Home Politica Calza della Befana del Pilastro a rischio, Insogna interroga il sindaco, è scontro tra maggioranza e opposizione

Calza della Befana del Pilastro a rischio, Insogna interroga il sindaco, è scontro tra maggioranza e opposizione

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Sergio Insogna (Gal) interviene in consiglio comunale interrogando il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, sulla possibilità di erogare alla popolare iniziativa “La Calza della Befana”, organizzata dal Centro Sociale Pilastro, un contributo maggiore rispetto a quello concesso nella scorsa edizione, sufficiente a coprire appena il 50% delle spese sostenute. Se il sostegno del Comune si manterrà in questa misura, la città dovrà dire addio a un evento tanto amato come quello della “Calza della Befana” che sfila ogni anno trasportata da Fiat 500 e da allegre vecchiette con la scopa.\r\n\r\n“Non mi sembra corretto far partecipare gli organizzatori di questa manifestazione a un bando dove i soldi non si sa se ci sono, oppure no, e in che misura”, interviene Insogna.\r\n\r\nIl Centro Sociale Pilastro, infatti, per poter ottenere un contributo, ha dovuto necessariamente partecipare a un bando, contenente, però, la clausola che le iniziative che si ripetono da più di cinque anni non possono usufruire di un sostegno in fondi pubblici superiore al 50% delle spese sostenute. Misura che sancisce la morte della Calza della Befana: essendo giunta alla quindicesima edizione, non può sperare di ottenere un contributo maggiore al 50% dei costi sostenuti, scaricando il resto della spesa sul Centro Sociale Pilastro che non può farvi fronte.\r\n\r\n”E un evento che dà lustro alla città – dice Insogna – per qualcuno ci sono le autostrade per altri i vicoli”, prosegue circa la ripartizione dei fondi alla cultura tra le diverse realtà che ne fanno richiesta. “Barozzi – dice Insogna citando il presidente del Centro Sociale Pilastro – è persona attiva e qualificata, spende un grande impegno sociale e merita un atteggiamento diverso. Vorrei che prendeste atto di questo”.\r\n\r\nSull’altro versante della maggioranza, se il sindaco Michelini sembra non voler sbarrare la porta, l’assessore alla Cultura Antonio Delli Iaconi pare non voler fare marcia indietro: per poter accedere ai contributi si deve o partecipare al bando per le associazioni in convenzione, ormai però già chiuso, oppure all’altro per le iniziative culturali che prevede il limite del 50% per le iniziative con più di cinque anni.  L’ultima scappatoia per “La Calza della Befana” resterebbe, quindi, quella di ricorrere a qualche sponsor privato.\r\n\r\nIn sala di consiglio la contrapposizione tra minoranza e maggioranza, intanto, esplode quando l’assessore alla Cultura Delli Iaconi dice di :”aver riportato un ordinamento di legalità nel settore della cultura che prima ne aveva non tantissima”.\r\n\r\nInsorge la minoranza sfidando Delli Iaconi a rivolgersi alla Procura. “Se ha trovato qualcosa, lo porti in Procura” attacca Luigi Buzzi (FdI) visibilmente contrariato dall’affermazione del componente della giunta Michelini.\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.