Home Politica Campo profughi ex Fiera, Buzzi (FDI): «Ancora nessuna ordinanza. Da 4 mesi ci sarebbe un abuso edilizio, ma per il sindaco si può ancora aspettare»
Campo profughi ex Fiera, Buzzi (FDI): «Ancora nessuna ordinanza. Da 4 mesi ci sarebbe un abuso edilizio, ma per il sindaco si può ancora aspettare»

Campo profughi ex Fiera, Buzzi (FDI): «Ancora nessuna ordinanza. Da 4 mesi ci sarebbe un abuso edilizio, ma per il sindaco si può ancora aspettare»

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Non ci sarebbe ancora nessuna ordinanza da parte del comune di Viterbo per richiedere lo smantellamento del centro di accoglienza straordinaria allestito in prossimità dell’ex fiera di Viterbo. Una struttura che, secondo quanto dichiarato dal dirigente competente, sarebbe stata costruita  «in deroga alle norme urbanistiche» e proprio per questo, destinata a restare in piedi per «un massimo di 90 giorni», scaduti, secondo i calcoli del settore Urbanistica: «il 19 marzo scorso».

Oltre questo termine, il dirigente più volte in commissione ha fatto presente che “la permanenza delle strutture configurerebbe la  fattispecie di opere eseguite in assenza di titolo edilizio, quindi abusive”. Ebbene, sono passati quattro mesi dal 19 marzo 2017, e la struttura è ancora lì, dove è stata allestita. Certo il numero dei container è diminuito, ma ne restano ancora alcuni per cui una parte del campo, ad oggi, nonostante le prescrizioni da parte del settore comunale, continua a restare in piedi.

Il campo c’è, ma l’ordinanza di sgombero e ripristino dei luoghi da parte del comune di Viterbo no. Lo ha fatto sapere lo stesso sindaco Michelini qualche giorno fa alla stampa. Non ci sarebbe nessuna ordinanza, nonostante alcuni giorni fa il dirigente Capoccioni abbia manifestato l’intenzione di passare dalle “intenzioni” ai fatti.  Così, ad oggi, una parte del campo continua a sussistere senza che nessuno  batta ciglio. O quasi.

«Quanto sta accadendo all’ex fiera di Viterbo ha dell’assurdo – attacca il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Luigi Buzzi – il campo profughi, se vogliamo definire così l’agglomerato di container sorto improvvisamente in mezzo alla campagna e ai capannoni industriali in barba alle norme edilizie, continua a restare dov’è, nonostante sia stato più volte specificato dagli uffici che, dopo il 19 marzo 2017, si sarebbe configurato un abuso edilizio. È  una situazione di irregolarità che si protrae indisturbata da ben quattro mesi, dato che dal Comune non arriva nessun provvedimento richiesto dal caso. Ci sarebbe un abuso edilizio, ma nessuno interviene a rimuoverlo come se nulla stesse accadendo. Una situazione che ha del surreale, e invece è fin troppo concreta. Mi chiedo: cosa diremo a un cittadino che, davanti a un simile esempio, decidesse di costruire una casetta in legno con tutti i comfort e i vari allacci ovunque abbia il desiderio di farla, in dispregio delle regole urbanistiche? Il sindaco e gli uffici in quel caso interverranno? Quello che sta succedendo al campo adiacente all’ex fiera è di una gravità assoluta e costituisce un precedente pericolosissimo, aprendo la strada, di fatto, alla possibilità di fare abusi edilizi da parte di chiunque. Si resta basiti nel vedere una situazione al di fuori delle norme urbanistiche, quindi irregolare, protrarsi come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Il sindaco dice che bisogna dare il tempo alla cooperativa di trasferire i migranti ancora ospitati in un’altra struttura. Sapevano che il 19 marzo dovevano chiudere, in quattro mesi cosa hanno fatto? Hanno avuto tutto il tempo necessario per organizzarsi e mettere finalmente la parola fine a questa storia.  Ad oggi, invece, non lo hanno ancora fatto. Non si può più aspettare, il Comune adotti gli atti di competenza. In caso contrario il sindaco, o lo stesso dirigente, si dovranno assumere le loro responsabilità». La questione immigrazione sembra sempre di più destinata ad infiammare lo scontro politico dei prossimi mesi. Già dal consiglio comunale di giovedì, il campo ex Fiera tornerà al centro del dibattito con un’interrogazione al sindaco Michelini.

Ma anche al di fuori di Palazzo dei Priori, la questione dei migranti sta sul tavolo di molte forze politiche di centrodestra decise a fare chiarezza sui “numeri” delle presenze di migranti a Viterbo,  e sulle modalità di accoglienza in una città che, oltre ad aderire allo Sprar, riceve con diversi centri di accoglienza straordinaria, sorti di recente, ulteriori e continui flussi di migranti in arrivo  dai ripetuti sbarchi giornalieri sulle coste italiane delle navi che operano nel Mediterraneo.

 

Tiziana Mancinelli

info@quintaepoca.it

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.