Home Politica Flop ordinanza “no botti”, Marini: “Doveva sensibilizzare. Ora valutiamo divieto di venderli”.
Flop ordinanza “no botti”, Marini: “Doveva sensibilizzare. Ora valutiamo divieto di venderli”.

Flop ordinanza “no botti”, Marini: “Doveva sensibilizzare. Ora valutiamo divieto di venderli”.

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Viterbo –  L’ordinanza che vietava i botti di Capodanno ha fallito. Un vero flop. Poco prima della mezzanotte è iniziato un autentico bombardamento su tutta la città. Il Comune di Viterbo, come molti altri in Italia, ha emanato un’ordinanza che “vietava di far esplodere fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili materiali pirotecnici”, ma solo in “in luoghi aperti al pubblico e in vie, piazze e aree pubbliche affollate, ovvero dove transitino o siano presenti i soggetti più fragili e gli animali, in particolare nelle aree a distanze inferiori a 200 m da ospedali, cliniche, luoghi di ricovero e cura”. Il divieto valeva, quindi, solo in zone limitate. Nelle altre è scoppiata una vera e propria guerra, calando sull’intera città una cappa di frastuono assordante. La buona volontà, insomma, il comune di Viterbo ce l’ha messa, con un provvedimento graduale che contava sulla sensibilità e sul senso civico di tutti. Così non è stato. E se anche l’opinione pubblica prevalente inizia a dimostrarsi contrariata dai botti di Capodanno, persiste una minoranza (?) che continua a perpetrare queste abitudini. Moltissime persone hanno lamentato numerosi disagi sofferti dai propri animali domestici che hanno cercato di tutelare nel migliore dei modi. Per gli altri: per i randagi e per la fauna selvatica non c’è stato scampo. Le “vittime” più vistose sono stati gli storni che in questi giorni invernali affollano i cieli viterbesi. La mattina del primo gennaio le strade erano costellate di carcasse di uccelli morti. Quelli invisibili: i tanti animali senza padrone morti, feriti o smarriti di cui non si saprà mai nulla. “L’ordinanza serviva per responsabilizzare la città su questo tema –  dice Giulio Marini (FI) –  purtroppo era impossibile controllare migliaia di cittadini, soprattutto se decidono di utilizzare botti e materiale pirotecnico per festeggiare l’anno nuovo nei loro spazi privati. Contavamo sulla loro sensibilità, che in alcuni non c’è stata. Ora il secondo passo potrebbe essere quello di considerare l’ipotesi di vietarne la vendita. Certo potrebbero sempre rifornirsi fuori Viterbo, quindi anche questo, qualora percorribile, non sarebbe un rimedio infallibile, ma sicuramente più stringente dell’ordinanza. Il problema principale resta la scarsa sensibilità su questo tema di alcune persone. Accanto ai divieti, quello che dovremmo fare, quindi, è quello di svolgere un’azione di sensibilizzazione della cittadinanza – continua Marini -. Sarà un percorso lungo, non ci possiamo aspettare che tutti i cittadini dall’oggi al domani comprendano questo. Ma dobbiamo farlo e partire subito. Resta fermo che valuteremo la percorribilità giuridica di vietare la vendita dei botti il prossimo anno. Vedremo se sarà possibile farlo. Quello su cui il Comune potrà impegnarsi sicuramente è promuovere una serie di iniziative atte a produrre questo salto in avanti di civiltà”.

 

Di seguito il testo dell’ordinanza.

TUTELA QUIETE PUBBLICA, DIVIETO DI ACCENSIONE O ESPLOSIONE DI ARTIFICI E MANUFATTI PIROTECNICI

 

Accensione o esplosione di artifici e manufatti pirotecnici in genere a tutela della quiete pubblica, il sindaco Giovanni Maria Arena ricorda l’esistenza dell’ordinanza sindacale n. 140 dell’1/12/2006 e delle deliberazioni di giunta comunale n. 216 del 19/9/2008 e n. 228 del 26/9/2008.

“Per motivi di tutela della quiete pubblica e senza pregiudizio per le sanzioni penali previste – si legge nel documento che richiama i suddetti atti (ordinanza e delibere) – al fine di garantire la sicurezza, l’incolumità pubblica, la tutela degli animali e le condizioni di vivibilità del territorio, sarà vietato far esplodere fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili materiali pirotecnici in luoghi aperti al pubblico e in vie, piazze e aree pubbliche affollate, ovvero dove transitino o siano presenti i soggetti più fragili e gli animali, in particolare nelle aree a distanze inferiori a 200 m da ospedali, cliniche, luoghi di ricovero e cura, fatto salvo ove vi siano particolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti.

I fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili materiali pirotecnici di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate, ma comunque a debita distanza dai predetti soggetti fragili e dagli animali, evitando zone affollate per la presenza di feste, riunioni o altri motivi, e tutte le aree nelle quali l’esplosione del prodotto pirico potrebbe ingenerare incendi. In ogni caso – si legge ancora nel documento firmato dal sindaco Arena,  datato 28 dicembre 2019 – sarà vietato far esplodere detto materiale nell’ambito delle aree interessate dallo svolgimento della manifestazione Viterbo Christmas Village e del concerto di fine anno a piazza della Rocca. È inoltre vietato condurre in qualsiasi momento animali d’affezione in luoghi dove vengano effettuati spettacoli pirotecnici autorizzati.

Ai trasgressori sarà applicata la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 150 a euro 500. Gli artifici e i manufatti in uso per le accensioni o le esplosioni potranno essere sottoposti a sequestro per la successiva confisca, in quanto cose utilizzate e destinate a commettere violazione.

Il provocare rumori tali da disturbare le occupazioni o il riposo delle persone è punito con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 309 euro. Il provocare in qualsiasi luogo emissioni di gas, vapori o fumo nei casi non consentiti dalla legge, atti a offendere o imbrattare o molestare persone, è punito con l’arresto fino a un mese o l’ammenda fino a 206 euro. L’accensione di fuochi d’artificio, il lancio di razzi e l’effettuazione di accensioni o esplosioni che risultino pericolose, senza la licenza dell’autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o ancora, lungo una pubblica via o in direzione di essa, è punito con l’ammenda fino a 103 euro, o con l’arresto fino a un mese se interessa un luogo dove vi sia un’adunanza o concorso di persone. Nel documento, a firma del sindaco Arena, infine, si precisa che tra i giocattoli pirici e le munizioni giocattolo debbano ricomprendersi, ad esempio, i cosiddetti petardi, i mortaretti, i razzi, i razzi illuminanti, le castagnole, le fontane, le stelle, le girandole, i nastri scoppianti, e comunque tutti gli artifici e manufatti da divertimento, con effetto scoppio e/o a effetto luminoso in qualsiasi modo denominati.

 

“Ci sono tanti modi per festeggiare la fine del vecchio anno e l’inizio del nuovo – ha sottolineato il sindaco Arena -. Si può evitare benissimo l’utilizzo di materiali che provocano fastidio e danni alle persone, ovviamente anche a chi ne fa uso, e non ultimo, ai nostri amici a quattro zampe che, per il forte rumore, restano traumatizzati, tendono a scappare e, non poche volte, pagano con la propria vita il banale e pericoloso divertimento di chi non rispetta persone, animali e luoghi”.

 

 

 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.