Home Politica Crisi di maggioranza, Michelini «avverte» Viva Viterbo, e punta il mirino sulle deleghe di Barelli
Crisi di maggioranza, Michelini «avverte» Viva Viterbo, e punta il mirino sulle deleghe di Barelli

Crisi di maggioranza, Michelini «avverte» Viva Viterbo, e punta il mirino sulle deleghe di Barelli

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Dopo lo strappo in maggioranza avvenuto nel mezzo della discussione dell’imposta di soggiorno, con Viva Viterbo che ha lasciato l’aula facendo mancare il numero legale e decretando, così, la chiusura anticipata del consiglio comunale dedicato all’approvazione del bilancio 2017, il sindaco Leonardo Michelini ha dato inizio a una serie di incontri con la sua maggioranza che si sono conclusi ieri. I confronti sono quindi terminati, ma, con molta probabilità, non lo è la situazione che si profila all’orizzonte con l’aria di essere una crisi a tutti gli effetti. La difficoltà per Michelini di ricomporre un quadro che si sfalda in modo sempre più netto, è innanzitutto quella di riuscire a mettere a sintesi posizioni, ma soprattutto umori, molto diversi. Non è un mistero, infatti, che all’interno della coalizione di governo ci sarebbero parti più disponibili a ricucire con Viva Viterbo come, pare, ad esempio, Oltre le Mura, e altre, all’interno del Pd, dove la riconciliazione con il gruppo di Filippo Rossi susciterebbe reazioni di «gradazioni» diverse, che vanno dal tiepido al glaciale. Se qualcuno in zona Pd vorrebbe ricucire con l’alleato, ma «alle proprie condizioni», alcuni sarebbero intenzionati a chiudere definitivamente. E anche la prima posizione, dopo la conferenza stampa con cui Filippo Rossi, leader del movimento, ha chiarito di essere disponibile al dialogo, ma non alla «sudditanza», sembra di difficile attuazione. Insomma, per Michelini sarà semplice riportare tutti in sala alla prossima seduta di consiglio comunale, c’è chi addirittura non aspetterebbe altro, ma quello che accadrà, sfugge a ogni previsione e, soprattutto, a ogni controllo da parte del timoniere di Palazzo dei Priori, che, però, sa di avere ancora un asso nella manica: 18 consiglieri, lui compreso, senza Viva Viterbo, con la quale ha cercato, quindi, di non rompere, ma certo non di negoziare, cosa che gli avrebbe probabilmente fatto perdere l’unica certezza che ha, il dato matematico, appunto, che in questo momento gli garantisce una maggioranza tornata miracolosamente compatta nel contrapporsi a Viva Viterbo e che potrebbe rivelarsi decisiva nell’approvazione del bilancio 2017. Michelini ha così incontrato  il capogruppo di Viva Viterbo, Maria Rita de Alexandris, dopo aver fatto «tesoro» delle posizioni degli altri esponenti della sua maggioranza, tutte riassumibili, pare, con le sfumature del caso, nella richiesta di «issare un recinto» intorno alle manovre di Viva Viterbo, che per ora si sarebbe tradotto nella «raccomandazione» di «darsi una regolata», più che in un aut aut vero e proprio che, però potrebbe diventare tale,  nel proseguo dei lavori in amministrazione, se Viva Viterbo «calcherà» ancora il delicato terreno del bilancio, e non solo, a «briglia sciolta». Caso in cui, a finire sotto la ghigliottina, non saranno gli emendamenti, ma, con molta probabilità, direttamente le deleghe dell’assessore Barelli. La crisi in maggioranza, quindi, è tutt’altro che risolta: la miccia resta accesa e l’esplosione potrebbe essere solo una questione di tempo. Come qualcuno ha detto nell’ultima seduta di consiglio comunale ad essere corta non è più la «coperta», quanto il tovagliolo, e se la metafora vale per la disponibilità di risorse in bilancio, sembra  tanto più attuale per  un quadro politico dove  recuperare una parte potrebbe significare perderne automaticamente un’altra.\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.