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Palazzo dell’Abate: Viterbo in Fiore ne propone il recupero

Palazzo dell’Abate: Viterbo in Fiore ne propone il recupero

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Un luogo da salvare: Palazzo dell’Abate, in via San Pietro, a Viterbo, anche conosciuto come il palazzo di Donna Olimpia Maidalchini che lo ebbe in dono da Papa Innocenzo X.\r\n\r\nUn monumentale complesso immobiliare di indubbio pregio artistico e storico che giorno dopo giorno è stato dimenticato, mentre scivolava sempre di più al di fuori anche delle  rotte turistiche e da quelle degli eventi culturali.\r\n\r\nEppure esso resta una memoria importante, che ancora tenta di parlarci con i suoi straordinari affreschi da restaurare, le magnifiche sculture, le suggestive fontane, un parco vastissimo e l’imponente torre.\r\n\r\nUn eco di antico splendore che ha raccolto il gruppo culturale “Viterbo in Fiore”, costituitosi il 12 maggio scorso, raccogliendo ben dieci associazioni che hanno nominato Armando Malè come portavoce, con lo scopo prioritario di proporre alla Provincia di Viterbo un’iniziativa volta alla salvaguardia del quartiere San Pellegrino.\r\n\r\nL’occasione è stata offerta dalla notizia dello stanziamento effettuato dal governo e finalizzato al recupero di luoghi culturali abbandonati, che ha mosso una delegazione delle stesse associazioni a effettuare una visita “esplorativa” in varie zone cittadine per individuare un sito da proporre per i necessari interventi.\r\n\r\nDurante questa passeggiata tra le memorie antiche della città, il degrado in cui versa il magnifico Palazzo dell’Abate “è stato il “grido” più profondo e lacerante che ha colpito “Viterbo in Fiore”, ritenendo urgente e prioritaria la proposta di un suo recupero  alla Provincia di Viterbo, per impedire che il valore di un simile patrimonio possa irrimediabilmente dissolversi nel tempo. La proposta è stata portata anche a conoscenza del Governo.\r\n\r\nIl Comitato, che presenterà un proprio progetto, ha stimato l’importo degli interventi necessari in almeno cinque milioni di euro.\r\n\r\nViterbo in Fiore ha anche individuato il quartiere medioevale di San Pellegrino, con il Palazzo degli Alessandri, quale area interessata da altre azioni di recupero, salvaguardia, promozione e maggiore fruibilità degli spazi esistenti, ritenendo però più urgente, in questo momento, un’azione decisiva rivolta al Palazzo dell’Abate.\r\n

Tiziana Mancinelli

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.