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Telefonata Salvini – Di Maio: accordo sul leghista Molteni alla commissione speciale della Camera

Telefonata Salvini – Di Maio: accordo sul leghista Molteni alla commissione speciale della Camera

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ROMA –Luigi Di Maio e Matteo Salvini si sono sentiti oggi al telefono e con spirito di collaborazione per rendere operativo il Parlamento al più presto hanno concordato di votare domani alla presidenza della Commissione speciale della Camera il deputato della Lega Nicola Molteni“. È quanto si apprende in una nota stampa congiunta inviata da M5S e Lega.

La commissione speciale è preposta all’approvazione dei provvedimenti urgenti, tra cui il Def per il quale il termine, 10 aprile, è già scaduto.

Si ripete, dunque, lo schema già attuato per le presidenze delle due Camere.

Alla “mossa” che conferma come il dialogo Lega -M5S sia più che aperto alla vigilia del secondo giro di consultazioni al Quirinale, replica piuttosto piccato Maurizio Martina, segretario reggente del Pd: “Salvini e Di Maio hanno comunicato insieme l’accordo spartitorio per l’ennesima poltrona, quella della presidenza della Commissione speciale alla Camera, dopo aver fatto la stessa cosa al Senato. Questo mentre il Paese rimane appeso ai loro litigi sulle prospettive di governo”.

Tra gli esponenti più fermi nel respingere fin da subito un eventuale accordo PD e M5S, si registra il commento di Matte Orfini su Twitter: “Anche sulle presidenze delle commissioni speciali accordo spartitorio tra M5s e centrodestra. Perché al netto delle sceneggiate la maggioranza Salvini-Di Maio-Berlusconi c’è già”. Anche qualche giorno fa Orfini aveva ribadito il suo no a un dialogo con i Cinque Stelle, commentando, sempre dal suo profilo Twitter: “Siamo alternativi al M5S per cultura politica, programmi e visione sul futuro del paese. Non sarà certo un appello strumentale a cancellare tutto questo. Parleremo con chi riceverà l’incarico e daremo il nostro contributo da forza di minoranza parlamentare”.

Domani, intanto, riprenderanno le consultazioni al Quirinale con il Capo dello Stato e il nodo sulla formazione del prossimo governo potrebbero iniziare a lasciare il campo delle ipotesi per iniziare ad entrare in quello della certezze. Pare, infatti, che, se Mattarella non vedesse arrivare soluzioni, potrebbe affidare un incarico esplorativo. Dall’incontro di Terni, intanto, Matteo Salvini ribadisce la sua disponibilità a dialogare con i 5 Stelle, purché rinuncino a veti e paletti.

Mi metto a disposizione del Paese e della squadra – dice Matteo Salvini – spero che anche gli altri interlocutori, e se non è il Pd, credo tutti abbiano intuito che non possano che essere i Cinque Stelle, dimostrino di avere voglia di governare veramente. Se andranno avanti continuando a dire no, no, no, a porre veti e a fare capricci, vuol dire chiaro che questa voglia non ce l’hanno. Noi siamo in grado di farlo anche da soli. L’ultima cosa che ci spaventa è tornare dagli italiani a chiedere il consenso per governare senza scendere a patti con nessuno”.

Prima della salita al Colle domattina è stato fissato un vertice del centrodestra.

A rendere nota la posizione di Forza Italia ci pensa Maria Stella Gelmini: “Pensiamo che per formare il prossimo governo si debba partire da chi ha vinto le elezioni, non da chi è arrivato secondo. Si comincia dal centrodestra unito, da un programma che è stato apprezzato dagli elettori. Crediamo che l’incarico debba essere dato alla coalizione di centrodestra e a Matteo Salvini che con la Lega è arrivato primo alle scorse elezioni politiche”.

In tutto ciò il Di Maio pensiero è affidato a un post pubblicato dal leader dei Cinque Stelle sulla sua pagina Facebook qualche ora fa: “In questi giorni stiamo proseguendo nei contatti per la formazione di un Governo del cambiamento guidato da me e che abbia come programma un contratto che sarà steso sul modello di quello tedesco. Abbiamo manifestato in tutte le sedi la nostra disponibilità a sottoscrivere questo contratto per mettere al centro i temi per i cittadini. Un contratto di governo che, come ho già detto, vogliamo scrivere o con la Lega o con il Pd tutto.
Noi siamo pronti, ma sia nella coalizione di centrodestra che nel Partito Democratico ci sono delle evoluzioni in corso che richiedono tempo. In questo contesto, insieme ai capigruppo, abbiamo deciso intanto di portarci avanti con il lavoro, formando un “Comitato scientifico per l’analisi dei programmi” coordinato dal prof. Giacinto Della Cananea e composto da tecnici autorevoli selezionati da lui in grado di svolgere una comparazione politica tra il nostro programma, quello del Partito Democratico e della Lega al fine di preparare le basi per la stesura dell’eventuale contratto di Governo.

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.