Home Attualità Crollo ponte Morandi, Di Maio e Toninelli contro Autostrade: “Revocheremo la concessione. I vertici si dimettano”
Crollo ponte Morandi, Di Maio e Toninelli contro Autostrade: “Revocheremo la concessione. I vertici si dimettano”

Crollo ponte Morandi, Di Maio e Toninelli contro Autostrade: “Revocheremo la concessione. I vertici si dimettano”

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Nazionale – Il vice premier Luigi di Maio si scaglia contro Autostrade: ” Per anni si è detto che le gestioni private sarebbero state migliori di quelle statali – scrive sulla sua pagina ufficiale Fb –  E così, oggi, abbiamo uno dei più grandi concessionari europei che ci dice che quel ponte era in sicurezza e non c’era niente che facesse immaginare il crollo. Autostrade doveva fare la manutenzione. Incassa i pedaggi più alti d’Europa e paga tasse bassissime, peraltro in Lussemburgo. Bisogna ritirare le concessioni e far pagare le multe. Il ministro Danilo Toninelli ha già avviato le procedure per il ritiro della concessione e per comminare le multe. Se un privato non è in grado, le autostrade le gestirà lo Stato. Prima di tutto si dimettano i vertici”.

Di Maio riprende una nota stampa pubblicata sul blog Cinque Stelle dal ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli: “Sono passate nemmeno 24 ore dalla tragedia che ha colpito Genova, e come tutti noi ho ancora negli occhi quelle terribili immagini del crollo del ponte Morandi. Oggi sarò tra le macerie macchiate di sangue e provo rabbia perché in un Paese civile non si può morire per un ponte che crolla. Lo voglio ribadire con ancora più forza: chi ha colpe per questa tragedia ingiustificabile dovrà essere punito.

Alle società che gestiscono le nostre autostrade sborsiamo i pedaggi più cari d’Europa, mentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione che sarebbe necessaria a ponti e assi viari.

I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro.

Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato.

Contemporaneamente a questi atti doverosi, dobbiamo badare a ricostruire e manutenere, seppure con il pensiero sempre rivolto alle vittime e alle loro famiglie. Per quanto riguarda Genova, verrà usato il Fondo Emergenze della Protezione civile per ripristinare la viabilità ordinaria, prendendo in considerazione anche la possibilità di prolungare fino a Voltri la ‘Strada a mare’. Per la ricostruzione del ponte Morandi – prosegue Toninelli –  che voglio sottolineare necessitava di manutenzione da decenni, verranno poi utilizzate le risorse del Piano economico e finanziario di Autostrade, da discutere eventualmente a settembre, e altre risorse non impegnate e prese da due fondi dedicati in parte a interventi infrastrutturali.

Quindi, il nostro impegno continuerà ad essere quello di investire soldi per la cura e la ristrutturazione dell’esistente. Ci sarà un vero e proprio piano Marshall per la messa in sicurezza delle nostre infrastrutture, molte delle quali sono state costruite negli anni ’60 e ’70. Penso sia nostro dovere usare i soldi pubblici per la manutenzione di queste arterie vitali del nostro Paese, invece di sprecarli in mastodontiche opere inutili. Un progetto su cui punto molto è quello per un monitoraggio attraverso semplici sensori che verificano la stabilità di infrastrutture e viadotti. Un sistema tecnologico che ci permetta di dire: mai più stragi come quella di Genova.

A chi invece sta speculando su questa tragedia voglio dire: è impensabile, oltre che ignobile, collegare il crollo del ponte Morandi alla messa in discussione della realizzazione della Gronda di Genova, su cui è in corso un’analisi costi-benefici. Si tratta di un’opera che non costituisce una soluzione sostitutiva rispetto al viadotto sull’A10. E che comunque sarebbe pronta nel 2029. Ora basta sciacallaggio, noi vogliamo le grandi opere utili. E pensiamo soprattutto a rendere sicura questa nostra malridotta Italia”.

Foto © Pagina Fb

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.