Home Home Emergenza cinghiali, difficile trovare le gabbie. Impraticabili gli abbattimenti in città.
Emergenza cinghiali, difficile trovare le gabbie. Impraticabili gli abbattimenti in città.

Emergenza cinghiali, difficile trovare le gabbie. Impraticabili gli abbattimenti in città.

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Viterbo, 18 ottobre 2023 – I cinghiali arrivano a Palazzo dei Priori, ma solo come argomento posto all’ordine del giorno di un consiglio comunale richiesto dall’opposizione sull’emergenza ungulati. Seduta voluta da FDI, Lega, Per il Bene Comune, gruppo misto. In sala cittadini, associazioni animaliste, tecnici regionali e Viterbo Ambiente. Molte chiacchiere, ma pochi fatti.  Per contenere i cinghiali, c’è solo un modo: l’abbattimento, sia che esso venga effettuato sul posto, sia che vengano prelevati con delle gabbie, poi successivamente soppressi. L’ha detto, senza tanti giri di parole, il presidente della Provincia, Alessandro Romoli. Chiaro anche su un altro fatto: “Fare selezione all’ interno della  riserva – ha detto Romoli – è una possibilità al momento scartata” vista l’alta frequentazione del parco da parte delle persone. Per quanto riguarda l’altro metodo: “La Provincia ha avviato l’acquisto di 5 gabbie, – ha detto il presidente, Alessandro Romoli, in consiglio comunale -. Su tre ditte contattate, solo una ha dato disponibilità a fornirle, ma non il servizio. Troppo oneroso. Abbiamo avviato un’ulteriore manifestazione di interesse per gestire il prelievo, il trasporto e l’abbattimento dei cinghiali catturati con le gabbie”. Che ad oggi, però, non ci sono. Dunque si punta al “Prelievo” e sul “successivo “abbattimento”, ma solo dopo che si sarà individuata la ditta preposta. Che ad oggi non c’è.

La sindaca Chiara Frontini, il presidente della Provincia, Alessandro Romoli,

C’è, però, qualche strumento in più dal punto legislativo: il Priu (Piano Regionale Interventi urgenti), redatto dal Comune per contenere gli ungulati, tramite la cattura e l’abbattimento. Dunque si ritorna al punto di partenza. Usare le gabbie, oltre che difficile, significa cercare di svuotare l’oceano con un cucchiaio. La caccia in città è semplicemente irrealistica. Lo fa notare il consigliere comunale, Alvaro Ricci (PD): “Sono stupito. Il Priu presentato dal Comune prevede la cattura e l’abbattimento in aree urbane. Sono esterrefatto. Pensare di mettere le gabbie a via Genova per catturare i cinghiali è pura follia. È impossibile. Lo capiscono tutti. Siamo seri. Ci sono difficoltà a mettere queste gabbie dentro la riserva, figuriamoci a via Genova. Il Priu è inattuabile. Non so quale sia il metodo per ridurli. Modificare l’orario di raccolta dei rifiuti, farla in tarda serata, usare mastelli diversi e ancorati”, ha detto l’esponente dem. E, infatti, la soluzione che appare al momento maggiormente percorribile, forse è anche la più banale: togliere il cibo agli ungulati. Come? Ritirare la spazzatura prima di notte.

Da sin. Alessandra Troncarelli (PD), Alvaro Ricci (PD), Francesca Sanna (Pd)

Alfiere della proposta il consigliere di maggioranza, Ugo Poggi, “alterato” un po’ con tutti: “Negli anni Settanta – ha tuonato in aula –  io ero ragazzo, i cittadini alle sette e mezza, otto, erano obbligati a mettere fuori le buste nere dell’immondizia e dalle otto alle undici passava la raccolta e puliva tutto. Quando  vengono giù i cinghiali che “magnano? magnano ca**i? Sono alterato, dopo 50 anni, dal 1970 al 2023, non avete ancora capito come si pulisce Viterbo. È questo il problema. 50 anni fa era difficile pure andarlo a cacciare il cinghiale perché si nascondeva nelle boscaglie. Il copiare a volte è importante, quando ero ragazzo non capivo quello che spiegava il professore, perché non ho studiato molto. Cercavo di copiare e il copiare mi ha portato alla sufficienza. La Provincia ci deve  mettere del suo, ma se non comincia il Comune! Se collaboriamo tutti insieme, riusciamo a risolvere questo problemino”, ha concluso Poggi.

Ugo Poggi, consigliere comunale (Io Apro Rinascimento)

Il gruppo di Fratelli d’Italia e Luisa Ciambella, invece, hanno puntato il dito contro il Comune che oggi “finalmente acquisisce importanti e notevoli competenze”, ha detto Laura Allegrini (FDI), con la possibilità di redigere appunto il Priu, con cui il Comune ha previsto la cattura di “200 ungulati, ma non sono state acquistate le gabbie – ha osservato Allegrini –  In bilancio non ci sono le somme. Non c’è l’intenzione del Comune di andare avanti”. Così anche Luisa Ciambella:Dopo un anno che potete attivare il Priu, non ho trovato poste in bilancio per la cattura”. Allegrini ha chiesto anche “Ordinanze contingibili e urgenti in materia di sicurezza” e la “pulizia dell’area in prossimità della rotatoria di via Genova: è sempre sporca”, attirando così gli ungulati.

Laura Allegrini (FDI)

“Un flagello per la città – li ha definiti il capogruppo di Viterbo 2020, Giancarlo Martinengo -. Il problema non è nato ieri, neanche un anno fa. Affligge i cittadini di tutta Italia. L’amministrazione ha un braccio operativo limitato per prendere il cinghiale in città. La vedo dura. Le gabbie non possiamo metterle in piazza o in via Belluno. C’è anche difficoltà a reperirle, così come il servizio. Adotteremo le soluzioni migliori – ha assicurato Martinengo -. Il Comune non può restare inerte, ma nemmeno la Regione e la Provincia: non può essere solo un problema del Comune, perché il cinghiale entra in città.  Il Comune è vittima, quanto i cittadini di questo tipo introduzione dei cinghiali all’interno degli spazi urbani. La sindaca è responsabile della sicurezza della città e della salute urbana. Non credo, però, che possa essere indicata come responsabile di un problema che affligge questa città da tempo”.

Giancarlo Martinengo (Viterbo 2020)

Sull’emergenza cinghiali, ha poi riferito la sindaca Frontini in chiusura di consiglio comunale. “Abbiamo chiesto e ottenuto il Priu,  ma non è un’opportunità, quanto l’ennesimo scarico di responsabilità, perché non viene data nessuna risorsa ai Comuni. La Regione ci dice solo: da oggi te ne puoi occupare. Mi pare un atteggiamento con cui scaricare sugli enti locali l’ennesimo problema da gestire senza strumenti pratici, né fondi. Le gabbie la Provincia le ha ordinate con i fondi della Regione, noi con le risorse del Comune e dei suoi cittadini. Ci viene data la  possibilità di presentare un piano, ma senza poterlo attuare. Quando oramai l’emergenza si è creata, ci si dice, ora fallo tu“, ha detto la sindaca che ha spiegato come l’amministrazione sia partita innanzitutto dall’igiene urbana: “Abbiamo fatto diversi passaggi di dialogo con i cittadini – ha spiegato -. È stato fatto questo piano di riassetto che ci costa 800 euro a settimana con il secondo, terzo, passaggio di ripulitura, dopo le scorribande dei cinghiali”. Secondo la sindaca il problema legato all’igiene urbana si sarebbe risolto “Con l’ancoraggio dei mastelli. Dove i cittadini hanno seguito i nostri suggerimenti, il problema è stato risolto con successo – ha detto –. Dove non sono stati adottati, non c’è stata collaborazione con i cittadini”, ha detto Frontini che, però, ha rassicurato: “Credo siano solo tre, quattro, punti in città dove non c’è possibilità di ancoraggio,  perché manca l’appiglio.  Le situazioni le conosciamo una per una. Nel frattempo abbiamo richiesto il Priu, redatto intorno al 10-14 agosto, il successivo 25 settembre abbiamo lavorato per una convenzione con l’Università, affinché il piano non si traducesse  in un mero abbattimento. Il protocollo è arrivato il 15 ottobre. Nessuno ci sta dormendo sopra. Prevede due fasi: una per il controllo numerico, l’altra per l’attivazione della filiera della carne e la valorizzazione degli animali abbattuti”, ha detto Frontini.

Chiara Frontini

Ma c’è uno spaccato rilevante che è emerso: “Le ditte che fanno attività di affitto delle gabbie di trasporto di animali sono disincentivate ad operare per le amministrazioni”, ha confessato Frontini: “Ci siamo confrontati, con il consigliere Marco Nunzi, subito dopo il nostro insediamento, con una di esse che ci ha riferito chiaramente di essere stata minacciata. Chi materialmente sta sul campo è oggetto di minacce, intimidazioni, ingressi illegali nelle aziende e piccolo incendi dolosi. È successo. Non tutti sono d’accordo con queste misure”, spiega Frontini riguardo all’abbattimento dei cinghiali. “O le aziende vengono da lontano o è difficile trovare interlocutori“. Ci sono, poi, i controlli del nucleo ambiente: “Abbiamo dato mandato alla polizia locale di attuare il piano di controllo per la pulizia dei terreni. In minima parte sono del Comune. La maggioranza sono privati. Abbiamo individuato 56 proprietà private. 38 hanno ottemperato alla pulizia. 18 sanzionati. C’è stato un aumento del 30% delle sanzioni inerenti all’errato conferimento dei rifiuti. È stata buttata giù anche una mangiatoia  creata dai cittadini per impedire il foraggiamento degli animali”, ha riferito Frontini. In arrivo anche un  “mangiaplastica in via Genova che darà i biglietti per l’autobus come contropartita al conferimento di bottiglie di plastica. Installate anche le telecamere sulle isole di prossimità. I primi dati saranno una sorpresa per molti”, ha concluso Frontini.

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.