Home Cultura Eclissi: l’attrazione della luna. Parla l’astronomo Candy. Il fascino delle comete.
Eclissi: l’attrazione della luna. Parla l’astronomo Candy. Il fascino delle comete.

Eclissi: l’attrazione della luna. Parla l’astronomo Candy. Il fascino delle comete.

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Viterbo – “Il sole emette i suoi raggi e noi siamo qui a raccoglierli. È un’interazione. Noi esistiamo perché esiste il sole”. A dirlo è l’astronomo Paolo Candy che ieri ha diretto l’osservazione astronomica dell’eclissi lunare presso l’Osservatorio astronomico Ci.A.O durante la serata organizzata da Arte, Natura e Movimento Bioresort Parco dei Cimini, con la direzione artistica di Lorella Caporossi. Ha presentato la performance artistica “la danza della luna” la giornalista Tiziana Mancinelli direttore responsabile della testata giornalistica Quinta Epoca, media partner dell’evento.

L’attrazione che i fenomeni celesti esercitano sugli uomini di ogni epoca, tra cui anche l’eclissi, è, dunque, “fisicamente provato”, asserisce il dr. Paolo Candy. Quella che avviene tra il cosmo e le persone è “un’interazione – prosegue – siamo inseriti in un contesto che è una condivisione di particelle. Questa è la nuova visione della fisica”. Il legame “invisibile” con l’universo esiste anche a livello fisico, anche se è indubbio che c’è anche un “aspetto psicologico – dice Candy –  pensiamo all’antichità, con tutte le sue divinità, le storie, i rituali e tantissimi altri aspetti sociali, economici, politici della vita.  Basta guardare al mondo egiziano dove il vero potere lo avevano i sacerdoti perché avevano la cultura, e chi ha la cultura detiene il potere, e lo gestisce come meglio crede”. Guardando il cielo sono veramente tanti gli eventi che nel tempo hanno affascinato, a volte anche spaventato, l’uomo, e intorno ai quali sono nati miti, leggende e antichi saperi. Tra quelli più affascinanti ci sono per Candy “Le comete. È un astro particolare – spiega – arriva inaspettato, crea delle cose nel cielo stupende, incomprensibili. Si pensava che le comete portassero sventura. Ma sono tutte superstizioni. I veri cultori del cielo, in effetti, sono stati i cinesi. Loro sono rimasti più asettici e hanno scoperto tantissime stelle nuove e supernove. Noi, purtroppo, abbiamo avuto un periodo, il Medioevo, in cui molti eventi nuovi nel cielo dovevano restare nascosti. Solo attraverso gli annali cinesi abbiamo scoperto le pulsar e delle nebulose che hanno dilatato il nostro sapere sull’universo astrofisico”.

Candy ha spiegato ieri sera il fenomeno dell’eclissi che è stato osservato direttamente dalla struttura che lo studioso ha allestito e gestisce al Parco dei Cimini. “La luna entra nel cono d’ombra della terra e dato che si trova a una grande distanza, la massima, a circa 400 mila chilometri, il suo percorso è rallentato, rispetto a quando è più vicina. Quindi ci impiega molto più tempo e in più passa proprio al centro dell’ombra. È, quindi, una eclissi con una visibilità estremamente bella, grandiosa, lunga. L’unico problema è che la luna resta bassa, perché questo tipo di luna piena, che avviene a luglio-agosto è la più bassa e la più piccola di tutto l’anno, contrariamente a quelle di dicembre-gennaio”.

Tiziana Mancinelli

info@quintaepoca.it

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Foto © dr. Paolo Candy

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.