Home Politica Regionali, Di Sorte: «Presto per parlare di assessorati. Decisione regionale».
Regionali, Di Sorte: «Presto per parlare di assessorati. Decisione regionale».

Regionali, Di Sorte: «Presto per parlare di assessorati. Decisione regionale».

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Viterbo, 16 febbraio 2023 – Sul sito del Ministero dell’Interno mancano ancora i risultati di alcuni seggi, ma se il conteggio finale nicchia, la politica accelera e va oltre, iniziando ad aprire quel capitolo che per ogni amministrazione rappresenta un fronte caldo da affrontare: la formazione della giunta del nuovo presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. La scacchiera delle caselle da riempire con i vari assessorati è chiaramente più ampia della sola provincia viterbese e abbraccia tutto il campo “regionale”. Stabiliti gli assessorati, ripartiti tra i vari partiti, la discussione della suddivisione tra le varie province sarà interna a ciascun alleato di centrodestra. Dal quadro emerso delle preferenze, Fratelli d’Italia di Viterbo elegge due consiglieri e con il 38,86% è forte del risultato maggiore rispetto a tutte le altre province: Frosinone 28,11%, che elegge due consiglieri, Rieti con il 32,18% altri due, Roma 34,30 % elegge 13 consiglieri regionali e Latina con il 32,56 % ne elegge tre. Ma il fattore numerico non sarò l’unico a determinare l’assegnazione dei vari assessorati. Altre considerazioni entreranno nella decisione finale. Tali da far sperare anche qualcun altro a una fetta della torta della giunta: Forza Italia di Viterbo. Già prima del verdetto delle urne, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani (FI) a Viterbo per la campagna elettorale, aveva detto:  «È giusto che questo territorio abbia un consigliere e un assessore di Forza Italia nel prossimo governo della regione». Parole che con il passare dei giorni hanno assunto sempre di più la forza di un vero e proprio impegno concreto. Dunque anche gli azzurri della Tuscia ci sperano, tanto da aver agganciato una competizione senza esclusione di “voti” all’interno del partito. Due i big in campo: Claudio Parroccini, sostenuto dal presidente della Provincia Alessandro Romoli e Giulio Marini, arrivati, rispettivamente, primo e secondo a poche centinaia di voti di distanza. Il criterio aritmetico, che sembrerebbe al momento quello destinato a prevalere, premierebbe, dunque, l’area di Romoli che, se dovesse concretizzarsi l’assegnazione di un assessorato a Forza Italia di Viterbo, andrebbe ad occupare un posto in giunta accanto a Francesco Rocca. Ma i giochi da Viterbo a Roma sono ancora aperti, la roulette ha appena iniziato a girare. Non si esclude nemmeno una figura femminile come probabile assessore. «Prematuro parlare adesso di assessorati – dice il coordinatore provinciale di Forza Italia Andrea di Sorte –  sono questioni che si affronteranno a Roma, in questo momento stiamo analizzando il voto. Posso dire che siamo estremamente soddisfatti del risultato, a Viterbo siamo la seconda forza politica del centrodestra dopo l’exploit di Fratelli d’Italia. Abbiamo retto, abbiamo fatto un netto passo in avanti. Avevamo una lista eccezionale e ben rappresentativa del territorio. Sapevamo di poter raggiungere la doppia cifra. Purtroppo abbiamo una legge elettorale che penalizza fortissimo le province, rispetto a Roma. Ci riteniamo penalizzati anche per la mancata rappresentanza, ma ci sarà sicuramente modo, e mi auguro volontà, per far sì che si possa avere un ruolo in questa amministrazione per il nostro gruppo politico, ce lo aspettiamo.
Il risultato fatto è importante, a nord della regione Lazio, Viterbo è indiscutibilmente il faro di Forza Italia – prosegue Di Sorte –  ma non è oggi il giorno di parlare di assessori. Ed il ragionamento andrà oltre Viterbo: riguarderà tutta la regione, prima il centrodestra, poi Forza Italia, infine la rappresentanza territoriale». Di Alessandro Romoli si scrive da anni che va nel Pd, nella Lega –  continua  Di Sorte – ma alla fine è sempre della partita, sta sempre con noi in Forza Italia. Ha dimostrato di avere un ampio consenso in questa campagna elettorale. Nel suo Comune Forza Italia è il primo partito. Ha dimostrato di avere consenso anche in provincia sostenendo la candidatura di Claudio Parroccini. Giulio Marini è arrivato primo su Viterbo, ha fatto benissimo. Abbiamo avuto, inoltre, due giovanissime candidate che si misuravano per la prima volta, una è quasi arrivata alla soglia di mille voti, l’altra l’ha superata. Con un astensionismo del genere non era facile. Sono felice di questo risultato, ho brindato. Non ci sono correnti dentro Forza Italia, ma due candidature forti, ne eravamo coscienti, lo abbiamo voluto, da questa competizione ne ha guadagnato il partito. Ma non ci sono né correnti, né litigi. C’è stata solo una competizione sana, tra candidati», conclude Di Sorte.

 

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.