDI)

ViterboUna comunità che si ritrova intorno alla tradizione, intorno alla Fontana del Piano, che in quanto a memoria storica è una delle orgogliose bandiere della città, emblema di Pianoscarano, dove questa mattina, come si ripete ormai da tantissimi anni, il circolo Giulio Selvaggini ha apparecchiato un lungo tavolo a “elle” su cui ha servito la colazione di Pasqua. Un menu ricco e rigorosamente in linea con la tradizione a iniziare dalle colombe e pizze di Pasqua, alle uova di cioccolato ma anche sode, affettati, pasticcini, vino e cioccolata calda. Una tavola imbandita che richiama un po’ tutti da ogni quartiere, non solo da Pianoscarano, rispolverando insieme alla cucina tipica di questi giorni anche la vecchia usanza di ritrovarsi in piazza per fare due chiacchiere tra  amici, abitudine che ancora sopravvive nei piccoli centri e soprattutto in alcuni quartieri in cui ci si conosce  ancora un po’ tutti. Dalle prime ore della mattina, intorno alle 8,30 le donne del circolo Giulio Selvaggini hanno dunque iniziato a bandire la tavola. Ma è stato verso le 9 che la piazza ha cominciato a riempirsi. Prima di riempire i piatti di plastica,  la benedizione del parroco che ha tenuto ancora per un po’ tutti raccolti da una parte. Terminata la preghiera è iniziato l’assalto alle leccornie di Pasqua. Tanti cittadini e tra loro anche diversi rappresentanti istituzionali.
Tra i primi ad arrivare, anticipati solo da Marco Ciorba e Paolo Moricoli, sono  stati Enrico Contardo (Lega), Claudio Ubertini (FdI), Luigi Maria Buzzi (FdI), Giovanni Arena (FI) indicati in questi giorni dai rispettivi partiti come nomi da portare al tavolo delle trattative ai fini della scelta del candidato unico di centrodestra. Un’esperienza già fatta dall’attuale sindaco Leonardo Michelini che dopo un po’ arriva e si ferma a salutare il gruppetto. Se dovesse scegliere il suo successore, per quanto riguarda il centrodestra, il primo cittadino di Viterbo si appella alla “diplomazia”. “Io lo farei fare un anno per uno”, dice, “magari iniziando dal più anziano”. Poco dopo, accanto al tavolo della colazione di Pasqua aggiunge: “Il prossimo sindaco farà quello che ho fatto io: proseguirà con il termalismo, terrà aperto il teatro dell’Unione e così via”, come a dire che i temi a Viterbo sono sempre quelli e, dunque, “invece di scegliere una copia, meglio l’originale”, sostiene Michelini augurandosi un nuovo voto favorevole all’amministrazione uscente. Di tappare le buche non ne vuole nemmeno sentir parlare:Se un sindaco si decide sulle buche allora mi ritiro“. In area “civica” dopo circa un’ora arriva  anche Gianmaria Santucci (Fondazione) anche lui nome in ballo sul tavolo di centrodestra per la scelta del candidato sindaco  alle prossime elezioni comunali.  Aldo Fabbrini (Pd), invece, indossa un grembiule e si mette dietro ai tavoli fin dall’inizio del banchetto a servire la cittadinanza. Arriva pure Giulio Marini (FI).
Arriva anche Daniela Bizzarri (Pd) con la mamma. Si vedono pure Filippo Rossi, Maria Rita de Alexandris e Giacomo Barelli di Viva Viterbo, Marco Metelli di Viterbo 2020. Intorno al tavolo di Pasqua non si parla, però, di politica. La parola, stamattina, l’ha avuta solo la gustosa piazza di Pasqua.

 

 

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.