Home Politica Immigrazione, duro attacco a Prefettura da maggioranza e minoranza. Frontini: “Non riconosco autorità morale e istituzionale della Prefettura”

Immigrazione, duro attacco a Prefettura da maggioranza e minoranza. Frontini: “Non riconosco autorità morale e istituzionale della Prefettura”

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Volano dardi infuocati sul Palazzo della Prefettura: si tratta chiaramente di un’immagine metaforica, ma è quella che meglio di qualunque altra, ben sintetizza quanto avvenuto stamattina in quarta commissione consiliare convocata confidando nell’impegno del vice prefetto Salvatore Grillo ad essere presente per fornire informazioni importanti riguardo alla situazione dei migranti, in particolare in merito ai numeri, visto che la percezione dei consiglieri comunali sarebbe di una presenza molto più elevata rispetto alle unità dichiarate dalla Prefettura, circa 142.\r\n\r\nMa il vice Prefetto non si è presentato. I consiglieri comunali sono rimasti a guardarsi negli occhi e l’incendio è divampato. I nervi sono saltati. Già nell’ultima seduta di commissione il vice prefetto non si era visto, pare stesse in settimana bianca, mandando a vuoto il sopralluogo fissato al centro di accoglienza straordinaria allestito in prossimità della ex fiera di Viterbo. Oggi l’ennesimo forfeit rifilato alla commissione consiliare del Comune di Viterbo, ha sciolto le ultime riserve di mantenere un atteggiamento di formale rispetto verso chi “non ne ha né per noi né per i cittadini che rappresentiamo”, ha sentenziato Chiara Frontini (Viterbo 2020).\r\n\r\n“Ero tentata di portare una crema solare oggi”, attacca ancora alludendo ironicamente alle vacanze del vice prefetto in un momento che per la città di Viterbo è veramente “caldo”. Proprio ieri si è tenuto un sit- in di protesta a San Martino al Cimino contro l’ipotesi dell’apertura di un altro centro di accoglienza migranti di grandi dimensioni, mentre quello all’ex fiera lavora oramai a pieno regime con 59 ospiti provenienti alcuni dai Comuni della Provincia di Viterbo, altri da nuovi sbarchi.\r\n\r\n“Mi sento di non riconoscere più l’autorità morale e istituzionale della Prefettura su questo territorio, almeno finché questo sarà l’atteggiamento verso l’amministrazione comunale”, dichiara alzando i toni della discussione Chiara Frontini, che esplodono con il frastuono di una granata, sempre metaforicamente parlando, che fa sussultare, pare, solo il sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini. “Sta dicendo parole gravi e irresponsabili”, dice il primo cittadino, per niente intimorendo la consigliera di opposizione che non arretra, anzi rilancia: “È grave che questi della Prefettura non si siano presentati e che mandino persone senza consultarla minimamente”. Al secondo tentativo di Michelini di riportare Frontini su toni più concilianti, la consigliera di Viterbo 2020 risponde duramente: “Io trovo grave che lei non trovi grave che ogni volta questi passano sopra la sua testa con decisioni senza che nessuno alzi un dito. Mi sento indignata dell’assenza della Prefettura oggi. La commissione ha sempre avuto un approccio collaborativo con l’ufficio del governo. Io no perché sono stati per primi loro a chiudere con noi”. Frontini si rivolge poi al presidente della quarta commissione, Arduino Troili, consigliere Pd di maggioranza: “Al suo posto mi sentirei offesa, considerando, inoltre, che la Prefettura ha negato la richiesta di accesso agli atti che aveva presentato con motivazioni a mio avviso allucinanti. Mancanza di un interesse cogente, hanno detto. Ma io sono consigliere comunale – attacca ancora Frontini – ho il diritto di interessarmi a cosa avviene nella città”. Nelle breccia aperta dalla consigliera di opposizione nello strenue tentativo di Michelini di non inasprire i rapporti tra Comune e Prefettura si inseriscono in molti, senza distinzione di appartenenza a opposizione o maggioranza”. “Oggi davo per scontata la presenza della Prefettura”, dice così anche lo stesso Troili (Pd). “L’atteggiamento della Prefettura di oggi non è molto edificante”, aggiunge anche la consigliera Martina Minchella (Pd) che ha sollevato per prima la problematica inerente l’ipotetico arrivo di un numero sostenuto di migranti a San Martino. “Oggi era importante avere qui il vice prefetto – continua Minchella – per sapere i numeri dei migranti presenti a Viterbo e preparare un ordine del giorno consapevole per il consiglio straordinario di domani sulla tematica. Anche oggi, invece, la Prefettura ci ha snobbato. Gli animi ormai sono belli caldi e la situazione non è delle più serene”.\r\n\r\nMa per Frontini non ci sono possibilità di fare un ordine del giorno congiunto tra maggioranza e opposizione senza l’impegno ad “andare in Prefettura a battere i pugni sul tavolo. Siamo al limite massimo di sopportazione – dice – indipendentemente dal raggiungimento o meno del 2.5 per mille di migranti presenti”. E infine: “L’assenza della Prefettura alla commissione di oggi, convocata proprio in considerazione della disponibilità che ci avevano dato ad essere presenti, non segna un buon inizio per il nuovo prefetto”. Sui toni accesi si mantiene anche la consigliera di maggioranza Maria Rita de Alexandris (Viva Viterbo): “Possibile che se manca il vice prefetto Grillo, non c’è nessun altro che può venire in commissione in rappresentanza della Prefettura? Che il palazzo del governo continui a non presentarsi alle commissioni è denigrante nei nostri confronti e dei cittadini che rappresentiamo Non c’è un Grillo bis?” Ci scherza su De Alexandris e prosegue: “In questo momento il governo, rappresentato localmente, non ha rispetto verso i cittadini viterbesi”. Proprio stamattina la Prefettura ha convocato un incontro tra il nuovo prefetto Nicolò d’Angelo e i sindaci della provincia, incluso lo stesso Michelini. “Sapevano che c’era questa commissione”, dice Frontini, “eppure hanno fissato in contemporanea quest’altro incontro”. “Sembra a dir poco pretestuosa questa convocazione” aggiunge Luigi Buzzi (FDI). “Me l’hanno comunicata stamattina”, dice Michelini, forse alzando ancora una volta uno scudo per parare i dardi che i consiglieri di maggioranza e opposizione stanno lanciando verso la Prefettura. Inutile. Buzzi fora il muro di protezione esclamando: “Se l’hanno avvertita stamattina alle 9,30 di un incontro da tenersi dopo poche ore è anche peggio – dice – Lei fa il sindaco, scatta immediatamente se qualcuno schiocca le dita?” Michelini fa notare che a “schioccare” è “la Prefettura, che rappresenta il governo”. E Buzzi gli fa notare che “Lei sindaco rappresenta la città”. Ma Michelini: “La penso diversamente da lei”, ribadendo il dovere di “scattare” come un fulmine alla chiamata della Prefettura. La drammatica conclusione, però, pare oramai evidente a tutti, o quasi, anche se la esterna ancora Buzzi: “Ma veramente un consiglio, una commissione, un sindaco possono essere subordinati alla settimana bianca del vice prefetto Grillo?” Completa la discussione Santucci: “La Prefettura la smette di fare bandi? Perché solo così potremo applicare lo Sprar. Se invece continua a fare bandi, i centri di accoglienza sorgeranno sempre a Viterbo, perché non è agevole farli in comuni della provincia dove non ci sono servizi”.\r\n\r\nTiziana Mancinelli\r\n\r\nVIDEO\r\n\r\n 

Redazione Viterbo Direttore responsabile Quinta Epoca. Economista, giornalista e scrittrice.