Home Politica Arena: “Errori e incomprensioni, ripartiamo dall’amicizia. Ubertini critico, ma dialogante”
Arena: “Errori e incomprensioni, ripartiamo dall’amicizia. Ubertini critico, ma dialogante”

Arena: “Errori e incomprensioni, ripartiamo dall’amicizia. Ubertini critico, ma dialogante”

0
0

Non solo referendum. La campagna elettorale per il “sì” o per il “no” alla riforma costituzionale targata Renzi-Boschi sulla quale il popolo italiano dovrà esprimersi il prossimo 4 dicembre è anche un test su quello che potrebbe essere l’assetto politico in campo “the day after”.\r\n\r\nNon a caso, dunque, la campagna referendaria è diventata il banco di prova su cui il centrodestra sta cercando di disegnare quella fisionomia che possa riunire i pezzi in cui è esplosa la coalizione. Ed ecco dunque che tra una ragione e l’altra per votare il “No”, si inserisce l’autocandidatura, nella manifestazione di Firenze, di Matteo Salvini a premier e leader del centro destra, si consuma lo scontro tra lo stesso leghista e Stefano Parisi di Forza Italia, così come lo strappo tra Noi con Salvini e Fratelli d’Italia da una parte e il partito di Berlusconi dall’altro, assente alla manifestazione per il No di Firenze, salvo poi il richiamo all’unità del centrodestra di Silvio Berlusconi, nonostante la fuga in avanti di Salvini.\r\n\r\nUn quadro, insomma, in grande fermento, tanto più che il vantaggio nei sondaggi del “No” apre concretamente all’ipotesi che dal 5 dicembre la situazione politica italiana possa vedere un rimescolamento delle carte, con un Matteo Renzi giunto a fine partita.\r\n\r\nAl quadro nazionale guardano con interesse anche i vertici locali di Viterbo. “Non si capisce se quella di Salvini è una tattica pre referendum che sceglie dei toni forti e marcati per fare presa sull’elettorato – dice Giovanni Arena coordinatore comunale Forza Italia – da parte sua Berlusconi ha detto chiaramente a Stefano Parisi che l’alleanza è con Meloni e Salvini. Soprattutto se vincerà il “No”, si andrà a votare con l’attuale legge elettorale, che assegna il premio di maggioranza alla coalizione e non a un listone unico che, quindi, non ci sarà. Parisi doveva “scongelare” i voti dell’elettorato moderato, assumendo il ruolo di rigeneratore del partito. Salvini ha accelerato i tempi autocandidandosi a premier e leader del centrodestra, anche sulle ali dell’entusiasmo della vittoria di Trump”.\r\n\r\nVittoria che ha galvanizzato anche Beppe Grillo al punto da tracciare un parallelo tra il successo dell’imprenditore newyorkese, paragonabile secondo il leader pentastellato a un sonoro Vaffa day , e l’ascesa del suo movimento che ha catalizzato proprio quell’elettorato moderato che sta cercando di riconquistare anche Forza Italia e che rischia di diventare l’ago della bilancia alle prossime consultazioni elettorali.\r\n\r\nSe poi Beppe Grillo spingesse il parallelo tracciato con Trump, fino a Salvini, la competizione tra Forza Italia e Movimento Cinque Stelle si giocherebbe anche sul posizionamento nell’area moderata di centrodestra. Un’ipotesi che non contempla Arena, fiducioso nella ricomposizione della tradizionale coalizione tra Fratelli d’Italia, Lega, e Forza Italia che tuttavia si è già spezzata in occasione dei rinnovi dei consigli di diversi comuni della Tuscia quest’anno.\r\n\r\n“Ci sono stati errori e incomprensioni a livello locale – dice al riguardo Arena – a volte si pensa che la scelta migliore sia quella di lasciare liberi gli esponenti dei vari Comuni di decidere le proprie strategie. Forse sulla campagna elettorale sono pesati troppo i personalismi. La campagna referendaria in tal senso è  un’ottima occasione per ritrovare serenità e compattezza. All’iniziativa per il “no” organizzata domenica era presente anche Giulio Marini”. Non prevenuto, invece, il capogruppo di Forza Italia, Claudio Ubertini, assente anche all’incontro con Annibale Marini in Provincia.\r\n\r\n“Ubertini è un po’ critico – dice Arena – ma anche dialogante, quindi sono sicuro che andando avanti le cose possano migliorare. Capisco che quando si commissaria un partito si vorrebbe più partecipazione, ma Forza Italia è sempre stata così, in vent’anni sono stati fatti solo due congressi. Credo che a questo punto dobbiamo tirarci su le maniche e ripartire da quell’amicizia e quella stima personale che c’è sempre stata tra noi”\r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.