Home Politica Comune, bilancio: una roulette russa. Numeri a rischio. Senza approvazione arriva il commissario.
Comune, bilancio: una roulette russa. Numeri a rischio. Senza approvazione arriva il commissario.

Comune, bilancio: una roulette russa. Numeri a rischio. Senza approvazione arriva il commissario.

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VITERBO – Il Prefetto Giovanni Bruno ha parlato, anzi ha scritto: ulteriori 20 giorni per l’approvazione del bilancio o arriva il commissario. Questo il contenuto della lettera con protocollo 3 aprile scorso fatta pervenire dal Palazzo del governo a Palazzo dei Priori. Un ultimatum, o poco ci manca, che domani tornerà a suonare sinistramente nelle orecchie dell’amministrazione Michelini chiamata all’adunanza nella sala d’Ercole per la seduta di consiglio che dovrebbe approvare il bilancio di previsione 2018. La scadenza ultima è, infatti, proprio domani, 24 aprile, altrimenti si farà avanti la figura tecnica pronta dietro l’angolo a sostituirsi alla coalizione di centrosinistra nel compimento di un atto amministrativo fondamentale per  la vita dell’ente pubblico. Non sarebbe, di certo, un bel modo per congedarsi dai cittadini viterbesi, quello di scivolare a pochi metri dal taglio del traguardo dei cinque anni di mandato, mentre potrebbe risuonare come un brutto inizio di campagna per il candidato sindaco di centrosinistra se sarà uno dei consiglieri o assessori uscenti, parte, quindi, di una compagine fracassata sulla scogliera del commissariamento. Una fine ingloriosa per la quale, peraltro, i presupposti ci sarebbero tutti. L’amministrazione uscente non ha avuto, infatti, vita facile. Uscita dalle urne con una larga maggioranza rispetto agli avversari civici e di centrodestra, si è rapidamente logorata, arrivando, nell’ultimo anno, a numeri tanto ristretti da tenere i consigli costantemente in seconda convocazione e, quindi, con un quorum più basso. Una soluzione che ha allungato la malattia, senza scongiurare la morte che ora potrebbe arrivare prima del 10 giugno. I voti necessari all’approvazione del bilancio non sono per niente scontati, come dimostra la bocciatura della proposta di delibera sull’imposta di soggiorno finita con 16 voti contrari e 14 favorevoli in consiglio comunale. Proposta tornata in commissione stamattina, modificata, e bocciata un’altra volta, pur avendo ottenuto in questo caso il voto favorevole di Marco Volpi (Pd) che in consiglio aveva bocciato la prima versione decretandone il decadimento. E proprio Volpi continuerebbe a nutrire serie perplessità su come votare nella discussione del bilancio di previsione. “Non lo so, non ho ancora deciso”, dice al telefono, senza sbottonarsi ulteriormente. L’impressione è che i piatti della bilancia di Volpi, su cui stanno le varie ipotesi: voto contrario, favorevole, astenuto o assente, siano tutti perfettamente allineati sullo stesso identico piano. Dall’approvazione dell’aumento della Tari a Palazzo dei Priori non si è visto più nemmeno Claudio Mecozzi (Oltre le Mura), come latita pure Melissa Mangiando (Pd). Il presidente del consiglio, Marco Ciorba, dovrebbe rientrare domani, dopo l’assenza dovuta a motivi di salute. Vista la situazione, sembrerebbe, comunque, più facile ipotizzare un “aiutino” al centrosinistra più che dalle sue file, da quelle dell’opposizione, dove qualche assenza, o qualche presenza  spesso “di confine” tra i due schieramenti, potrebbe rivelarsi quel miracolo che il bilancio di previsione attende per continuare il suo cammino.  Manca ancora poco per scoprirlo. La partita dei numeri è tutta ancora da giocare e potrebbe essere in qualche modo influenzata anche dalle prossime ricandidature per il rinnovo del consiglio comunale. Sembrerebbero convinti a non concorrere nuovamente Marco Volpi, Mario Quintarelli e forse anche Arduino Troili. Considerando la cocente spaccatura che agita in questo momento il Pd locale, e il lungo periodo di logoranti contrapposizioni vissuto, chissà che qualcuno non decida di chiudere la propria esperienza politica con un “regalo d’addio” di quelli memorabili. Per recapitare il quale, però, ci vorrà, comunque, una bella dose di coraggio. Quella di domani sarà una vera e propria roulette russa, giocata, a questo punto, più sulle emozioni e gli umori del momento, che su logiche ragionate.  Vedremo se qualcuno farà partire il proiettile “mortale” che metterà fine alla vita di questa compagine politica.

 

Tiziana Mancinelli

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.