Home Attualità Emergenza migranti, Civitella Cesi arriva su Rete4 da Belpietro, il caso viterbese a “Dalla vostra parte”
Emergenza migranti, Civitella Cesi arriva su Rete4 da Belpietro, il caso viterbese a “Dalla vostra parte”

Emergenza migranti, Civitella Cesi arriva su Rete4 da Belpietro, il caso viterbese a “Dalla vostra parte”

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Civitella Cesi, la frazione di Blera, in provincia di Viterbo sbarca alla trasmissione di Rete4 “Dalla vostra parte”, condotta da Maurizio  Belpietro con l’emergenza migranti. Nel piccolissimo centro di circa 200 abitanti sono arrivate pochi giorni fa ventiquattro donne,  alcune incinte, ospitate in una struttura che secondo il sindaco, Elena Tolomei,  e i cittadini, non sarebbe assolutamente idonea ad accoglierle. La vicenda è stata esposta in televisione. Il sindaco parla di abusi edilizi e di struttura non pronta ad accogliere migranti, tanto che si presenta alle telecamere con un gruppo di cittadini e uno striscione su cui campeggia la scritta: “Senza idoneità non c’è legalità”.\r\n\r\n“Sono mesi che diciamo che questa struttura non è stata messa in regola – dice il sindaco alle telecamere di  Rete4 –  ma è diventa ugualmente sede di accoglienza”. Belpietro chiede se sono stati fatti gli allacci di acqua e luce. Il sindaco risponde: “Sì, in tempi record, ma la struttura non era ugualmente pronta. Quando sono arrivate le donne sono state due giorni senza utilizzare i servizi igienici. Permangono, comunque, delle problematiche che sarebbero state trancianti per un comune cittadino che avesse voluto aprire un’attività commerciale, in questo caso, invece, non hanno avuto nessun rilievo. Abbiamo segnalato già da molto tempo, prima dell’arrivo dei migranti, problematiche legate ad abusi edilizi e a mancanza di autorizzazioni. Qui non ci sono servizi adeguati nemmeno per la popolazione, figuriamoci per altre ventiquattro persone da accogliere”.\r\n\r\nIntervengono anche alcuni cittadini: “Secondo lei caro Karaboue – dice una signora anziana – questa gente può stare senza acqua, luce, niente agibilità, in Italia deve venire chi ha diritto”. Un altro cittadino rimarca le condizioni di precarietà in cui, a suo dire, sarebbero state sistemate le ventiquattro donne: “Stanno in strada, senza illuminazione, in mezzo alla campagna, ci sono anche donne incinte, se avessero un malore l’ambulanza ci metterebbe un’ora per arrivare”.\r\n\r\n“Stiamo facendo una battaglia trasversale per la legalità – riprende il sindaco – abbiamo agito con tutto il consiglio comunale, il problema è che c’è una mancanza di concertazione con il territorio, il problema non ci sarebbe stato se fossimo stati ascoltati, Inoltre il ministero Alfano con una circolare dell’11 ottobre aveva sollevato dalla prima accoglienza chi già aderisce allo Sprar”\r\n\r\n \r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n 

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.