Home Cultura Catch 22: fine riprese. Su Clooney ognuno si fa il suo film e Viterbo si attacca al “treno” dei titoli di coda.
Catch 22: fine riprese. Su Clooney ognuno si fa il suo film e Viterbo si attacca al “treno” dei titoli di coda.

Catch 22: fine riprese. Su Clooney ognuno si fa il suo film e Viterbo si attacca al “treno” dei titoli di coda.

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ViterboTutti lo cercano, nessuno lo trova, qualcuno pensa di averlo visto. George Clooney, anche quando non c’è, resta il protagonista assoluto della scena. E così mentre tra piazza della Morte, piazza San Lorenzo e piazza del Plebiscito si gira la miniserie Catch 22, un altro film, parallelamente dipana la sua trama: “Dov’è George Clooney?”. “Noi lo abbiamo visto, gli siamo passati davanti adesso” dice una coppia che ha un negozio in via San Lorenzo e ha appena attraversato la “zona rossa”, cioè il set, chiuso in un perimetro invalicabile, se non dai residenti purché non sia già stato dato il ciack. Un’altra coppia che abita sopra piazza della Morte giura che la figlia l’ha visto il primo giorno di riprese. C’è chi dice che “c’è, ma non sta qui”. Ma Clooney continua ad essere una presenza “invisibile” sul set, nonostante nelle prime ore della giornata avesse preso forma una ragionevole “sensazione” che il divo stesse per arrivare di lì a poco. L’allestimento di un gazebo “regia” riservatissimo aveva rafforzato l’idea. Ma nulla. Difficile, insomma, venire a capo dell’enigma, complice anche una barriera di riservatezza imperforabile. E anche quando si riesce a raccogliere un’indiscrezione, non c’è sintonia sulle versioni. Quella più accreditata, fin dal primo giorno, è che sia rimasto nel suo amato lago di Como, anche se non manca chi lo immagina sulle rive di uno dei due specchi lacustri della Tuscia. La cinepresa continua a girare nel centro storico viterbese e di Clooney nemmeno l’ombra. Circola pure la voce che  da due giorni sarebbe in giro la sua controfigura che spiegherebbe la convinzione di chi giura di averlo visto. C’è addirittura chi afferma di averlo incrociato in un noto albergo a qualche chilometro dalla città. Insomma di spunti per farsi un “film” tutto proprio, non mancano. Intanto cala la sera sul secondo e ultimo giorno di riprese e tra l’immaginazione e la curiosità si fa strada una certezza: per le riprese di Catch 22 Clooney Viterbo l’ha saltata “ a piedi pari”. Forse perché le scene girate nella cittadina viterbese, che per l’occasione presta il volto a Roma, sarebbero secondarie, tanto da non richiedere necessariamente la presenza dell’attore regista che, pure, poteva essere impegnato altrove con impegni più “importanti” nella sua tabella di marcia. Il dietro le quinte di possibili scenari ne offre. Non ultimo quello del polverone alzato dai commercianti di via Cavour e via San Lorenzo, che avrebbero messo in mano a un avvocato la richiesta di risarcimento alla produzione per aver “desertificato” la città. Ad essere rimborsati, infatti, per la chiusura imposta dalla presenza del set cinematografico, sarebbero stati solo i negozi presenti sulle zone interessate direttamente dalle riprese, non quelli sui tratti di collegamento tra una location e l’altra. Su questo, e altri punti, l’operato della precedente amministrazione Michelini torna a galla con le sue  carenze come quella, appunto, di non concordare la presenza dell’attore nei giorni delle riprese che avrebbe dato tutto un altro valore e impatto alla presenza di un evento simile in città. Nessuna indicazione, né riferimento nemmeno per la stampa, per cui è stato anche difficile raccontare un’esperienza che ha coinvolto in modo totale e profondo Viterbo  sia nel suo vissuto quotidiano, completamente rivoluzionato dalla presenza di un set così imponente, sia nella sua parte monumentale. Per tutti indistintamente, cittadini e cronisti, l’unico “faro” è rimasto quel divieto assoluto di “fare foto e video”, stabilito dalla produzione che, unito anche all’impossibilità di avere un minimo di accessibilità e interazione con il set nei momenti di pausa, ha impedito di documentare un evento che, solo se raccontato e divulgato, ha un valore “immediato” per la città. Ad ogni modo da oggi tutto ridiventa normale. Intorno alle 2 ieri sera sono terminare le riprese e Viterbo da oggi tornerà alla vita di tutti i giorni. Se la presenza di Catch 22 sia stata o meno una bella avventura per la Città dei Papi, lo dirà il tempo. I prossimi mesi scopriranno le carte sul ritorno di immagine che il capoluogo della Tuscia riceverà dalla presenza della produzione. Cala il sipario: nessuna foto del divo, magari sulla sedia da regista o impegnato in qualche scena, da immortalare sullo sfondo viterbese da consegnare agli annali cittadini. Scatto che, seppure Clooney fosse stato presente, considerato l’off limits categorico alle zone di ripresa, sarebbe stato forse impossibile da catturare. Per Viterbo non resta che attaccarsi al treno dei titoli di coda, preso al volo dall’assessora Alessia Mancini, anche se, pure qui, non ci sarebbe nulla di “scritto” tra la precedente amministrazione e la produzione sull’argomento, e sperare che l’onda lunga del successo di Catch 22 investa pure Viterbo come location delle riprese effettuate.

 

Tiziana Mancinelli

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.