Home Nazionale Centrodestra ad Arcore: “Abbiamo quasi il 40%, tocca a noi fare il governo”. Di Maio: “Nemmeno un voto alla grande ammucchiata. Salvini preferisce tenersi Berlusconi”
Centrodestra ad Arcore: “Abbiamo quasi il 40%, tocca a noi fare il governo”. Di Maio: “Nemmeno un voto alla grande ammucchiata. Salvini preferisce tenersi Berlusconi”

Centrodestra ad Arcore: “Abbiamo quasi il 40%, tocca a noi fare il governo”. Di Maio: “Nemmeno un voto alla grande ammucchiata. Salvini preferisce tenersi Berlusconi”

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ROMA – “Dopo anni di governi nati da giochi di palazzo, il prossimo esecutivo sia rispettoso della volontà espressa dai cittadini nelle elezioni dello scorso quattro marzo”. È quanto si legge nella nota congiunta diffusa dai tre leader di centrodestra, Salvini, Meloni, Berlusconi, dopo il vertice di Arcore di oggi.

Quasi il 40% degli italiani ha scelto di dare la propria fiducia ai partiti del centrodestra – proseguono – ai quali oggi spetta, indubbiamente, il compito di formare il governo“.

Il centrodestra, dunque, continua a serrare le fila, con l’intento di presentarsi al secondo giro di consultazioni al Quirinale come una coalizione con un programma che chiederà a Mattarella di andare in Parlamento a chiedere i voti necessari a ottenere la fiducia su alcuni punti ben definiti e formare un governo a guida centrodestra.

Nella nota congiunta il centrodestra precisa alcuni elementi giudicati irrinunciabili: “Avere il presidente del Consiglio espressione dei partiti di centrodestra, l’unità della coalizione e il rispetto dei principali punti del programma sottoscritto prima del voto, quali il taglio delle tasse, incentivi al lavoro, il blocco dell’immigrazione clandestina, garanzie per la sicurezza dei cittadini e sostegno alle famiglie“.

A questo punto è inevitabile chiedersi: quale potrebbe essere l’alleato ideale? Intervistata a Domenica Live, Giorgia Meloni commenta: “Se ce n’era uno, ci avremmo fatto la coalizione“. Andando per esclusione la scelta è tra Pd e M5S. Riguardo al primo la leader di Fratelli d’Italia replica: “Il Partito Democratico non lo voglio nemmeno vedere dipinto“. Ma confessa che non si fida “ciecamente” nemmeno del Movimento Cinque Stelle: “Non ho ancora capito che posizione abbiano su immigrazione, Europa e famiglia. Devo dire, inoltre, che mi sono spaventata quando ho visto Di Maio andare a incontrare i poteri forti della finanza alla city inglese”.

A stretto giro arriva via Facebook la risposta di Luigi Di Maio: “Vedo che la Lega ha promesso il cambiamento, ma preferisce tenersi stretto Berlusconi e condannarsi all’irrilevanza. Adesso per completare l’opera, consiglio a Salvini di chiedere l’incarico di Governo al Presidente Mattarella e di dimostrare come possa governare con il 37%. Da noi la grande ammucchiata non avrà un solo voto. Quando Salvini vorrà governare per il bene dell’Italia ci faccia uno squillo, gli diremo se saremo ancora disponibili a lavorare con lui al contratto di Governo”.

La replica in diretta da Domenica Live di Giorgia Meloni a Di Maio: “Lui vuole fare una cosa nuova e va a chiedere un’alleanza al Pd. La grande ammucchiata la sta facendo lui”.

Di Maio continua ad essere il primo, se non l’unico, interlocutore per Matteo Salvini che dalla sua pagina Facebook risponde: “Se il voto degli italiani conta, è giusto che la coalizione che ha preso più voti abbia la responsabilità di governare. In settimana continuerò a dialogare con altri (a cominciare da Di Maio) l’unica cosa che escludo è di fare un governo insieme al PD, che ha fatto disastri negli ultimi sei anni.
Se ci saranno i numeri per governare sarò orgoglioso di farlo, altrimenti meglio tornare ad ascoltare gli italiani. Spero che nessuno voglia perdere tempo o tirare a campare senza fare nulla”.

Lo spettro delle elezioni anticipate, dunque, non si è dissolto completamente e in proposito, proprio Giorgia Meloni avrebbe già depositato una modifica della legge elettorale per consentire a chi la prossima volta prenderà anche un solo voto in più, la maggioranza per governare.

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.