Home Politica Campo accoglienza ex fiera: “Scaduti i termini, il sindaco ordini la rimozione, altrimenti andiamo in Procura”
Campo accoglienza ex fiera: “Scaduti i termini, il sindaco ordini la rimozione, altrimenti andiamo in Procura”

Campo accoglienza ex fiera: “Scaduti i termini, il sindaco ordini la rimozione, altrimenti andiamo in Procura”

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Il centro di accoglienza straordinario allestito in prossimità della ex fiera di Viterbo, potrebbe avere le ore contate. I giorni, invece, li ha contati il dirigente all’urbanistica, Emilio Capoccioni, del Comune di Viterbo che, su sollecitazione dell’opposizione, ha computato il tempo massimo possibile per la permanenza della struttura allestita su un terreno “produttivo”, quindi non residenziale, oltre il quale si configurerebbe un “abuso edilizio”.  Il tecnico comunale ha, infatti, spiegato, in una serie di commissioni che si sono tenute sul tema, che trascorsi novanta giorni il Comune avrebbe dovuto emanare un’ordinanza per intimare lo smantellamento del campo e il ripristino dei luoghi. Il termine fissato è scaduto proprio in questi giorni. Da ora in poi, quindi, la struttura, secondo quanto detto dal dirigente, potrebbe configurarsi come un abuso edilizio e quindi da rimuovere. “Siamo al momento della svolta – dice Luigi Buzzi di Fratelli d’Italia – d’ora in poi Comune e Prefettura di Viterbo non possono tirarsi più indietro, ma devono prendere i provvedimenti del caso. Il dirigente del settore urbanistica, a questo punto, scaduti i novanta giorni dovrebbe mandare una nota al sindaco”. Considerata la precisione del dirigente Capoccioni, Buzzi è pronto a scommettere che questa nota possa essere già pronta. Meno facile indovinarne il contenuto. “Se la nota conferma l’esistenza dell’abuso edilizio – prosegue Buzzi – il sindaco dovrà agire conseguentemente, se invece lo scritto del dirigente non sancisse l’abuso, allora ci dovranno spiegare le ragioni. Certo è che se l’esistenza di quel campo venisse autorizzata a proseguire, chiunque, in città, si sentirebbe nella posizione di costruire qualunque cosa dove gli pare, attaccandosi a fogne e  rete elettrica, a proprio piacimento. In questi giorni capiremo cosa sta succedendo: se la nota del dirigente rileverà ufficialmente un abuso edilizio, il sindaco dovrà denunciare il fatto alla Procura, altrimenti lo faremo noi, ma il primo cittadino si assumerà una responsabilità enorme”.

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.