Notte di Mezzo, Halloween Il Passaggio.
Viterbo, 14 ottobre 2023 – La Notte di Mezzo – Halloween Il Passaggio è un festival fantasy organizzato dall’associazione culturale Argot con il patrocinio e il sostegno del comune di Viterbo, della provincia di Viterbo. Si svolge con la collaborazione del liceo artistico F. Orioli, del Centro Sociale Pilastro, dell’associazione culturale Giratempo.
Collaborazioni instaurate negli anni:
- Comune di Viterbo
- Provincia di Viterbo
- Liceo artistico F. Orioli
- Fondazione Carivit
- Associazione culturale Giratempo
- Centro sociale Pilastro
- Orto botanico dell’Università della Tuscia.
- Eta Beta
Il programma della sesta edizione, 31 ottobre 2023.
LA STORIA
La Notte di Mezzo –Halloween “Il Passaggio” nasce a Viterbo nel 2018, ideata e realizzata dall’associazione culturale Argot. La manifestazione, sulla scorta di una “narrazione di ritorno”, quella di Halloween, sviluppa una forma di “Turismo creativo” dando vita a un festival del fantasy. Partner della manifestazione, fin dal suo esordio, è la Società Tolkieniana Italiana.
La manifestazione nel corso delle sue cinque edizioni ha avuto il patrocinio del comune di Viterbo, della Provincia di Viterbo, della Fondazione Carivit. Si tratta di un contenitore di eventi di vario genere: presentazioni di libri, conferenze, con scrittori, giornalisti, ricercatori; ricostruzioni sceniche e animazione ispirata al mondo del fantasy (Romanzi, serie Tv, fiabe); mostre; visite guidate; concorsi in maschera; laboratori di ceramica; laboratori di lingua elfica; allestimenti in tema del quartiere medioevale; esposizioni di opere fantasy in ceramica; animazione di piazza; giochi di ruolo.
Il comune denominatore di tutti gli eventi è la tematica: “Mito, Tradizione e Simbolismo”. La Notte di Mezzo è un festival del fantasy ideato sulla ricostruzione della “vera storia” di Halloween, la cui origine si colloca “erroneamente” in America. In realtà si tratta di un tema che affonda le sue radici nel continente europeo e anche in Italia, dove spalanca un universo vastissimo di miti, tradizioni, leggende, da quella di re Artù alla maschera di Arlecchino, dalle usanze celtiche, a quelle diffuse nelle comunità rurali delle epoche più recenti, che includevano un rapporto diretto con la natura e i suoi cicli.
Alla notte del 31 ottobre si ricollegano una moltitudine di usi, credenze, ritualità, celebrazioni diffuse in tante regioni d’Italia, volte a conquistare il favore dell’aldilà, la protezione dei trapassati e la benevolenza della natura.
In alcuna parti di Italia, la tradizione locale vedeva addirittura i bambini intagliare zucche e portarle illuminate in processione. Così come diffusa quasi ovunque era la “Questua ritualizzata” (Diventata poi il Dolcetto o Scherzetto), con tavole imbandite preparate nella notte dei morti per accogliere il ritorno dei parenti defunti, custodi dei semi e propiziatori di buoni raccolti.
L’associazione Argot intraprende un viaggio di ricerca e di studio in questo universo storico, culturale, mitologico, in cui si celano archetipi e simbolismi universali dell’umanità. Temi che vengono recuperati e restituiti alla comunità attraverso una serie di eventi in cui l’approfondimento storico culturale si affianca allo svago e alla goliardia. Nasce così la Notte di Mezzo, un contenitore di iniziative che da un lato stimolano il sapere e la conoscenza, dall’altro offrono uno spaccato liberatorio di pura allegria che irrompe nella quotidianità.
La Notte di Mezzo è un modo di raccontare la città di Viterbo dentro una cornice fantastica, dove trovano spazio le vocazioni territoriali e la storia locale. Una narrazione in cui la città diventa protagonista. La manifestazione ha tagliato il nastro delle cinque edizioni e si appresta a organizzare la sesta. Nel corso degli anni ha dato vita a una rete di collaborazioni stabili con le maggiori realtà associative e istituzionali cittadine come l’Orto Botanico dell’Università della Tuscia, il liceo artistico Orioli, il Centro Polivalente del Pilastro, laboratori di ceramica, l’associazione GiraTempo ecc. La manifestazione si è talmente radicata nel territorio che alcuni residenti del quartiere San Pellegrino, cuore della città medioevale, hanno “ideato” il proprio personaggio, che portano in scena per le vie del borgo ogni anno. Oramai famose sono le “streghe del ponte” che ad ogni edizione, con il loro famiglio (il cane Hilla) intrattengono i bambini con storie e caramelle. Così come la Narrautrice che racconta le storie della Viterbo di un tempo. La Notte di Mezzo è una “storia viva” che si amalgama al tessuto cittadino, mescolando fantasia e realtà, storia e mito, dando vita a un mondo “parallelo” alla vita di tutti i giorni: le persone, i luoghi e i mestieri, diventano protagonisti di un mondo fuori dal tempo, come vuole la tradizione del 31 ottobre.
Nel corso delle sei edizioni già organizzate, si sono delineate alcune direttrici principali. Una è la valorizzazione e la promozione delle vocazioni locali, principalmente della lavorazione della ceramica, con cui si vuole dare contenuto alla declinazione “Viterbo, città della ceramica”. Ogni anno botteghe d’arte e laboratori danno vita a un percorso di mostre con opere a tema “fantasy” e non solo, esposizioni, conferenze, allestimenti, corsi per adulti e bambini.
L’altra è la presenza di personaggi dei romanzi fantasy, del cinema e delle serie tv, calati nella ricostruzione di specifiche ambientazioni, e con i quali, fin da quest’anno si cercherà di promuovere l’altra declinazione cittadina di Viterbo “Città del Cinema”.
Filone portante è assegnato all’attività di ricerca e approfondimento che vede ogni anno scrittori, giornalisti e ricercatori presentare i propri libri e portare i loro contributi di studio al tema, ampissimo, oggetto della manifestazione.
Nella Notte di Mezzo c’è anche una forte dimensione rivolta al sociale e all’ambiente: la figura della strega è promossa nella sua veste di donna dedita alla conoscenza e ai misteri della natura, che introducono anche al tema di grande attualità della tutela ambientale. Su questo filone è stato inserito nel contenitore di eventi anche l’orto botanico “Angelo Rambelli” dell’Università della Tuscia per favorire la conoscenza delle piante e delle erbe, strumenti di lavoro indispensabili delle streghe, insieme al loro “fidato” compagno, il cosiddetto “famiglio”, cioè il gatto. Elemento che ha dato vita a un altro progetto incluso nel contenitore della Notte di Mezzo, ispirato al benessere animale: “Il Gatto Pellegrino”, espressione che vuole richiamare il gatto di strada, il quartiere San Pellegrino e i “pellegrini” della via Francigena che taglia Viterbo e costituisce grande attrattore turistio.
Il Gatto Pellegrino si sostanzia in una serie di iniziative per sostenere le colonie feline. Nel riproporre il tema di Halloween, italianizzato nella “Notte di Mezzo”, l’associazione promuove l’importanza del legame tra uomo e natura, la salvaguardia dell’ambiente, la valorizzazione della figura della donna, delle vocazioni locali, l’esaltazione della cornice architettonica del quartiere medioevale, ma anche dei palazzi storici grazie agli allestimenti effettuati ogni anno e la riscoperta della storia di Viterbo.
In definitiva, nella Notte di Mezzo, c’è il volto di una città, quella che è oggi, quella che è stata ieri e, anche, quella che ognuno sogna, nell’unica notte in cui è permesso farlo: quella del 31 ottobre, quando i mondi si incontrano.
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