Home Politica Bilancio 2017: centrosinistra pronto a “scaricare” Viva Viterbo. Fondazione e FDI insieme a Filippo Rossi? Per ora solo in foto
Bilancio 2017: centrosinistra pronto a “scaricare” Viva Viterbo. Fondazione e FDI insieme a Filippo Rossi? Per ora solo in foto

Bilancio 2017: centrosinistra pronto a “scaricare” Viva Viterbo. Fondazione e FDI insieme a Filippo Rossi? Per ora solo in foto

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Al comune di Viterbo si va verso l’approvazione del bilancio in seconda convocazione. Prima convocazione lunedì, seconda martedì, quando Leonardo Michelini avrà i numeri per approvare il bilancio anche con due consiglieri assenti, Melissa Mongiardo(PD) e Patrizia Frittelli (PD), che già avrebbero comunicato la loro impossibilità a partecipare e, dato politicamente rilevante, senza  il voto dei due consiglieri di Viva Viterbo: Filippo Rossi e Maria Rita de Alexandris.

All’interno della maggioranza avrebbe vinto la linea di non fare concessioni al gruppo rappresentato in giunta dall’assessore al turismo e grandi eventi, Giacomo Barelli. O meglio, la permanenza di quest’ultimo nell’esecutivo di Palazzo dei Priori, sarebbe già considerata da molti, in un certo senso, una concessione. Non si esclude, quindi, che dopo il bilancio a Giacomo Barelli possano essere ritirate le deleghe con l’addio definitivo da parte dell’assessore alla giunta. Per ora, però, Barelli resta al suo posto.

La coalizione di Michelini, o almeno quel che resta, va dritta verso l’approvazione del bilancio, probabilmente l’ultimo del mandato, con Pd e Oltre le Mura, dopodiché potremo dire di essere entrati in pieno clima elettorale con il ritorno alle urne tra molto meno di un anno.

E in un certo senso sul terreno dell’approvazione del documento di programmazione economico finanziaria già tira aria elettorale e si delineano manovre in vista del voto. Molte rotture, riavvicinamenti, ammiccamenti, corteggiamenti, più che a ricercare alleanze trasversali sul bilancio, sul quale la situazione sembra oramai definita, sembrano prove di futuri possibili “matrimoni” in vista delle alleanze per il rinnovo del consiglio comunale nel 2018.

Viva Viterbo cercando di “forzare la mano” con gli emendamenti al bilancio, ha cercato di ritagliarsi uno spazio e una sua visione all’interno delle prossime azioni politiche dell’ente comunale. Dall’altra il Pd, in particolare, ha alzato un argine alla possibilità di manovra di Viva Viterbo. Scelta politicamente ovvia: se Viva Viterbo, nel 2018, decidesse, come sembra, di presentarsi da sola al primo turno, diventerebbe un avversario che, anche nel caso non raggiungesse i numeri per presentarsi al ballottaggio, potrebbe comunque allearsi al secondo turno con la sinistra o anche con la destra. O anche con il centro. Ed ecco perché Oltre le Mura, forza centrista, potrebbe aver dimostrato un atteggiamento più morbido nel rompere con Viva Viterbo che potrebbe diventare un domani un probabile alleato. Ipotesi meno realistica in casa  Pd con il quale  i rapporti con il gruppo di Rossi sembrano essersi definitivamente deteriorati senza possibilità di recupero. Anche se in politica, mai dire mai. Non sono sfuggiti, ad esempio, dei fitti e prolungati dialoghi ai bordi della sala e nei corridoi di Palazzo dei Priori, durante la discussione sul bilancio, tra Luigi Buzzi (FDI) e Filippo Rossi, tra quest’ultimo e Gianmaria Santucci di Fondazione e, infine, tra tutti quanti: Buzzi, Santucci, Rossi, De Alexandris tanto da “posare” per una bella foto di gruppo all’ingresso della sala del consiglio comunale. Prove di alleanza? Difficile dirlo, anche se l’ipotesi è di gran lunga più probabile rispetto a quella di un accordo ai fini della votazione sugli emendamenti. La prossima settimana, infatti, dovrebbero mancare anche i consiglieri di opposizione Antonella Sberna e Giulio Marini, di Forza Italia, che comunque ieri sono rimasti fuori dai  “giri di valzer” tra Fratelli d’Italia, Fondazione e Viva Viterbo. Così come Claudio Ubertini (FDI). In maggioranza chi sarebbe contrario a “mettere alla porta” Viva Viterbo dalla coalizione di centrosinistra, sarebbe Melissa Mangiando (PD). Peccato che uno dei due consiglieri assenti martedì sia proprio lei. Il destino di Viva Viterbo sembrerebbe, dunque, segnato. A fungere da deterrente alla rottura dei rapporti con il gruppo di Rossi, nemmeno la prospettiva di finire il mandato con la necessità di deliberare spesso in seconda convocazione viste le assenze, per motivi improrogabili di lavoro, di alcuni consiglieri di maggioranza. Del resto, la seconda convocazione è la strada a cui fino ad ora la coalizione Michelini è dovuta ricorrere regolarmente: pure con Viva Viterbo in maggioranza, si è dovuto fare molte volte a meno del voto di Filippo Rossi, molto spesso assente, tanto che i consigli comunali in seconda convocazione sono diventati quasi la regola. Che, probabilmente, continuerà anche dopo il bilancio, senza particolari sorpese.

 

(Da sinistra: Filippo Rossi, Gianmaria Santucci, Maria Rita de Alexandris, Luigi Buzzi, Andrea Baffo presidente Fondazione Caffeina)

Tiziana Mancinelli

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.