Home Politica Ulteriori 250 mila euro per l’igiene urbana, Ciambella: «Comune smaltisce il quadruplo dei rifiuti che dovrebbero esserci secondo le utenze»
Ulteriori 250 mila euro per l’igiene urbana, Ciambella: «Comune smaltisce il quadruplo dei rifiuti che dovrebbero esserci secondo le utenze»

Ulteriori 250 mila euro per l’igiene urbana, Ciambella: «Comune smaltisce il quadruplo dei rifiuti che dovrebbero esserci secondo le utenze»

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La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti costerà 250 mila euro in più al comune di Viterbo. È emerso nell’ambito della discussione della proposta di deliberazione dell’assestamento generale del bilancio di previsione 2017/2019.

Più rifiuti: più soldi da spendere per la raccolta e lo smaltimento. «C’è un quantitativo di rifiuti quattro volte superiore  a quello che dovrebbe esserci in base alle utenze che fanno capo alle isole di prossimità», ha spiegato in commissione consiliare la dirigente Mara Ciambella.

Qualcosa, dunque, non torna. «I rifiuti conferiti nelle isole non provengono dal comune di Viterbo – ha proseguito Ciambella – le Forze dell’Ordine stanno indagando,  non abbiamo ancora i dati, ma sappiamo che quando la Questura li renderà noti, avremo grossi risultati. Prepariamoci».

«Se trovo un televisore, o un frigorifero abbandonato – ha aggiunto l’assessore competente al ramo Maurizio Tofani – posso pensare che sia stato un singolo cittadino, ma quando sono sette televisori e quindici frigoriferi, inizio a preoccuparmi. Le sanzioni amministrative elevate – ha proseguito – dimostrano, inoltre, che molti rifiuti provengono da fuori Viterbo».

Se da un lato le autorità competenti indagano, dall’altro i cumuli di spazzatura crescono, e il comune di Viterbo non ha altra scelta che smaltirli. Pagando più del previsto. «Abbiamo un problema igienico  sanitario – ha spiegato la dirigente Ciambella – questi rifiuti dobbiamo per forza portarli via, incrementando il servizio della Viterbo Ambiente. La raccolta dell’indifferenziato aumenterà da tre passaggi a settimana a sei, due volte per la plastica, e due volte anche per carta e cartone. Per il vetro i passaggi restano uno a settimana». Il problema dei troppi rifiuti nelle isole di prossimità, però, non nasce solo sulla scia di «arrivi da fuori provincia», ma anche da certe cattive abitudini dei cittadini. «Molto spesso quelli che pure sono serviti dal porta a porta  e che non vogliono tenere la spazzatura in casa – ha spiegato ancora la dirigente Ciambella – la caricano in macchina il sabato mattina e la scaricano nelle isole di prossimità. Ci sono poi quelli che conferiscono la spazzatura nell’isola che fa loro più comodo».  Su questo tipo di fenomeno, però, sarebbe «pronta un’ordinanza del sindaco che specificherà vie e utenti che possono conferire in determinate isole di prossimità e non in altre». Sul punto, l’opposizione, tramite Gianmaria Santucci (Fondazione), ha sollevato il timore che in questo modo «i rifiuti possano addirittura aumentare ulteriormente in una singola isola».

Ma l’amministrazione comunale ha già preso una direzione precisa in merito. «Chi conferirà in altre isole da quelle indicate per quella specifica utenza, sarà multato», ha confermato Ciambella.

Molti, moltissimi rifiuti, che, a volte, abbondano accanto a cassonetti mezzi vuoti. Il paradosso si spiegherebbe con la ritrosia di alcuni cittadini «a non scendere dall’auto o a sporcarsi la mani per aprire il cassonetto – ha detto Ciambella – così li lanciano dal finestrino o li abbandonano a terra». Un modo di fare che contribuisce a peggiorare la situazione rifiuti a Viterbo. La soluzione è pronta: «Saranno aggiunti due operatori dotati di ragno che, quando viene sollevato il cassonetto, ripuliranno quanto c’è sotto. Chi effettua lo svuotamento del cassonetto, infatti – ha spiegato Ciambella – non è tenuto a toccare e raccogliere i sacchetti che stanno fuori». La ragnatura, però, costerà soldi in più alle casse comunali. «In contratto sono prevista 52 ragnature all’anno – ha informato ancora Ciambella – noi ne abbiamo già fatte 247».

È necessario dunque potenziare il servizio, per mantenere la città pulita, anche perché «i sacchetti conferiti fuori ai cassonetti – ha detto Ciambella – spesso prendono fuoco. Il rifiuto soggetto a combustione può diventare tossico e quindi un rifiuto speciale che va smaltito in un modo particolare con un costo aggiuntivo per il comune di Viterbo».

Già da questa settimana, quindi, dovrebbe partire un sistema che prevede: «Lo svuotamento delle isole di prossimità più critiche, come quella di Monterazzano, sarà effettuato sei giorni su sette e un servizio di ragnatura due volte a settimana. Questo su una ventina di isole.  Per quelle dove la situazione è meno drammatica, lo svuotamento del cassonetto avverrà sempre sei volte su sette e una ragnatura a settimana».

Tutto ciò, però, ha un costo: 250 mila euro appunto.  «Novantamila euro le copriremo con le penali applicate alla Viterbo Ambiente», ha informato la dirigente. «L’esame dell’offerta economica presentata dalla Viterbo Ambiente è stata effettuata dalla commissione formata da Comune, Prefettura e un rappresentante dell’Università della Sapienza di Roma». Da questa settimana, quindi, dovrebbe partire il sistema pianificato dal comune di Viterbo, senza il quale: «La situazione nelle isole di prossimità non sarà solo catastrofica, ma esplosiva», ha concluso Ciambella.

 

Tiziana Mancinelli

info@quintaepoca.it

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.