Home Politica Mazzoli: “Prefettura rispetti quota tre migranti ogni mille abitanti e lo Sprar”, ma la Tuscia è già fuori con i numeri
Mazzoli: “Prefettura rispetti quota tre migranti ogni mille abitanti e lo Sprar”, ma la Tuscia è già fuori con i numeri

Mazzoli: “Prefettura rispetti quota tre migranti ogni mille abitanti e lo Sprar”, ma la Tuscia è già fuori con i numeri

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Container per accogliere migranti in zona ex Fiera di Viterbo: “Il Comune di Viterbo non può autorizzare per più di tre mesi strutture provvisorie”, è chiaro il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini, riguardo alla recente manifestazione di interesse pubblicata dalla Prefettura di Viterbo per un centro di accoglienza temporanea che dovrebbe ospitare fino a un massimo di 60 migranti.\r\n\r\n“Il contratto tra Prefettura e gestore scade il 31 dicembre 2016 – prosegue il primo cittadino – Se verrà prorogato non lo so, so però che da quando entrerà in funzione il settore urbanistica del Comune di Viterbo potrà autorizzarlo fino a un massimo di tre mesi. Da parte mia resto convinto che la migliore forma di accoglienza sia quella in piccoli nuclei diffusi sul territorio”, ribadisce Michelini in occasione dell’incontro “L’Isola che non c’è”, organizzato da Fondazione per la Tuscia stamattina, che ha visto anche la partecipazione di Alessandro Mazzoli, il parlamentare Pd che in questi giorni sta duramente criticando l’operato della Prefettura di Viterbo, a suo dire “Non conforme alle indicazioni del Ministero dell’Interno”, tanto da spingerlo con la collega Alessandra Terrosi a firmare un’interrogazione in merito, indirizzata ad Angelino Alfano.\r\n\r\n“Sono stato costretto a presentare un’interrogazione parlamentare relativamente alla Provincia di Viterbo – spiega Mazzoli –  non è possibile pensare che la Prefettura possa operare in modo diverso dalle indicazioni scaturite a livello nazionale nell’ambito della conferenza Stato- Regioni e dell’accordo con Anci. L’indirizzo a livello nazionale è verso un modello unico, che è lo Sprar. A livello locale, invece, abbiamo assistito a una sequenza impressionante di procedure di gara e affidamenti diretti da parte della Prefettura di Viterbo, per cui è opportuno che il Ministero metta occhi e mani nella gestione dei migranti  nella Tuscia. Del resto c’è una circolare molto chiara del ministro Alfano dell’11 ottobre che, riprendendo l’accordo con Anci, indica quali sono i punti fermi nella gestione dei flussi migratori in arrivo.  Innanzitutto l’impegno a rispettare la quota di 3 richiedenti asilo ogni mille abitanti, ciò significa che un centro di 3 mila persone può accoglierne 9. Altro punto:  nei comuni in cui è attivo lo Sprar, o sono state avviate le procedure per aderirvi, non vanno aggiunte altre presenze non concordate. E invece, un mese dopo questa circolare – prosegue Mazzoli – assistiamo a un’altra ondata di presenze nei Comuni aderenti allo Sprar. In pochi mesi nella Tuscia siamo passati da 360 a 1100 migranti.  Non mi pare che ci sia la volontà di tradurre quell’accordo nella pratica attuata dalla Prefettura di Viterbo. Capisco che è più facile fare avvisi per manifestazioni di interesse piuttosto che mettersi a un tavolo con sessanta comuni. Ma questa non è più un’emergenza, è un fenomeno strutturale che va affrontato con la dovuta programmazione  e la partecipazione dei Comuni. Senza di loro non riusciremo a gestirlo”, conclude Mazzoli.\r\n\r\nPare, inoltre, che l’impegno della Prefettura a non dirottare altri migranti sui Comuni aderenti allo Sprar valga per gli arrivi futuri  e non vada a rimodulare la distribuzione già effettuata. Per quanto riguarda la quota del tre per mille, invece, la provincia di Viterbo avendo 322 mila abitanti dovrebbe accogliere fino a circa 1000 richiedenti asilo, cifra già abbondantemente superata, secondo il dato diffuso dal vice prefetto Grillo di 1100 migranti già stanziati sul territorio viterbese.\r\n\r\n(In foto Alessandro Mazzoli – Pagina Fb)

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.