Home Cultura Bisentina e Civita di Bagnoregio: i Rovati pronti a fare squadra con Bigiotti e la Tuscia
Bisentina e Civita di Bagnoregio: i Rovati pronti a fare squadra con Bigiotti e la Tuscia

Bisentina e Civita di Bagnoregio: i Rovati pronti a fare squadra con Bigiotti e la Tuscia

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VITERBO – La Tuscia è una terra di una bellezza unica che le deriva in parte dalla sua storia e in parte per il fatto che essa, nelle varie testimonianze che restano a provarla, è come se restasse racchiusa in un sottile involucro di mistero, attraverso il quale riesci a inseguirne la trama solo fino a un certo punto, perché poi essa si affievolisce alla vista, come il fondale di uno dei suoi due laghi che scompare mentre avanzi verso il largo. La Tuscia è sempre stata una terra che pare volersi scoprire mai del tutto, rivelando di sé quel poco che basta per farti restare impigliato non tanto a ciò che si conosce, ma al groviglio emozionante di quel che si intuisce, al di là del documentato. Forse è l’aspetto di quelle architetture storiche austere, dall’aria reticente, scrigni del genio della mano ispirata dei maestri, anche grandi, del passato, che vi hanno operato, circondate a volte da borghi scolpiti nel grigio peperino, altre da fitti boschi di collina, quasi a voler rimarcare quel limite mai totalmente valicabile tra passato e presente. Una terra ricca di suggestioni che fioriscono in uno spazio illimitato, irrorato da leggende, tradizioni, miti, un mondo di emozioni capace di sovrapporsi esattamente con il perimetro fisico di questo posto. È qui che puoi immaginare borghi sospesi sulle nuvole e vederli materializzare: così appare Civita di Bagnoregio nelle giornate di foschia, quando il vuoto dei pittoreschi Calanchi, dove essa sorge, si riempie di eterea bruma che pare sostenere quell’insieme nostalgico di antiche case che non vuole morire. Un luogo che ha oramai conquistato il mondo, grazie a un’ottima promozione del comune di Bagnoregio, che nel suo sindaco Francesco Bigiotti ha trovato figura sensibile e, soprattutto, capace di innescare e governare ottimamente un marketing territoriale senza precedenti. Ma Civita di Bagnoregio è diventata come il “canto di una sirena” che invita il viaggiatore a esplorare questa terra di Tuscia “ripiegata”, a volte anche troppo, nella sua riservatezza, e dove è facile smarrirsi nei tanti meandri dei suoi fuggevoli bagliori, percorrendo itinerari più lasciati al caso, a volte, che “mappati” in una chiara strategia di valorizzazione del territorio che sappia guidare il “navigante” sulla rotta della comprensione “vera” dell’anima della Tuscia frammentata in alcune “testimonianze” chiave della sua storia da ricomporre in un unico puzzle. Ed ecco, quindi, che quando incontri sulla Bisentina i neo proprietari Luca e Lucio Rovati, facoltosa famiglia dedita alla riscoperta, alla valorizzazione e promozione del patrimonio storico artistico, insieme a Francesco Bigiotti, quel collegamento tra alcuni siti della Tuscia, per ora disegnato solo dal tratto comune di storia e bellezza, inizia a sembrare qualcosa di più tangibile. In molti hanno pensato all’isola Bisentina come a un’altra Civita di Bagnoregio, nella capacità di ricreare un luogo pieno di fascino “made in Tuscia”, dove la storia, che anche sull’isola abbonda, è in grado di sconfinare in quel terreno di mitiche suggestioni che è l’elemento tipico della provincia viterbese, in grado di  affascinare chiunque la visiti, come hanno già dimostrato le giornate Fai con 2.500 visitatori. Un’isola per cui i proprietari hanno palesato l’intenzione di renderla fruibile anche al pubblico, nelle modalità che riterranno più opportune, nella consapevolezza della sinergia che essa esercita con il territorio del lago, di cui è parte integrante e voce irrinunciabile di una generale armoniosa meraviglia.

 

Lucio Rovati: “Instaureremo sinergie tra la Bisentina e il territorio”.

Dovranno esserci per forza delle sinergie con tutto il territorio e soprattutto con i siti più in vista che già attirano un turismo importante. Lo si potrà migliorare facendo proprio un network con questi luoghi chiave della zona. Sicuramente con Civita di Bagnoregio, e con quello che c’è qui intorno”, spiega, indicando i comuni del lago, Lucio Rovati in visita sull’isola insieme al fratello Luca e al sindaco Bigiotti, in occasione del convegno organizzato dai Lions club Falisco-Vulsineo in collaborazione con la fondazione Rovati e la delegazione di Viterbo-Rieti dell’ordine di Malta.  “Non metteremo dentro tutto, ovviamente, perché non avrebbe senso – prosegue -. Dovrà essere una cosa ben organizzata e di qualità che è ciò che apprezza qualunque tipo di turista anche il più semplice. Le sinergie con il territorio saranno indispensabili”.

La Bisentina, quindi, si candida a pieno titolo, a diventare un altro “faro”, oltre a Civita di Bagnoregio, pronto a illuminare la “cartina” della tipica bellezza della Tuscia, anche se prima dovrà ritrovare il suo profilo storico e tornare in ottime condizioni. Il dott. Rovati spiega, infatti, che la fase prioritaria è il suo recupero, a cui seguirà, poi, lo studio del territorio, alla ricerca di quelle sinergie necessarie a creare un network di siti “chiave” per scoprire la Tuscia. “La nostra preoccupazione principaleafferma Lucio Rovati – è innanzitutto quella di mettere in sicurezza l’isola. Abbiamo cominciato dai giardini perché la situazione era veramente a scatafascio, era quasi pericoloso muoversi. Adesso passeremo agli edifici con la messa in sicurezza e il restauro. Poi si comincerà a ragionare quando l’isola sarà accessibile, operando sempre con qualità e precisione. Valuteremo su come farla raggiungere e alle sinergie da realizzare con altri siti del luogo”. E sulla sponda del lago, Francesco Bigiotti attende quel momento: “Sono assolutamente in linea con quanto detto dal dott. Rovati – dice – a Civita di Bagnoregio noi abbiamo già raggiunto la quantità, ora stiamo puntando alla qualità. L’incontro con la famiglia Rovati, l’acquisizione da parte loro della Bisentina, è un’occasione straordinaria per dare l’indirizzo giusto in questo territorio e a un turismo di qualità”, conclude il sindaco di Bagnoregio.

 

Tiziana Mancinelli

info@quintaepoca.it

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(In foto da sin.: Luca Rovati, Francesco Bigiotti, Lucio Rovati)

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Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.